giovedì 28 ottobre 2010

10 domande 10, che però sono 7

Finalmente rispondo alla catena di San MrFord  sulle 7 domande.

1) Quando le maestre, le prof e i parenti domandavano "E tu, cosa vorresti fare da grande?" cosa rispondevate? Cosa avete sognato più e più volte di fare? Quanti mestieri? Quanti sogni?
Da piccolo, il pompiere e astrofisico (mi ricordo quando cercavo di spiegare alla maestra e al resto della classe la teoria del Big Bang). Dalle medie in poi avrei sempre voluto fare il dottore (medico) con una breve deviazione verso la veterinaria. In seguito la specializzazione in oftalmologia (primi anni degli studi superiori) e più avanti in medicina dello sport. Anche adesso rimane il mio sogno ormai irrealizzabile poter fare il medico sportivo, ortopedico ma ultimamente la specializzazione di agopuntura. Poi al momento di scegliere non ho avuto il coraggio di affrontare 6 anni di università più 3 anni di specializzazione e ho “ripiegato” su Economia e Commercio e sono andato verso una direzione professionale che non mi interessa, mi annoia e non mi da soddisfazione.
Sui motivi della mia pessima scelta ci potrei scrivere una pagina intera.
Il sogno che è sempre rimasto latente, è quello di diventare un cuoco, mi ero anche informato per frequentare una scuola tra le più prestigiose. Insegnare a cucinare alle bambine, sarà di grossa soddisfazione.
Ora mi piacerebbe insegnare le arti marziali, lo shaolin e il taijichuan ed è possibile che in futuro lo si possa fare, ma purtroppo non sarà la mia attività principale.

2) Quali erano i vostri cartoni animati preferiti da piccoli? Con quali giochi vi divertivate?
Sicuramente Goldrake, non ho perso neanche una puntata e ero segretamente innamorato di Maria, la sorella di Actarus. Venusia non mi attraeva più di tanto ma mi piaceva la storia che aveva con Actarus. Se ricordo bene nell’ultima puntata Actarus abbandona la Terra e Venusia in lacrime, lo stronzo.
Poi mi piaceva Capitan Harlock e un po' più adulto, Lupin III. Poi è iniziata e non è ancora finita la passione per i lungometraggi per lo più della Disney (il punto di svolta è stata “La Sirenetta”) poi ho scoperto il Maestro e tutto è cambiato.
Da piccolo giocavo con i giochi in scatola (di società) soprattutto con mia sorella (mi ricordo Sandokan e moltissimi giochi a scacchiera) e ci piaceva cambiare le regole e adattarle a noi, a scacchi con mio padre (non ha più voluto giocare quando ho iniziato a batterlo) poi c’è stato il periodo Risiko, verso la fine dell’adolescenza che è durato fino a quando ho iniziato a giocare a Dungeons and Dragons  e avevo 22 anni. Mi piace dire che da allora ho cambiato sport, moto, fidanzate, case, lavori, stili di vita ma è sempre rimasto 1 volta alla settimana, la partita di D&D. Ho fatto anche diversi tornei e con i miei compagni di gioco ne abbiamo vinti a decine, mi avevano selezionato anche per fare il Master in una importante manifestazione di giochi diversi anni fa. Sono due anni che non gioco ma col mio gruppo ci stiamo prefiggendo di riprendere a giocare. Per darvi l’idea di quanto mi piace questo gioco, vi dico solo che rinuncerei alla serata di Kung fu per giocare al Dungeon.
Ora con la Genia si gioca ai giochi di società “da grandi” come Carcassonne  e Alhambra
Il periodo in cui ho abitato a Siracusa (avevo 8 anni) ero sempre in un enorme cortile con altri 50 bambini e lì si giocava a qualsiasi cosa: calcio, nascondino, elastico, mondo, cavallina, lippa). C’era una strana versione del nascondino che si chiamava “Lannuzza” (lattina).
Si prendeva una lattina vuota (di coca, fanta, birra ecc) si appesantiva per poter essere lanciata. All’inizio del gioco il più grande lanciava la lattina urlando “Alla lannuzza…Gino” e Gino doveva correre verso la lattina mentre gli altri correvano a nascondersi e batterla tre volte a terra. Da quel momento e nel posto in cui era caduta, la lattina era la “tana” e il gioco funzionava come il nascondino.
(continua…)

