lunedì 29 luglio 2013

Dal fine settimana

Mi ha punto una medusa. In realtà la medusa si è fatta una bella passeggiata sulla mano, sul braccio e sulla coscia.

Poi mi chiedevo se l’Album “Gira che ti rigira amore bello” poteva essere considerato un’opera rock. Wiki lo da come un semplice concept album
 
 


E' lei la bastarda!

sabato 27 luglio 2013

Triviagata II


“Ambarà cicciccò, che ci mette sul comò...”  (Conta modificata da Patalice)

Triviagata: "Che cosa è un casserotto?"
 
 

venerdì 26 luglio 2013

AQP VI

È un po' che non alimento la rubrica dell’Asino Quanto Pesi.

A settembre inizia l’asilo anche l’Agata. Eh, sì il tempo passa.

Siccome è nello stesso asilo dell’Alice, sono andato dalle Maestre con un foglietto con tre nomi di bambini che avrebbero frequentato lo stesso asilo e sono amichetti dell’Agata.

L’intenzione era quella di comunicare alle Maestre che sarebbe stato bello che fossero tutti insieme, perché i primi tempi all’asilo i bambini piccoli sono spaesati allora se ci sono gli amichetti e si sentono un po' tutti insieme e si fanno compagnia.

Allora sono andato dalla Maestra G. e le ho detto:

P. “Maestra, sono molto soddisfatto del sistema didattico di questo asilo, ho iscritto anche l’Agata e me la hanno accettata”

G. “Bene, grazie, ci fa molto piacere”

P. “allora, le ho preparato i nomi di tre bambini che l’Agata conosce, con cui gioca al parchetto e che sono iscritti al primo anno in questo asilo, così quando componete le classi, potete…”

G. “Grazie, signor Porco, è stato gentilissimo a darci questa informazione perché per evitare che facciano “gruppetto”, i bimbi che si conoscono li separiamo”

P. “…”

 

Quattro bambini, quattro classi diversi. Agata nella classe geograficamente più lontana da quella dell’Alice.

E meno male che non le avevo suggerito le Maestre per Agata. L’avrebbero messa con il Maestro Vessicchio.

mercoledì 24 luglio 2013

Avanzi di Istruttore

In questi mesi in cui non scrivevo sono successe molte cose.

Innanzitutto ho finito il corso di Istruttore di Kung fu: dopo sei anni ho dato l’ultimo esame.

La parte teorica era composta da 10 domande di filosofia, 30 domande sull’anatomia e Medicina Tradizionale Cinese ed infine le DDM, le Domande Del Maestro. Per le DDM, tutti quanti ci chiedevamo che cosa ci avrebbe preparato quest’anno, visto che lo svolgimento degli esami DDM è sempre “creativo”.

Erano 15 domande a risposta libera, eravamo divisi in gruppi di sei persone. Bisognava scrivere in piedi, quando il Maestro suonava il gong uno degli istruttori anziani con il bastone lungo cercava di colpirci e noi dovevamo evitare i colpi. Ogni gruppo sceglieva se il bastone era con le protezioni o nudo. Il Maestro per il mio gruppo ha scelto Lotzu. Dopo un po' siccome ero stufo di prenderle, ho provato a reagire: ho aspettato il momento giusto per afferrare il bastone e ho cercato di colpire Lozuo con un calcio. Ovviamente non ci sono riuscito e per la sua reazione ho preso un calcio in pieno petto e una bastonata in testa, dopo di che mi ha un po' preso di mira.

Sono tornato a casa un po' saccagnato.

Tre settimane dopo ho svolto la prova pratica. Consisteva nell’insegnare alcune forme ad allievi di diverso livello. È andata, anche qui, molto bene. Alla fine il Maestro mi ha chiamato al suo tavolino, ha preso un bicchiere con dentro del riso, l’ha rovesciato per terra e mi ha detto: “Hai 30 secondi per dirmi quanti sono, li devi contare con gli occhi”, “Sono 173, Maestro”.

Erano 201. Ora sono Istruttore di 3° livello. La strada verso l’immortalità è spianata.


martedì 23 luglio 2013

Il Ritorno del Re

“Come fai a raccogliere le fila di una vecchia vita, come fai ad andare avanti quando nel tuo cuore cominci a capire che non si torna indietro ci sono cose che il tempo non può accomodare ferite talmente profonde che lasciano un segno” (Frodo in Il Ritorno del Re).

Capisco che sia difficile riprendere in mano un blog, rimettersi a scrivere dopo tre mesi, ma mica sono andato a Mordor a buttare un anello in un vulcano!
Potevo anche far finta di niente e pubblicare un post così, come se fossi regolare nelle mie pubblicazioni.
Comunque chi se ne frega.
Questo weekend ero andato a trovare la Genia e Patate al mare (zona Savona) ed ero in scooter. Nel tornare a casa, sono partito alle nove di sera, ho impiegato tre ore, facendo il percorso inverso della Milano-Sanremo. Sul Turchino, a un certo punto, mi è venuta voglia di cercare le lucciole (in senso entomologo e non nel senso del Puttan-Tour) e mi sono fermato per la strada al buio e dopo un po’ ne ho viste a decine (di, ripeto, di Luciolae Italicae). Ed era qualche anno che non ne vedevo.

Sempre la stessa notte, in un ambiente perfettamente naturale incontaminato dalla presenza dell’Uomo, e cioè nella zona industriale di Novi Ligure, a un centinaio di metri dall’Ilva, mi ha attraversato la strada una volpe, intesa come alopece.
La proverbiale furbizia della volpe si è manifestata quando si è “congelata” in mezzo alla strada, guardandomi e scappando all’ultimo momento quando ormai io stavo per accopparla (e forse anche me).