venerdì 25 giugno 2010

chiusi per ferie

carissimi,
non scriverò per una settimana, non tanto per mancanza di ispirazione, quanto per una settimana di ferie non programmata.
io, genia e patatina ce ne andiamo al mare fino al 4 luglio, ma vi prometto che ritornerò con spunti e storie nuove.
ciao tutti
Porco

giovedì 24 giugno 2010

San Giovanni

Ieri notte è stata San Giovanni: ci sono molte tradizioni, riti o usanze per celebrare il Solstizio di estate.
Ebbene si, anche noi non potevamo mancare:
“Porco, stanotte è San Giovanni dobbiamo preparare i fiori, lasciarli nell’acqua al chiaro di luna e domani mattina dobbiamo lavarci il viso.”
“Mah, guarda, io quest’anno lascerei perdere…”
“ma no dai c’è Patatina…”
“Ascolta: l’anno scorso abbiamo fatto ‘sto rito e sei rimasta incinta; l’anno prima abbiamo fatto il rito e sei rimasta incinta di Patatina. Io ci darei un bel taglio.”
“l’anno prima ancora però non ero rimasta incinta”
“si, ma io non avevo partecipato”. Le rispondo.
“no, ma è un rito di purificazione del corpo e dell’anima”
“a parte che non è vero ed è un rito di fertilità e poi a San Giovanni non gliene frega un cazzo: già a lui che era Palestinese, gli hanno attribuito una festa celtica, ed in più la celebrano in posti tipo il Valsesia invece che sul Giordano dicendo che ce lo abbiamo duro?”
“Sei ignorante quanto pesi, grasso, porco e per giunta maiale: vai a leggere Topolino poi vengo io e te lo spiego.”

Stamattina abbiamo fatto il rito di … “purificazione”.
Ecco il dialogo:
“tanto non rimango incinta di nuovo, perché sono GIA’ incinta” dice la Genia
“Per me rimani incinta sequenziale, una specie lista di attesa, senza neanche il mio intervento: in ogni caso questo fine settimana non usare il mio spazzolino”

martedì 22 giugno 2010

Lo sportivo dal Sapere Inutile IV

"Ho scritto per Gianni Mura di Repubblica"

È chiaro che non è vero.
Ma quando facevo apnea mi avevano chiesto di scrivere per il giornalino locale e quindi ho iniziato a scrivere degli articoli, storie ecc. una sera al ristorante si è avvicinata una ragazza del gruppo sportivo (molto gnocca) tutta entusiasta dei miei articoli dicendo che erano divertenti, che se li rileggeva due o tre volte, che scrivevo benissimo.
E mi chiede “ma tu scrivi di professione?”
“No” le rispondo e ho avuto una illuminazione: ”però… in effetti… beh, scrivo per Repubblica”
“Ommioddio!” come se avesse di fronte un misto tra una rockstar e un premio nobel “davvero, scrivi per Repubblica?”
E sentite come me la sono intortata:
“Conosci Gianni Mura? Ecco io gli preparo delle parti della sua rubrica “Sette giorni di cattivi pensieri”, di solito sono circa una ventina di righe su sport minori. Pensa che mi ha fatto studiare prima lo stile di Gianni Brera e poi mi ha fatto leggere circa 500 suoi articoli, per imparare bene il suo stile. Io cerco in giro delle notizie interessanti, divertenti o che fanno pensare e gli preparo 3 o 4 pezzi ogni settimana e lui sceglie le parti che pensa siano più adeguate al pezzo che lui vuole scrivere. Pensa che una volta quasi l’intero articolo, e ti parlo di una bella colonna, era fatto da uno dei miei pezzi.”
“Oohhhhhh!!!”

Lo so benissimo a cosa pensate ma:
1. la ragazza in questione non è la Genia: la madre di Patatina non può essere così rincoglionita;
2. non ci sono neanche uscito: non sarei riuscito a sostenere una panzana di queste dimensioni per più di un quarto d’ora.
3. non ci ho neanche provato perché l’ho ritenuta un insulto alla mia intelligenza