mercoledì 27 ottobre 2010

Oggi è il compleanno della Genia

Visto il periodo, le ho fatto un bel regalo: Un paio di stivali de “El naturalista” della “Coleciòn Zapatos Otogno Invierno 2010”.

L’indice di gradimento Porcale è andato al 94%, ma è stato molto facile perché, come la maggior parte degli uomini, io non ascolto le donne, perché sono concentrato sulla Percezione Extra Sensoriale dei pensieri della Genia, per leggerle la mente.
Ma soprattutto mi ero annotato l’oggetto del dialogo avuto davanti ad un negozio di scarpe:”Ti piacciono quegli stivali?” “quali? I terzi da sinistra del 3° ripiano?” “si”, [click] “mmhh si, sembrano belli…”, “Sì, Sì sono proprio belli [click], mi starebbero bene?” “boh penso di sì”, “Sì sì, mi starebbero bene!”. Il giorno dopo, era metà settembre, li avevo comprati. Perché non so mai cosa regalare e quindi mi segno sulla Moleskine la wish-list e me la gioco nel “bimestre di ferro” dove ci sono compleanno, anniversario e Natale in 59 giorni, per cui inizio a riempire il carrello già da Marzo.
Questa era la prima notizia.
La seconda è che ieri abbiamo fatto il primo colloquio in assoluto per una baby sitter di Patatina.
L’abbiamo incontrata a casa nostra ed era vestita completamente di nero, dalle scarpe Camper alla montatura degli occhiali, capelli lunghissimi neri tinti, avanti con gli anni. Ricordava Morticia Addams un po' più di anni e di chili. Adorava Rigormortis (vedi Widget a lato) e io la prenderei solo per questo.
Comunque, ha lunga esperienza, pulisce quello che Pata sporca, riordina i suoi giochi, le taglia le unghie il lunedi, le fa ascoltare la musica e leggere i libri (a Patatina che non sta ferma per più di tre secondi?), non stira, non pulisce, non lava.
Dico alla Genia quando se ne va via: “se la porta al parco, le riesce a stare dietro sugli scivoli o quando Patatina corre via? E se cade, riesce a buttarsi per evitare che batta la testa per terra? Boh… mi sembra un po' in là con gli anni…forse una ragazza un po' più giovane, anche se non ha tutta questa esperienza… preferirei Patatina con una persona un po' più giovane, dinamica…non con una vecchia carampana…”
“Beh si, Angela ha la tua età…”

martedì 26 ottobre 2010

Era meglio annoiarsi.

Anche perché non posso tacere le ultime disavventure della Patatina. Stavolta ha rischiato grosso.
Sabato è stata morsa da un cane (un bracco ungherese) in faccia sotto l’occhio e si è presa una zampata in faccia. Ha rimediato un paio di punti per il morso e le altre sono escoriazioni che guariranno perfettamente, mentre rimarrà una piccola cicatrice sotto l’occhio per il taglio con i punti, ma per fortuna si confonderà con le rughe di espressione di un viso che è abituato a ridere.
Questo blog cerca di raccontare cose allegre ma, come famiglia allargata, non si può non condividere anche le brutte notizie.
Tralascio i sensi di colpa (ero solo con lei, la Genia non c’era), le mie preoccupazioni sulla mia capacità di genitore, lo sguardo shoccato di Patatina che cercava il mio viso mentre mi abbracciava e la portavo al pronto soccorso.
Sorvolo anche su quello che ho provato nel vedere che Patatina non si reggeva in piedi dopo tre iniezioni nel sederino e il mal di cuore che mi viene quando corre da me con la sua risata ma con un viso che è un campo di battaglia.
Ecco, è tutto. Sono contento che alla fine guarirà e starà bene e che il ricordo sarà solo un brutto spavento.
Per chi ci crede, il suo Angelo Custode, ha fatto veramente il possibile (e l’impossibile) e penso che non finirò mai di ringraziarlo.


