venerdì 25 marzo 2016

Varie, tanto per scrivere un po'

Visto che non ho molte idee su cosa scrivere, allora pesco dall'argomento “figlie” che è un pozzo senza fondo.

-Un bravo papà- o per lo meno ci provo.

L’altra mattina, Agata si è svegliata alle sette meno un quarto (6.45, fa più effetto), mi ha svegliato e mi ha detto: “Papà alzati che mi devo vestire”. Mi sono alzato per le mie abluzioni mattutine e quando sono tornato in camera, aveva preparato i suoi vestiti: una gonnellina di jeans con il pizzo, dei collant, degli scaldamuscoli bellini, una maglietta che “bisluccicava”. Mentre bevevo il caffè la osservavo e pensavo che lei era rimasta affascinata quando mi aveva visto preparare la mia attrezzatura per una gara, con cura e precisione; adesso toccava a lei: aveva una recita nel pomeriggio e “sentiva” l’evento. Ho pensato che prima di tutto le mie figlie mi osservano, poi che quella recita fosse importante per lei.
Volevo saltarla questa recita, invece sono andato. E non c’erano tanti papà. Molti amici dell’Agata hanno notato che il papà dell’Agata c’era ed il loro no…
Ho pensato anche che questi papà si sono persi una cazzata, una minchiata, un muro di scatoloni che veniva abbattuto dai bambini e calpestato con la musica dei PinkFloyd di sottofondo. Una stupidata. Ma per Agata e per gli altri bambini era una delle cose più belle, sulla quale avevano lavorato all’asilo per molti mesi.
Pufff. Andata…. In 10 minuti…. E non ritorna più… e ti sei perso lo spettacolo di tuo figlio. Ce ne saranno altri, ma quello del 23 maggio 2016 non ci sarà mai più. Io però ci sono stato e molto probabilmente non se ne ricorderà più. Ma io ci sono stato e mia figlia Agata, ha visto che c’ero ed era contenta.

-Cicogna-

“Alice, sai che ieri sono andato a correre e ho visto una cicogna?”
“come era fatta?”
“Grossa, bellissima, becco lungo, piume bianche e nere”
“come facevi a sapere che era una cicogna”
“Aveva un fagottino appeso al becco”
Nessuna risposta, mi ha guardato come quando sta pensando "ma che cazzo sta dicendo?" e ha iniziato ad elaborare qualcosa.
So quale sarà la sua prossima domanda.

E io dovrò rispondere. Occazzo.



martedì 15 marzo 2016

Non c'è più Giancarlo

Non c'è più Giancarlo. Se n'è andato. Non sapete neanche chi è e mi spiace per voi che non vi ho raccontato mai niente: è colpa mia. Non sapete che vi siete persi. Sappiate che l'ho visto a 73 anni impennare un Ciao in via Cesare Balbo, qualche anno fa.
E io non so neanche impennare la Graziella.

martedì 1 marzo 2016

Crimson Peak

Una volta, ne guardavo di più.
Di film horror.
Pensate che mio padre, persona molto sensibile, mi ha portato a vedere Alien quando era appena uscito. Avevo 11 anni. I miei sogni, da quel giorno al 1986, sono stati popolati da incubi erotici (alternanza onirica tra facehugger  e Sigourney Weaver).
Ho un po' di Horror lasciati indietro da vedermi (Babadook, Lazarus Effect) e ieri sera mi sono cimentato con “CrimsonPeak”.
Sono durato 5 minuti. Poi ho spento.

Perché era tardi, chiaro no? 

Serve per aumentare 
un po' gli accessi al blog.