domenica 20 giugno 2010

Lettura impegnata

Visto che siete tutti lettori/lettrici con un bagaglio letterario da far paura, non volendo essere da meno, ho fatto una cosa che non facevo da anni.
Ho comprato un libro.
Dovendo fare un regalo a un mio amico e non potendogli regalare un libro con i morti, gli ho comprato “Il meglio che possa capitare a una brioche” di Pablo Tusset; e siccome poi ero in una libreria da due vetrine che fa fatica a sopravvivere, volevo anche comprare un libro per patatina. Invece il tizio mi ha un po' intortato e mi ha chiesto:
“ma hai letto il secondo libro di Tusset?”
“no pensavo che “la brioche” fosse un’opera unica”
“no no, questo è un giallo classico”
“ho dei requisiti particolari per i gialli, ci deve essere un morto entro pagina 3 e il morto deve essere morto veramente male.
“guarda” mentre lo tira fuori dagli scaffali ” a pagina 1 si sa che c’è un morto, ma solo a pagina 18 si capisce che la vittima è stata macellata in un mattatoio per maiali e ne hanno conservato solo testa, mammelle e organi genitali”
“ah…” e leggo il titolo: “Nel nome del Porco
Ne volevo comprare sei copie: ne ho presa solo una e l’ho regalata alla Genia.
Dopo una settimana me lo rende e mi dice: “secondo me non ti piace”;
“Impossibile, ci sono i morti, poi c’e il porco, ecc ecc
L’ho letto in tre settimane; vado dalla Genia e le chiedo:”sai che non ho mica capito come finisce?” e lei che si chiama Genia mica per un cazzo mi spiega pari passo la trama,
chi era l’assassino e l’epilogo.
Mi sono un po' intristito anche perché avevo anticipato Gulli di questo libro, declamandolo il nuovo Jeffery Deaver spagnolo e oggi gli ho detto:” Gulli se vuoi ti do il Nome del Porco, ma io non l’ho capito”
“lascia stare, se non l’hai capito tu figurati io; leggiti questi invece:”
Alla sera coricati a letto.
Genia chiede con tono da sufficienza: “cosa stai leggendo? ” con in mano un libro di Saramago.
“un libro che mi ha dato Gulli”
E lei allungando lo sguardo: “ma è un fumetto!”
“sì ma la trama è complessa”
“quindi non ci riesci?”
“beh, mi faccio aiutare dai disegni”
“ascolta, prova con questo vedrai che lo capisci” e mi allunga questo libro.

venerdì 18 giugno 2010

Senza televisione durante i mondiali.

E ne abbiamo già parlato un sacco di volte dei vantaggi: niente programmi spazzatura, niente telegiornali reticenti, un sacco di bambini concepiti…
Il problema maggiore l’ho notato però lunedì con i mondiali di calcio. Mi sono collegato in streaming a un sito cinese, ho iniziato a vedere la partita, non si capiva niente, ma i nomi dei giocatori erano chiari. Ad un certo punto verso metà del secondo tempo ho sentito un boato provenire dal piano di sopra, dal palazzo di fronte, dai vicini di casa e insieme a urla di giubilo e trombette varie.
E io che mi chiedevo, “ma che partita si stanno vedendo? O che cosa si stanno fumando”, mentre vedevo Cannavaro che faceva melina col nostro portiere (Marchetti, credo che si chiami, l’amico della Coniglia).
“Boh?”
Dopo un po': calcio d’angolo, DeRossi, gol, io esulto, ma l’intera strada rimane in silenzio.
Breve riflessione: ci sono 2 minuti e mezzo di differenza tra lo streaming e la televisione normale.
Ve lo scordate che compro un televisore per vedere i mondiali. Li scrocco da Gulli o al maxischermo al festival di Rifondazione.

giovedì 17 giugno 2010

Quando il genitore è meglio che cambi mestiere

Patatina ha 13 mesi e cammina. Insomma, si muove come godzilla, sgraziata e rigida sulle sue gambine, snodate come dei pali di legno. L’andatura è ancora incerta ma se vede la strada libera prova l’accelerazione e la corsa.
Infatti vedendo il corridoio lungo e libero ha iniziato a correre. Poi ha iniziato a curvare verso destra per puntare alla stanza, ma ha chiuso troppo presto la curva.
Ha sbattuto la fronte sullo stipite della porta, è rimbalzata e caduta in terra picchiando prima la schiena e poi la nuca. Io che avevo assistito alla scena, mi ero già fiondato verso di lei a salvarla ma l’intervento in scivolata per almeno reggerle la nuca dal pavimento ha fatto in modo che io le franassi col ginocchio nel fianco.
Dopo 20 minuti di pianti e lamenti abbracciata a Rigormortis, Mamma e Mandarino, Patatina oltre ai tre graffi che le aveva fatto il gatto, il taglietto sul sopracciglio e diverse botte in faccia, aveva il profilo dello stipite perfettamente disegnato sulla guancia e, incredibile, il segno dei bottoncini del body sulla schiena. La botta della nuca era coperta dai capelli e il fianco non aveva segni (perché era una parte molle).
L’abbiamo tenuta in casa per una settimana perché avevamo paura che qualche assistente sociale ce la avrebbe portata via o che i rispettivi suoceri ci togliessero la patria potestà.

lunedì 14 giugno 2010

La signora B.

Scusate ma ve la devo raccontare. Visto che ormai con Rigormortis che impazza sono diventato un po' dissacrante su alcuni temi.