venerdì 22 ottobre 2010

Rieccomi

Ci sono, solo che non ho ispirazione.
Justin non mi ha cagato, non sono andato ad allenarmi al Kung fu, Patatina ha fatto la brava, non ho cucinato cose particolari, la Genia mi ha sopportato, il conflitto con i miei genitori è stagnante.

Niente, non è successo niente, una noia…

martedì 19 ottobre 2010

Mille modi dire miao

L’idea di aprire un secondo blog dedicato alle Patatine è stata stroncata. E questo significa che le Patatine non avranno lo spazio che si meritano.
Incredibile. Come fai a negare queste cose. Come fai a non premiare chi a 17 mesi cerca di comunicare con te pur avendo un vocabolario limitato.
Patatina dice: Pappàaa, Mamma, Tao (ciao), nununu (no, negazione), ià (via! Come l’azione di muoversi), ìa (zia). Poi il resto lo supplisce con i versi degli animali come “miao” (anzi miiiiiaaaaaaaaoooouuuu ) che vuol dire : “gatto, giù, pavimento, portami al parchetto, mi è caduto un maccherone, morbido” e un’altra ventina di significati che solo Genia sa tradurre.

E voi non le dedichereste un blog?

Mah… meno male che stasera vedo Justin. Chissà che cosa mi avrà preparato…

E’ l’una e vado a letto...

dopo...


1. una sana ora di Kungfu felice di aver ricevuto un pugno sullo zigomo da parte di Lo Tzu,
2. la torta che Amanda aveva consigliato ,
3. la serie di stroncature sull’idea di aprire un blog a tema Patatine
4. che siete tutte contente che Patatina mi ha vomitato addosso.

Sul punto uno non ho nulla da dire, ma domani vado da giastin per sentire che cosa si inventa.
La torta l’ho fatta esclusivamente per la Genia, a me il cioccolato stufa, ma alla Genia piace per cui dopo il bidone che le ho tirato settimana scorsa alla stazione me ne dovevo solo stare zitto. Mi spiace solo di mancare di rispetto per la Julez che è a dieta e alla quale va il mio appoggio morale. Anche Giastin appoggerebbe. E MrFord bottiglierebbe Giastin che si appoggia. E non posso dargli torto

Volevo aprire un blog col titolo “maiale e patatine” che avrebbe contenuto solo post di Patatine, e mi hanno stroncato in sette (tutte femmine peraltro), alcune addirittura direttamente in posta elettronica privata con commenti del tipo :” non dire cazzate"
Punto 4: il vomito di patatina era caldo, acidulo e bavoso. Sensazione riscontrata solo dai marines sul pianeta LV-426 
Grazie a Coniglia, Julez e Mrford, alle Tiffany e Amanda in particolare, alla Jane, Cincia e Emi e Giardi. Ho letto tutte voi anche se non vi ho commentato. A volte è impossibile commentarvi: quando parlate di moda femminile, sesso al femminile (quindi con le coccole), amore in generale, scrivete poesie (non riuscivo a commentarle a scuola vuoi che ci riesca adesso?), commenti su film, e robe da donne in generale.

Mi fa molto piacere leggere quello che scrivete sui vostri blog e i commenti sul mio, e vi ringrazio anche se sono per lo più splendidi insulti.

Qualcuno vi (ci) ha chiamato “famiglia allargata” e quando l’ho letto mi ha fatto pensare che mi piace crederlo. Grazie.







Vi siete commosse?

















Io si.

















Non è vero! Il Porco non si commuove.
Mai.


lunedì 18 ottobre 2010

Patatina e i film horror.

