domenica 31 agosto 2025

Educazione Adolescenziale

Agata è arrabbiata.
L’ho messa in castigo per un comportamento tipicamente adolescenziale:
ha detto una bugia, mi ha preso per il culo, e poi ha negato sia di avermi preso per il culo, sia di aver detto la bugia.

Risultato: cellulare ridotto a 30 minuti dopo i pasti.
(I genitori lo sanno: “blablabla è per il tuo bene, responsabilità, tempo di qualità, eccetera eccetera”.)
Ieri Agata ha cercato di negoziare:
 «Papà, posso togliere dieci minuti dal pranzo e aggiungerli alla sera?»
Rifiuto secco, con tanto di spiegazione pedagogica da manuale. Lei, prevedibilmente, ha piantato il muso.

Cinque minuti dopo:
Io: «Agata, mi accompagni a fare un giretto in moto?»
Agata: «NO.»
Io: «Dai, andiamo a Savona, facciamo anche la spesa…»
Agata: «NO.»
Io: «Ok, gelato da Superfrutto. E mentre io sono al Brico, tu passi da DM a prendere il regalo per la tua amica.»
Agata: «Ok!» (entusiasta)

Forse crescere una figlia adolescente non è questione di punizioni o grandi discorsi educativi.
Forse è solo negoziazione geopolitica: tu metti una regola, lei piazza il muso, e alla fine vi trovate a mangiare un gelato mentre pianificate una spedizione al Brico.
E ti rendi conto che, in fondo, sei già felice così: lei ti odia… ma in moto ci viene.

Agata, since 2010.


lunedì 11 agosto 2025

Speaking Words of wisdom XLIV - Assioma dei rapporti scolastici

Figli amici = genitori antipatici.
Genitori simpatici (e Milf notevoli) = figli che si odiano.
Eccezione: insopportabili tutti, figli compresi.
Estensione Milf: “ti vedo come un amico” = scadenza h. 23, con "Scusa ma  domani ho l'aereo alle 6.30" 

domenica 10 agosto 2025

Quella testa di minchia di mio cognato

Tutti abbiamo un cognato che, ogni tanto, prenderesti volentieri a scarpate in faccia.
Il mio non fa eccezione.

Siamo al mare: il Porco, la sorella del Porco (perché “Porca” suona male) e il cognato del Porco.

Sorella: «Che leggi?»
Porco: «Le correnti dello spazio, un classicone di Asimov. Quasi finito.»
Sorella: «E com’è?»

Io e mia sorella, culturalmente stratosferici come sempre, iniziamo a parlare di robe elevate e dei massimi sistemi — cose che il cognato non riuscirebbe a concepire nemmeno con un manuale illustrato.
Parto con una piccola recensione in stile quarta di copertina, giusto per dare l’idea.

Sorella: «Bello! E dopo che leggi?»
Porco: «Vorrei finalmente prendere in mano Il profumo di Süskind.»
Sorella: «Cavolo! Bellissimo, ti potrebbe piacere perché è duro, pesante, difficile… e a volte ci sono descrizioni molto realistiche…»

Ed ecco che interviene il cognato.
Lui, fino a quel momento, stava spippolando su Facebook, estraneo e sereno come un turista giapponese in mezzo a una rissa.
Alza la testa e, con la leggerezza di una bomba nucleare, dice:
 «Sì, perché poi lui muore…»
…e aggiunge due parole che mi rivelano tutto.

Quella testa di cazzo mi ha appena rovinato il finale.
Non tanto per il fatto che muore — quello lo potevi anche intuire — ma come e perché.

Io non mi sono nemmeno arrabbiato.
Non ce n’è stato bisogno.
Ci ha pensato mia sorella.
Minchia, quante gliene ha dette…
E mentre lo trituava mentalmente, io da amante della fantascenza l'avrei teletrasportato sulla Event Horizon o sulla Nostromo. 


giovedì 7 agosto 2025

AQP XIX - Lenti

Mi sono dimenticato di mettere la soluzione nelle lenti a contatto morbide.

Risultato: essiccate. Fossili. Due tartufi oculari pronti per l’Età del Bronzo.

Bravo Porco.
Occhi secchi, cervello pure.