Bene, mi siedo con i miei fogli, cartellette e schemini e come ho notato che al centro dell'aula c'era una lanterna accesa, ho capito che non sarebbe andata a finire come sarebbe dovuto. Il tempo si è dilatato e ho perso la cognizione e il controllo degli avvenimenti.
E' successo tutto molto in fretta. La maestra ha detto a tutti guardandomi fisso negli occhi (come solo una maestra sa fare quando ti da il primo avvertimento): "Mettete via tutte le cose che avete sul banco" .
Poi ha recitato una poesia.
Poi ha raccontato una fiaba (la storia di san Martino)
Poi ha distribuito delle tavole di plastica.
Poi ha distribuito: barattoli pieni d'acqua, pennello, tre colori acquarelli, spugnetta e straccetto e foglio Fabriano disegno 4, 33x48 cm - Colore bianco - Grammatura 220 g/mq . E poi ho capito.

Ci ha fatto disegnare. Al Porco che ha una sensibilità artistica ridotta.
Non contenti, hanno spento le luci e abbiamo fatto una processione con le lanterne, che neanche gli Elfi che dovevano lasciare la Terra di Mezzo.
E poi via, tutti in Aula Magna a sentire i canti.


Questo era San Martino, la scuola festeggia, in maniera non religiosa, tengo a sottolineare, l'arrivo dell'inverno e tante altre cose che il materialismo del Porco non riesce neanche ad intuire.
Ma quello che ho intuito è "la magia" che questa scuola che riesce a trasmettere ai bambini cercando di lasciarli piccoli e farli crescere secondo i loro tempi.
Ognuno di noi aveva una lanterna di carta costruita dai propri figli (io avevo quella di Alice, che mi sono fregato e portato a casa).
Sì, dai, al Porco è piaciuto.
Poi la proiezione finisce e tocca uscire dalla sala
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