Quando Patatina era piccola piccola (intendo due-tre mesi) per noi era abbastanza normale dormire di notte più di 8 ore.
In due.
In una settimana.
Lasciavo la Genia in camera tranquilla e io mi cullavo la picciulina in soggiorno.
La difficoltà non era tanto il pianto con il sonoro pari a un concerto dei Motorhead , quanto il far passare il tempo medio di una colica, circa 2 o 3 ore, in piedi a muovere Patatina sinistra-destra, alto-basso.

Una notte in cui ero disperato, mi sono acceso il Pc, ho orientato il monitor, ho infilato le cuffiette wireless e ho iniziato a vedermi un film (Casa Maiale non possiede televisione), per cui io passeggiavo di notte per il soggiorno con la piccola in braccio urlante ma con l’occhio sul film.
Col passare delle notti ho notato che patatina si rilassava di più e smetteva di piangere qualora mi fossi visto un bel film horror.
Le migliori performance, cioè “quanto velocemente le passava la colica”, venivano misurate in quante volte vedevo un film. Ovvero “Rec” che MrFord (ormai mio riferimento cinefilo) ed Emilys (mio riferimento cinofilo) avranno sicuramente apprezzato, l’ho visto in 4 notti, segno che patatina si era addormentata in breve tempo. Altri film di qualità scadente, li ho visti interamente, anche due in una serata.

E questa sua predisposizione per i film horror Patatina, me la ha ribadita sabato sera, quando l’ho presa in braccio per farla addormentare e mi ha riproposto una scena dell’Esorcista e mi ha riversato sulla maglia tutta la cena (primo, secondo, contorno e dolce) e l’ammazzacaffè (latte di riso e mandorla).

E poi rideva contenta e felice.

giovedì 14 ottobre 2010

Sempre e solo concentrato su quello che si deve fare

Ieri la Genia dopo aver letto l’ultimo intervento su Giàstin, mi ha detto che sto un po' allungando il brodo, nel senso che il tema “Justin” che ha avuto un buon seguito, senza dubbio, si sta esaurendo un po' da solo. L’impressione che la Genia ha avuto è stata quindi quella dello scrittore che ha trovato la vena giusta, ma ormai è stata troppo sfruttata.


Ho pensato che in parte questo è vero: mi manca solo una piccola opinione di Justin da riportare, riguardante la vita famigliare, poi non ho più niente di nuovo da scrivere. Per cui devo andare al più presto in palestra (sono ormai 10 giorni che mi nego al bodibilding), contattare immediatamente Justin e chiacchierare con lui.

In parte penso che la sua opinione sul mio ultimo post sia stata inficiata dallo spiacevole incidente nella quale è stata coinvolta ieri, di cui io sono un po' responsabile.

Ieri sera la Genia doveva rientrare dalla casa dei nonni di Vicenza dove avevamo lasciato Patatina. Con ‘sta panza gigantesca che si ritrova, il viaggio in treno sarebbe stato veramente faticoso. Per cui mi aveva detto al telefono, vieni a prendermi in macchina alle 18 e 30 alla Stazione B che è più vicina della Stazione A, almeno non sto tanto in giro, non prendo freddo, non mi stanco ecc ecc e andiamo all’Ikea per comprare delle cosine per le Patatine.

E' come dire, per contestualizzarlo in un ottica nazionale: vieni all’aeroporto di Ciampino alle 18,30 invece che a Fiumicino.
Beh, penso che abbiate già capito.

Ci siamo sentiti al telefono alle 6 meno un quarto per telefono: “sisisisinontipreoccuparestouscendoadessodacasa…….nononofacciointempoescosubito”
esco di casa, prendo la macchina, mi butto nel traffico e bello bello vado alla stazione.

1. Mi sono ricordato che non era la stazione A ma la stazione B quando stavo parcheggiando nel parcheggio della Stazione A
2. Avevo dimenticato a casa il cellulare
3. non avevo monetine per i telefoni pubblici.

