martedì 3 luglio 2018

La mia è una scuola strana V

Forse avevo accennato che l’anno scorso , le maestre non davano i compiti ai bambini ma ai genitori . Quest’anno le maestre hanno dato i compiti delle vacanze anche ai bambini.
Studiare a memoria delle poesie. Le poesie sono inedite e personalizzate: inedite perche sono inventate dalle maestre (qui una M maiuscola ci starebbe bene) e personalizzate perché sono state composte proprio per quel determinato e specifico bambino. Niente di particolare: immagini semplici animali che pensano e parlano, bambine che osservano il cielo e le stelle, ma comunque cose che rispecchiano il carattere e la personalità delle bambine. In sostanza agata che faccia le cose senza pensare che sia una gara (e qui avrà preso da qualcuno) e alice che è in trasformazione come il baco da seta che si costruisce il bozzolo per proteggere la farfalla che verrà. 
Lo so che sembra diabeticamente poetico ma non sono parole mie. 
Giusto perché la nostra è una scuola strana, i genitori hanno i compiti delle vacanze. L’anno scorso me la sono cavata con un romanzo di Ende sull’importanza del tempo (Momo), quest’anno c’è invece un mattone di filosofia (in realtà è un libro di pedagogia ). Non è proprio un mattone, diciamo una mattonella da 120 pagine ma insomma... non è cip cip. 



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