L’appello serale dei peluche è
una pratica suicida praticata da Papaporco quasi tutti i giorni al momento di
mettere a letto le Patate.
Si radunano quella ventina tra
peluche e bambole e il Porco, uno per volta, chiama per nome il peluche
estratto dal mucchio, aspetta che una delle due Patate alzi la mano
reclamandone il possesso con grande entusiasmo e lo lancia sul letto di
appartenenza con enorme divertimento (delle bambine). Ogni Peluche ha un nome ed
appartiene ad Alice o ad Agata, tranne Muffa che è mia (regalo del mio Maestro
di Ballo, cosa abbastanza imbarazzante ma tanto nessuno di voi mi conosce)
) e dorme alternativamente con l’una o l’altra.
Ora c’è la questione Rigormortis: qualche sera fa, alla chiamata “Rigor!”,
nessuna delle due ha alzato la mano. Al mio sollecito, Alice nonostante la sua
innata attitudine verso il crocerossinismo qui e qui, ha indicato il letto di Agata che,
nonostante avesse ben nascosto la mano, si è vista recapitare al volo Rigor. La
sera successiva, Alice, che comunque è bastarda dentro, ha di nuovo indicato il
letto della sorella: Agata mi ha guardato e scuotendo la testa ha detto: “Papi,
ci dormi tu con Rigo[r], questa sera?”.
Ho aperto un’inchiesta per un
rifiuto di adozione e temporaneamente Rigormortis dorme nel mio letto in attesa
di definitiva sistemazione.
Pure l’orso grigio topo Aisi (sarebbe
“Icy”) avrà, tra breve, lo stesso problema.