La Genia non si incazza mai. Ma ieri sera…


mercoledì 13 ottobre 2010

Il suo nome era....Cerutti Gino, ma lo chiamavan...Justin

Vediamo cosa ci ha preparato Justin questa volta.

J “come va?”
P “bene” mentre faticavo sui pesi.
J “stasera la palestra chiude alle 11 e tra un quarto d’ora chiudo la sala pesi”
P “si, ho letto il cartello”
Pausa e mi guarda.
J “ti manca molto?”
P “finito il gran dorsale, mi mancano i due esercizi per il trapezio, bicipiti, l’elastico per il cingolo [scapolo omerale], le spinte sulla panca, l’ileo-psoas e addominali a alla fine lo stretching.
J “11 di stasera, non di domani mattina!! Ah ah ah ah” ridendo
P “la scuola di cabaret inizia a dare i frutti” penso, ma dico:
P “sì, comunque chiudo questo esercizio e poi dieci minuti di allungamento e me ne vado”
J “fa’ gli addominali, che ti fanno meglio!”
P “dello stretching?”
J “sì anche se salti una volta…”
P “non posso” ( e getto la lenza…)
J “ perché?”
P “ho bisogno di diventare Drago” (…il pesce vede l’esca…)
J “ come drago? Intendi forte?” (,,, e abbocca)
P “no intendo flessibile, Il Drago della tradizione cinese è l’insieme di molti animali e siccome è lungo anche molti chilometri, il suo corpo richiede molta flessibilità ed elasticità nel movimento quindi nella simbologia delle arti marziali, i muscoli devono essere sciolti e allungati. Soprattutto quelli della regione addominale (che è il corpo del drago)” e gli mostro un movimento molto flessuoso “ e le gambe (che sono la coda del drago)” e gli mostro un calcio con un movimento ampio e circolare “e poi….” E mimo un soffio.
J “e come allenate a soffiare il fuoco?”
P “Il mio insegnante mi fornisce dei consigli alimentari per il respiro del drago, noi lo chiamiamo così”
J “e cosa mangiate?”
P “e beh, aglio, mi sembra ovvio”

martedì 12 ottobre 2010

Caporetto

Sul tema del maiale che cerca di non invecchiare, tema di questo blog, questo fine settimana è stata un po' una Caporetto

Ho portato Patatina in bicicletta ad un parco giochi a buttarsi giù dagli scivoli “dei grandi”. Vedi foto.
Libreria a far cadere i libretti degli scaffali.
Sabato sera a letto alle undici (come fossero le tre per gli adulti) perché eravamo ad una festa.
Domenica mattina l’ho portata a vedere le mucche (“muuuuu”) e mangiare la polenta, nel pomeriggio mi sono andato allenare al parchetto e poi di nuovo sugli scivoli.
Alla sera con Patatina a letto mi sono messo a mettere sott’olio le foglie di basilico.
E mentre facevo queste cose da massaia, avevo pensato all’allenamento del pomeriggio: ero senza fiato, lento e impreciso. In più un cucciolo di golden retriver si era avvicinato per giocare e io mi ero messo in guardia per combattere. Con un golden retriver. Cucciolo.
Insomma durante queste seghe mentali sul fatto che diventavo vecchio mi era sembrato più che naturale chiedere conforto alla Genia. Insomma, ho smesso di pulire il basilico, mi sono alzato dalla cucina, sono andato sul divano e le ho dato un bacio.
Lei, chiamandosi Genia mica per niente, capendo perfettamente la situazione mi ha detto: “Porco, cosa hai combinato stavolta? hai rovesciato tutto l’olio?”
Al che mi sono ripreso dalla tristezza e ho continuato a fare le conserve, su una gamba sola con un barattolo di vetro in testa.

