Ciao e bentornati. Avrei due interventi da AQP (Asino Quanto Pesi) e la relazione sull’esame scritto del Corso Istruttori: vi parlo però dell'esame di domenica.
Il Maestro deve avere letto quello che ho scritto l’anno scorso sui suoi esami per cui penso che abbia preso le contromisure. Il mio obbiettivo era quello di confermare la performance dell’anno scorso. Purtroppo non ho potuto studiare come volevo (in pratica solo gli ultimi 3 giorni) per cui ho dovuto cambiare completamente strategia.
Il test di Anatomia a risposta chiusa l’ho ampiamente copiato dal mio amico fisioterapista, in cambio di qualche suggerimento sulle domande sull’alimentazione, dove ero abbastanza preparato (sono Maiale mica per un cazzo); sulla Medicina Tradizionale Cinese e la Filosofia Orientale non ho avuto bisogno di copiare perché mi ricordavo qualcosa e le domande erano facili.
Il problema è stata la parte di teoria di taichi e di shaolin. L’anno scorso funzionava
così, quest’anno eravamo un po’ tutti curiosi per vedere che cosa ci avrebbe preparato.
C’erano due compiti diversi (A e B), e già qui ho pensato di fare ricorso al TAR del Lazio, per mancanza di paritarietà. Dicevo che c’erano due compiti di 13 domande ciascuna e ci si metteva a coppie. Uno leggeva le domande A all’altro e l’altro doveva dettare le risposte al primo. Mentre il secondo tizio leggeva le domande e scriveva, sotto dettatura, le risposte il primo tizio doveva fare degli esercizi che il Maestro annunciava (ad es. 2° percorso del Tai chi chuan, esercizi fondamentali del bastone corto), e viceversa con le domande B, sotto la supervisione di un istruttore; la valutazione era duplice, sulle domande e sull’esercizio. Fico, eh?Certo! Solo che non ho potuto copiare dai bigliettini che mi ero preparato! Per cui ho cambiato strategia all’ultimo momento. Ho buttato via i bigliettini e ho scelto come compagno quello che l’anno scorso ha fatto in assoluto il miglior compito. Il classico secchione. Il caso ha voluto che lui non fosse un esperto di Shaolin (io sì!) per cui quando ha visto che c’erano le domande sullo shaolin è andato un po' in panico. Ecco come è andata in un caso esemplare: P= Porco M=Mario e I=istruttore di commissione. Iniziava lui a fare gli esercizi e io lo scribacchino:
P: “allora Mario, domanda numero 3: quali sono gli elementi a cui un allievo deve badare nell’esecuzione di una tecnica di Kung Fu?”
M: sudato e ansimante mentre faceva la tecnica di Taichi “ehm…schiena…no, gomiti…spalle…no non lo so passa a quella dopo."
P. “ no aspetta. Stai facendo il tai chi sbagliato, vedi che sei un po' storto? tieni la SCHIENA DRITTA!”
M. “ sì! giusto! il primo elemento è Schiena Dritta". Il secondo me lo ricordo, spalle basse.”
P, “ senti Mario, ma per spalle basse, intendi spalle che sono cadenti verso il basso o piuttosto SPALLE RILASSATE?”
M. con un sorriso all’istruttore esaminatore: “ naturalmente ‘spalle rilassate’; il terzo è ‘gomiti rientrati’”
P: “gomiti rientrati non si può dire in italiano, il verbo è intransitivo. Ti dispiace se scrivo, GOMITI CHIUSI? Sai come è fatto il Maestro che vuole le cose precise…”
Quando è toccato a me si sono invertiti i ruoli. La parte più divertente è stata la domanda “quando è vissuto Confucio?”
P: “boh? Sparo, scrivi 100 AC."
M: “ti ripeto la domanda: non vuole sapere che nella dinastia Han c’era già il confucianesimo, devi andare prima, quando lui viveva, ti devi spostare indietro di almeno 4 secoli…” poi con la tattica OK il prezzo è giusto siamo arrivati all’anno esatto.
E così via, con il beneplacito del Istruttore esaminatore che ha chiuso un occhio, anzi un orecchio. “mi son chi per ver ti che te movi” ha detto con un tranquillizzante dialetto veronese “m’interessa mia cossa dise” (traduzione per Amanda: Sono qui per valutare come ti muovi, non mi interessa quello che dite”)