Arrivo venerdì sera al mare e già vedo che hanno tagliato 3 pini marittimi di 50 e più anni per fare una rotonda.
Sto per entrare e sul portone leggo “La famiglia B. sentitamente ringrazia”.
Dico alla Genia: “Nooo e la signora che aveva il marito senza un braccio. Che poi è morto. E lei è rimasta sola con il suo cagnolino sfigato. Si che poi l’estate scorsa è morto anche il cane. E lei è rimasta sola. Nooo come mi dispiace, salutava sempre i nipoti e adesso anche Patatina. Ma caspita me la ricordo quando ero piccolo mi dava sempre le mentine e io le sputavo perché la menta mi fa schifo”.
Sono andato avanti tutta la notte a raccontare alla Genia di questa signora: ”domani vado a casa loro a fare le condoglianze”.
Poi ieri ero sul balcone con patatina alzo gli occhi e l’ho vista. Era resuscitata.
In effetti probabilmente non era lei che era morta e molto probabilmente non si chiama neanche B.
Dando per scontato che sono felicissimo che stia bene, ora non so bene come chiamarla visto che per più di 40 anni l’ho chiamata Signora B. e che darà le mentine a Patatina (che ovviamente sputerà, perché le insegnerò a non accettare caramelle da sconosciuti). Che faccio? Ribattezzo Rigor, SignoraB. in suo onore? Mmmhhh. Impossibile, Rigor è Rigor. Le intesterò una nuova bambola. La chiamerò Lazzara.

sabato 5 giugno 2010

giochi per cani

Se dico “giochi per cani” cosa vi viene in mente? La classica pallina di gomma da lanciare, magari con la treccia di corda attaccata. Se proprio siete avanti, penserete ad un frisbee o ad un osso finto .Non offendetevi, ma sono giochi superati. Adesso per il cane ci sono i “ giochi di attivazione mentale”. Mi sono informata, sembra siano indispensabili per la crescita equilibrata all’insegna dell’arricchimento ambientale , dove il cane non si annoia e fa cose che stimolano la sua intelligenza. Guardo i giochi della Trip: una pallina blu a forma di riccio, un’altra nella variante gialla ma senza faccia ( la Trip l’ha decapitata per toglierle il sonaglio), un birillo di gomma un po’ sudicio e un galletto bianco e verde fatto di quel materiale tipo guanto da doccia ( del tipo leggermente abrasivo). Ma che tristezza. Lo sapevo, il mio cane non è stupido, la colpa è mia che non l’ho mai attivato mentalmente. Rimedio subito e corro a comprare un gioco intelligente,garantito dai migliori istruttori. Tempo 2 settimane e anche il cane più addormentato diventa, non dico un Rex originale, ma almeno una dignitosa controfigura. Il gioco è una specie di tavolozza con cassettini e altri nascondigli: tu nascondi dei bocconcini e il cane deve scoprire come fare per prenderli. Bene, prendo la tavolozza, nascondo i premi e la piazzo davanti alla Trip. Chissà come si ingegnerà per aprire i cassettini! Dopo 10 minuti è ancora lì che fissa la tavolozza, immobile come una statua. OK, ti faccio vedere come si fa: apro il cassetto, giro la ruota, prendo il premio, visto? Sposto il cilindretto, un altro mezzo giro di ruota, un altro premio! Vado avanti per un quarto d’ora prima di accorgermi che il cane è sparito. Lo sapevo, dovevo iniziare con gli esercizi per aumentare l’attenzione. La vedo, è sul divano. Sta finendo di sezionare coi denti quel che resta del riccio giallo, intanto struscia le unghie sul polletto biancoverde che per l’occasione fa da pietra pomice. Deve piacerle un mondo…
Ma dico io, com’è possibile preferire un pezzo di gomma sbavata e una specie di guanto anticellulite al mio gioco di attivazione mentale??! La Trip resta impassibile. Dice che adesso ha altro da fare, il riccio di gomma ha ancora l’orecchio destro, deve assolutamente mozzarlo prima di sera. Non ha tempo di guardarmi mentre apro e chiudo cassetti da quella scatola di compensato. Magari domani, ok?
Emilys

giovedì 3 giugno 2010

Che bello la vita matrimoniale!

Lo tzu si era sposato. Ora è ritornato. Ho osato dirgli che la fede (l’anello, che è di metallo) interferisce nella circolazione dell’Energia (Qi) quando pratica il Taiji.
La sera stessa ha preso il bastone lungo, lo ha impugnato con due mani come se fosse una lancia e si è messo di fronte a me. Io ero disarmato. Ha cercato di colpirmi nell’addome e io ho fatto una veloce ed elegante parata e lo ho evitato.
“Non parare! Tenere Qi in Tantien (?) e tenere forte addome (qui era chiaro)”
Ha iniziato a colpirmi con la punta del bastone in pancia per “rafforzare respiro”.
(Lui parla all’infinito con l’accento cinese, come il suo Maestro che a sua volta parla come il suo Maestro (Chang) che era cinese sul serio). Spassoso, a parte il fatto che mi sono preso senza poterli evitare una ventina di bastonate in pancia.
Giovedi invece provavamo io e lui una tecnica dove lui tentava di darmi una gomitata al mio braccio. Come l’ho visto muoversi, ho tolto il braccio dalla sua gittata:
“troppo presto! Togliere braccio solo quando essere necessario. Riprovare!”
Stock!
“Aaaah! Troppo tardi, Porco. Più veloce. Essere più veloce ma essere veloce al momento giusto!”
Al terzo tentativo sono andato bene ma il danno è mostrato in foto.
Stasera ho un altro allenamento. Per me mi prende a sciabolate.
Io mi do malato.