Nella foto la partenza dello scivolo da dove si butta Patatina.

venerdì 8 ottobre 2010

The Making of….: Justin II

(..continua)

Sarebbero quindi:
due sere alla settimana per lo shaolin
un paio di allenamenti extra (di solito sabato e domenica)

Capite come la Genia possa storcere un po' il naso per un ulteriore impegno serale con il bodibilding.
Fisioterapista (amico mio) e osteopata (amica sua) hanno calorosamente consigliato un potenziamento muscolare dopo i due infortuni alle spalle.
Inoltre le ostetriche della Luna hanno detto:”Genia se vuoi partorire in casa, il Porco deve potenziare il cingolo omero-scapolare”. Cosi hanno detto.
Inoltre ciò potrebbe essere utile psicologicamente per superare la mia cronica paura di invecchiare/ingrassare/spanciare/squintalare, ma qui entriamo nello scopo ultimo del mio blog, raccontare come il Maiale ricerca l’Immortalità. Molto serio.

Insomma la Genia, tollera questa mia psicosi di necessità di fare sport ma non una o più sere aggiuntive di bodibilding.

Poi invece è arrivato Justin. E tutto è cambiato.

Vuole sapere.
Cosa ti ha detto, di cosa avete parlato, anzi no scrivilo, mi guarda i post ancora da completare.

Un inferno.

giovedì 7 ottobre 2010

The Making of...: Justin

Buongiorno a tutti.
Grazie dei commenti e dei vostri interventi: lo apprezzo molto.
Grazie anche all’uomo del momento, Giàstin, senza il quale la mia ispirazione si impaluderebbe in post sbiaditi da saldi di meta ottobre (che diamine avrò voluto dire?).
Justin è un vulcano di idee, pensate che i tre post che ho scritto sono l’estrazione di solamente due conversazioni di pochi minuti, da cui devo estrarre ancora due perle, solo che non so come “metterle giù”.
Negli ultimi giorni ho compiuto in casa un’azione di marketing apprezzabile, pronunciando occasionalmente ad alta voce la parola “Justin”, ovunque mi trovassi (ai fornelli, sul terrazzo, in bagno, mentre cambiavo Patatina...).
La Genia, peraltro, mi chiedeva spiegazioni, “un personaggio di 610”, le rispondevo, non volendo rivelare la prossima uscita della rubrica.

“justin”…“justin”…”justin”, come nei più classici film di case infestate.

(continua...)

mercoledì 6 ottobre 2010

Bodibilding V

Ieri Giàstin si è presentato così: (J=Justin, P=Porco)

J “Però ho notato che ti muovi bene, sei sciolto e veloce, non l’avrei mai detto”
Con un balzo afferro il bastone, lo estraggo dalla custodia e lo colpisco alla mascella, dal basso verso l’alto. Sangue e denti schizzano sugli specchi della palestra.
P Invece gli dico: “Grazie, lo considero un complimento da una persona molto competente, purtroppo il mio insegnante non la pensa così”.
J “perché come è fatto il tuo insegnante?” (ma che di domanda è! Cosa c’entra?)
P “è molto rigoroso e perfezionista”
J “no in senso fisico” (ripeto: che domanda è, cosa c’entra?)
P “boh 33 anni, sarà uno e ottanta, magro, carnagione chiara, capelli chiari…”
J “no il fisico…”
P “guarda, è molto magro e nervoso”
J “me lo immaginavo più muscoloso e grosso”

Ma vi rendete conto che situazione? Assurdo… ma sono tutti così i Justin delle delle palestre?

J “ me lo immaginavo più grosso e muscoloso il tuo insegnante”
P “nella nostra disciplina si tende a passare inosservati…”
J “beh ma mi hai detto che ha 25 anni di kf alle spalle, guarda me che faccio arti marziali da più di dieci”. Precisa Justin il figo.
P “beh, lui assomiglia ad un leopardo” [uno degli animali dello stile shaolin]
J “cioè?”
P “fa le fusa”

martedì 5 ottobre 2010

I versi degli animali.

