Visto che non ho molte idee su
cosa scrivere, allora pesco dall'argomento “figlie” che è un pozzo senza fondo.
-Un bravo papà- o per lo meno ci
provo.
L’altra mattina, Agata si è
svegliata alle sette meno un quarto (6.45, fa più effetto), mi ha svegliato e
mi ha detto: “Papà alzati che mi devo vestire”. Mi sono alzato per le mie
abluzioni mattutine e quando sono tornato in camera, aveva preparato i suoi
vestiti: una gonnellina di jeans con il pizzo, dei collant, degli scaldamuscoli
bellini, una maglietta che “bisluccicava”. Mentre bevevo il caffè la osservavo
e pensavo che lei era rimasta affascinata quando mi aveva visto preparare la
mia attrezzatura per una gara, con cura e precisione; adesso toccava a lei:
aveva una recita nel pomeriggio e “sentiva” l’evento. Ho pensato che prima di
tutto le mie figlie mi osservano, poi che quella recita fosse importante per
lei.
Volevo saltarla questa recita,
invece sono andato. E non c’erano tanti papà. Molti amici dell’Agata hanno
notato che il papà dell’Agata c’era ed il loro no…
Ho pensato anche che questi papà
si sono persi una cazzata, una minchiata, un muro di scatoloni che veniva
abbattuto dai bambini e calpestato con la musica dei PinkFloyd di sottofondo. Una
stupidata. Ma per Agata e per gli altri bambini era una delle cose più belle,
sulla quale avevano lavorato all’asilo per molti mesi.
Pufff. Andata…. In 10 minuti…. E
non ritorna più… e ti sei perso lo spettacolo di tuo figlio. Ce ne saranno
altri, ma quello del 23 maggio 2016 non ci sarà mai più. Io però ci sono stato
e molto probabilmente non se ne ricorderà più. Ma io ci sono stato e mia figlia
Agata, ha visto che c’ero ed era contenta.
-Cicogna-
“Alice, sai che ieri sono andato
a correre e ho visto una cicogna?”
“come era fatta?”
“Grossa, bellissima, becco
lungo, piume bianche e nere”
“come facevi a sapere che era
una cicogna”
“Aveva un fagottino appeso al becco”
Nessuna risposta, mi ha guardato come quando sta pensando "ma che cazzo sta dicendo?" e ha iniziato ad elaborare qualcosa.
So quale sarà la sua prossima
domanda.
E io dovrò rispondere. Occazzo.