Ho passato la notte sul traghetto, Pensavo di non dormire niente, invece mi sono sdraiato in terra dentro un sacco a pelo come facevo quando avevo 20 anni, mi sono addormentato alle 23 e mi sono svegliato che la nave stava entrando nel porto di Spalato questo per dirvi come ho passato la notte. Con estrema calma e l'altoparlante che mi diceva di spostare la moto perché dovevano uscire le auto, ho fatto in tempo a preparare lo zaino, prendere un caffè, lavarmi i denti E dimostrare che sono un viaggiatore vero. Perché il vero viaggiatore va in bagno in qualsiasi posto e in qualsiasi situazione.
Dopodiché con l'altoparlante che per la seconda volta cercava di richiamare la mia attenzione, ho preso la moto e sono sbarcato a Spalato e mi sono diretto verso la Bosnia.
Come ho lasciato Spslsto che comunque è una città turistica un po' trafficata, ho fatto 10 km ed ero veramente nel nulla e ho sperimentato quella sensazione che io chiamo effetto Sam Gamgee, Ovvero quella strana sensazione Che percepisco nel momento in cui mi allontano da casa con la moto e vado in un luogo che non ho mai raggiunto. Mi era capitato la prima volta circa 15 anni fa quando per la prima volta ero andato da Milano ad Albisola. Si era ripetuto circa 5 anni fa quandi sono sbarcato a Palermo per andare a fare il viaggio nella memoria a Siracusa ed infine proprio stamattina dopo aver superato la frontiera tra la Croazia e la Bosnia. Non sapendo bene come definire questa strana sensazione di avventura, di abbandono delle tue comodità di cass e anche un po' di timore del futuro e di quello che avrei trovato lungi la strada, l'ho chiamato effetto Sam Gamgee.
Nel film La Compagnia dell'Anello, solo nel film di Peter Jackson, non nel romanzo Quando Sam e Frodo si allontanano dalla Contea, Sam ad un certo punto si ferma alla fine di un campo coltivato e non riesce a mettere il piede oltre dove c'è un prato incolto.
Sam si blocca e dice: "Padron Frodo non riesco andare avanti, non mi sono mai allontanato così tanto dalla Contea ". Frodo lo rincuora, ritorna indietro ed insieme superano quella soglia psicologica. Ecco a me è capitata per la terza volta nella mia vita: è una cosa difficile da descrivere: strana, piacevole ed un po' mette paura.
Detto questo, ritorniamo a dire le cazzate perché questo blog non deve superare la soglia di serietà di un film di Checco Zalone.
Comunque l'uscita dalla Croazia è stata abbastanza tranquilla: il poliziotto in perfetto inglese mi salutava e mi augurava buon viaggio, mentre 10 metri più avanti un poliziotto privato gigantesco con un teschio attraversato da una spada tatuato sull'avambraccio delle dimensioni della mia coscia, mi chiedeva in una strana lingua chi cazzo fossi, dove cazzo andassi e quanto cazzo di tempo sarei rimasto in Bosnia. Gli ho fatto vedere oltre a tutti i documenti che avevo, compresa la tessera della biblioteca, la cartina della Bosnia aggiungendo anche la tappa di Medjugorje sperando che si intenerisse. In effetti ha sollevato lievemente la piega della parte sinistra della bocca e mi ha detto qualcosa come "si levi dal cazzo!".
Poi c'è stato il viaggio in Bosnia dove il traffico era inesistente le strade molto belle e paesaggistiche e, seguendo le indicazioni, mi sono diretto verso Sarajevo. Sulla strada statale ho attraversato pochissimi paesi tutti molto piccoli e il segno lasciato dalla guerra Si vedeva sulle abitazioni abbandonate e anche su quelle abitate sulle quali magari avevano passato un semplice strato di vernice. Il cimiteri senza un muro di cinta ma facilmente accessibili e visibili dalla strada. Ad un certo punto ho iniziato a salire e senza accorgermi mi sono trovato a circa 1400 metri di altezza, e attraversando una galleria e il paesaggio è passato da essere un Altopiano in cui le salite erano dolci, ad una Valle molto stretta circondata da foreste di Abeti e Pini: posti meravigliosi.
Il viaggio da Spalato a Sarajevo sono circa 300 km e mi sono fermato in un paesino carino senza turisti e ora sono seduto qui a un caffè per riposarmi un po' dal viaggio e soprattutto idratarmi perché viaggiando mi dimentico di bere. Ho preso un espresso seguito da un caffè freddo talmente Cattivo che sembrava sintetico, e adesso sto finendo succo d'arancia per poi ripartire per Sarajevo, visto che mi mancano 100 km e Ricordiamoci: Non so ancora dove andare a dormire!
Bene! Ci sentiamo dopo, non so quando e non so dove. E giusto perché sono Ligure d'adozione e mi devo lamentare di qualcosa, qui nei bar e nei ristoranti fumano tutti.
Adesso sono seduto al tavolo di un ristorante nella città vecchia.
Sono arrivato a Sarajevo verso le tre del pomeriggio.
Prima di trovare dove dormire, ho pensato che sarebbe stato più facile avete una connessione internet locale. Ho trovato una sim card valida per 10gg con 150 milioni di Gb di traffico a 10 Marchi ( 5 euro!).
Poi finalmente con un navigatore che non funzionasse a prelievi di sangue ho cercato un hotel, individuandolo vicinissimo alla città vecchia, a 60 euro a notte. Sfortunatamente era tutto esaurito. Allora il proprietario ha chiamato ammiocuggino e mi ha procurato un appartamento a 30 euro al giorno.
Sì, in effetti costa tutto molto poco. La casa è vecchissima ma ristrutturata benissimo e con gusto, mantenendo alcune parti originarie. L'accesso ha una scala tipo L' Esorcista ma più antica di Belzebù stesso.
Mi sono fatto una doccia ed erano 2 giorni che non mi lavavo, mi sono cambiato e ho lavato i vestiti che indossavo da 2 giorni.
Ho fatto un bel giro in moto per la città ma non ho ancora programmato le visite di domani.
Ora sono a cena. Mangio I cevapcici: delle salsicce alla griglia con cipolle e una crema di formaggio: siamo un pò lontani dagli standard di ristorazione accettabili (non mi hanno portato da bere) ma vabbè. Avrei voluto fare serata in qualche locale ma sono un pò stanco (ieri 500km in moto, dormito per terra, oggi altri 300) e penso quindi di chiuderla qui. Buonanotte e a domani.
Notte Porco
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