Dimesso un papa se ne fa un altro.

Stavo pensando al fatto che il papa si è dimesso.

Ho le seguenti riflessioni. 

Ha un preavviso di 20 giorni, in realtà con una anzianità di sette anni dovrebbe dare almeno 1mese e mezzo di preavviso.

Sono curioso di quando sia la sua liquidazione e se i soldi del TFR li ha lasciati in azienda o li ha messi in qualche fondo pensione.

Immagino quando è andato dal segretario di Stato (Bertone) e gli abbia detto (con soddisfazione, perché quando si danno le dimissioni si è sempre soddisfatti),

“Cardinale, mi licenzio” e Bertone sia rimasto con la bocca aperta ad osservare la lettera in latino.

“Aspetti, santità, ne parliamo… avremmo delle opportunità da offrirle… siamo in un momento di riorganizzazione…”

“no, no le mie dimissioni sono irrevocabili, non insista, la prego…”

“vabbè, se è questo che vuole… e che cosa andrà a fare? Ha avuto dei contatti con i Copti o i Testimoni di Geova…”

“no, guardi, voglio prendermi un periodo sabbatico (!) di riflessione…”

"ma la prego... prenda almeno questo ultimo caffè con noi..."

Poi quando sarà eletto il  nuovo papa che si chiamerà Pio ci sarà il seguente annuncio.

“nuntio vobis gaudium magnum (che è il nostro sponsor) habemus papam ecc ecc.

Papa Pio 13° assumerà il ruolo di pontefice e risponderà direttamente a Dio. Ringraziamo il lavoro svolto fino ad ora da Benedetto XVI che ha preferito intraprendere strade diverse”

Adesso cerco il suo contatto su Linkedin.