I post su Patatina mi fanno alzare un casino i feed del blog, fioccano i commenti, la Genia va in brodo di giuggiole e riesce a sopportarmi per altre 9-10 ore…

Comunque a quasi 17 mesi, la Pirciulina dice 6 parole (mammma papppà gnogno gnogna, ìa (via! Con il dito che si agita per indicare di muoversi) e nunununu (no, negativo) ma è difficile insegnargliene di nuove.
In compenso recita con sicurezza e mestiere da attrice i versi degli animali, che noi le proponiamo a modello check-list tipo “come fa il gatto?” e lei dice “mao!”

Con ostentata sicurezza declama i classici bau, mao (che si è evoluto da fssss! – il gatto che soffia), muuu, clock clock (schiocca la lingua per gli zoccoli del cavallo) ma abbiamo gli inediti del brrrrrruu (elefante), ssssss (serpente e relativo pizzicotto), cs-cs-cs (verme) uuuuuf (gufo) e il gran finale aaaaaah (tigre), ah (leone sollevando la mano per mimare la zampata” poi si ferma e aspetta l’ultima domanda: come fa il lupo mannaro? E siccome si aspetta che la morda sulla spalla e inizi a sbranarla con relativi ringhi e morsi (come fa Anthony Hopkins ), la Pistolina spalanca gli occhi e si morde la punta delle dita e fa la faccia terrorizzata.

Ieri però ha dato prova di analisi perché eravamo al parco e ha visto passare un cane di topo-taglia (penso fosse uno yorkshire farlocco  e con fare interrogativo mi ha guardato e mi ha chiesto mau? (incrocio tra mao + bau)

Sulla bestemmia di Berlusconi.

Scusate ma non posso fare a meno di scrivere qualcosa. A seguito della barzelletta e della bestemmia che il nostro Presidente ha “cacciato”(non ho visto il video ma mi fido dei resoconti della stampa) monsignor Fisichella ha detto che bisogna contestualizzare la situazione.
In effetti per lui è stato come darsi sulla fronte e dire “oops, che stupido!”

lunedì 4 ottobre 2010

Bodibilding IV

(…continua) scusate è lunghina anche questa, ma il finale è memorabile




S Classica domanda: “che cintura sei?”

P Volendo evitare una risposta alla maestro Miyagi gli dico : “Bianca”

S “eh? Otto anni e solo cintura bianca?”

P “sì, abbiamo 2 cinture, una bianca e una nera, suddivise in gradi”

S “e quale è il grado massimo per la cintura nera?”

P “8 o 9, non lo so, è talmente irraggiungibile…”

S “ e quando diventi cintura nera?”

P “boh, spero luglio dell’anno prossimo”

S “e l’esercizio che stavi facendo è per l’esame?”

P “non esattamente, è per il 4° grado di cintura nera”

S “e perché lo fai ora?”

P ” perché è talmente difficile, che servono parecchi anni per perfezionarlo. Si chiama mei hua chuan, pugno del fiore di pruno. Perche i movimenti ricordano il fiore di pruno”

S “ma il fiore non si muove”



Scusate…. Pausa.

Ma vi rendete conto di che tipo di conversazione sto riportando?

Io sono allibito sulle cose che mi stava dicendo questo tizio.



Dicevo…

S “ ma il fiore di prugno non si muove”

P “non è vero, sboccia, cresce, appassisce, fa il frutto.…ci vuole un bel po' di tempo per imparare a muoversi come un fiore”

S “ e le sue applicazioni in combattimento?”

P “non lo so, non mi risulta che ci sia mai stato qualcuno attaccato da un fiore..”

S ride: “ah, ah, ah, hai visto troppi film di arti marziali”

P “io?, tu no eh, Ken Shiro  dell’American Contourella”, penso.

S “ no, a parte gli scherzi, dai dei colpi con quel katà, ma non sono efficaci “

P “In Cina si chiama Lu, poi è il movimento…la coordinazione … la bellezza del movimento, non l’applicazione, quello che è importante, ma soprattutto ho sempre una visione di tutto quello che c’è intorno”

A questo punto inizia a parlare delle sue esperienze con le arti marziali, mi racconta che lui insegnava Tai chi come riscaldamento per i corsi di fitness (!), che vuole fare arti marziali ma più applicate al combattimento, che ha una ottima elevazione nei calci volanti e che è un figo in generale.

S dopo un po' mi chiede: “Senti ma come mai vieni in palestra, perché ti vedo ‘fare pesi’ ed è la prima volta che ti vedo fare kung fu”

P “si è un caso, lunedi riprendo le lezioni e volevo rivedere qualche movimento. In effeto ho perso della massa muscolare, dovuta a due infortuni alle spalle” (non sono stato lì a parlare di cingolo omero scapolare, di trapezio, di sovra spinato, se no mi suicidavo)

S “e che allenamenti fai?”

P “pesi leggeri, molte ripetizioni, in zona aerobica, lavoro col cardiofrequenzimetro”.

S “ vuoi che ti preparo un allenamento che ti serve per il potenziamento delle spalle e che ti fa bene per il KF, ne ho già preparati per altri atleti. Ah io faccio allenare le gambe anche se non ne hai bisogno”

P Uh! Si avvera iI mio sogno: essere allenato da lui!. Piuttosto vado a giocare a backgammon. Ma gli rispondo diplomatico: “beh, se ne può parlare”

S “si dài! Facciamo una bella scheda prendi appuntamento in reception e chiedi di me”

P “Ah ok, e ti chiami?”.

S “Giàstin”

P “Ah ok Justin”

S “ ok, ti lascio che c’è quella ragazza che ha bisogno di aiuto” e mi strizza l’occhio e se ne va,

Justin.

Si chiama Justin.

Cazzo, sono piegato dal ridere. Justin.

Vado da Lo Tzu e gli dico sai che Justin mi ha proposto di allenarmi al posto tuo?

Piacere Justin. Ahahha.

Genia, sai chi mi allena? Justin.

Justin. La prossima volta gli chiedo il cognome (l’accento era Marchigiano)

Piacere sono Justin Zaccariello di Macerata.

Justin. Ci creo un’etichetta nei post perché mi sa che mi darà un bel po' di spunti.

venerdì 1 ottobre 2010

1° Ottobre

Ciao a tutti.

Oggi è l’1 di ottobre, è una giornata un po' autunnale, Patatina si è svegliata 4 volte stanotte, qualche blogger è all’october fest, altri sono in America, è il compleanno di Emilys, mi fa male (ancora) l’articolazione della spalla, stasera vado in palestra del budibulding, in settembre ho inserito 22 post e sono depresso in una misura più che accettabile, per cui non sono in vena per continuare la trascrizione del dialogo tra me e lo steward. Ci penso nel pomeriggio quando esce il sole.

Ieri però ho scritto una mail a due ostetriche della Luna Nuova  , che è un’associazione che promuove parto in casa, allattamento naturale e robe simili e alla Genia è piaciuta molto. In effetti sembra che qualsiasi cosa scriva riguardante Patatina abbia un effetto esilarante e mi guadagno enormi favori in casa. Che sono sempre utili.
La mail semplicemente chiedeva un indicazione bibliografica per il secondo figlio. Sono loro che mi hanno consigliato “Facciamo la Nanna” della Fresco

Care Paola e Mary [le due ostetriche che hanno partorito Patatina],
visto che avete fatto nascere la Patatina e presumibilmente lo farete anche per l'Agata, avete una responsabilità culturale nei miei confronti.
Siccome sarebbe ora che io iniziassi a smettere di leggere romanzi horror e iniziassi ad indirizzarmi su qualcosa di più utile, vi chiedo se avete qualche consiglio bibliografico su come gestire figli multipli.

L'ideale sarebbe un libro su come crescere


• due figlie
• femmine
• che hanno un anno e mezzo di differenza
• da 0 a 18 anni,

ma accetto qualsiasi cosa anche meno specifica.
Considerato l'argomento, non credo che mi discosterò molto dalla lettura del genere horror.

ciao e grazie.