lunedì 31 maggio 2010

Kiss the Pork

Sono riuscito ad andare al concerto dei KISS. Era dal 1980 che ci sarei voluto a andare.
Ci sono riuscito 30 anni dopo. Ho fatto 3 ore sotto il sole davanti ai cancelli e mi sono posizionato a 3 metri dal palco. Una posizione fantastica.
Erano vicinissimi, Gene Simmons e Paul Stanley: gli stessi costumi, lo stesso trucco, la stessa grinta di 30 anni fa. Era come tornare a quando ascoltavo Detroit Rock City o Deuce, Cold Gin o I was made for loving you. E ballare e saltare e cantare e urlare. E i brividi che avevo, non erano per il sudore della calca intorno a me.
Poi all’improvviso il gilet di Paul Stanley si è slacciato mostrando l’addome non più piatto, il sudore ha fatto colare via un po' di trucco e io ero così vicino che riuscivo a vedere la loro pelle un po' cadente, la stanchezza dei sessanta anni di Gene Simmons e l’extension DEI capelli di Paul Stanley.
Allora mi è venuto spontaneo allontanarmi dal palco e vederli da lontano. E così da lontano erano i “miei” Kiss di quando facevo le scuole Medie.
Sono stati spettacolari come al loro solito. Tanta musica, tanto Rock e tanto spettacolo.
Ma non era più lo stesso e quando ho cantato e ballato “Rock and roll all nite” ho pensato è stato come se avessi chiuso un cerchio iniziato 30 anni fa.
Accidenti, ma chi diavolo erano?


giovedì 27 maggio 2010

I Moonfolks (Gli abitanti della Luna) e i loro problemi di comunicazione.

Non sono i genitori che scelgono di avere un bambino. Sono i bambini che si scelgono i genitori.
In altre parole ci sono questi Patatini, questi Stitch, questi Ginetti che dal “Mondo della Luna” o da un posto analogo, ci osservano.
Poi si consultano.
Poi prendono le decisioni.
E qui iniziano i problemi, perché avendo meno uno anni (-1) non è che prendono delle decisioni razionali. Non prendono neanche delle decisioni da bambini, perché non sono neanche dei neonati.
“Che bello”, dicono, “mi daranno da mangiare, mi coccoleranno, mi faranno giocare e io farò quello che voglio”.
Decidono che quei due strani individui sono una combinazione perfetta per prendersi cura (e qui non si capisce chi si prende cura di chi).
E fanno dei danni. Nel nostro caso Patatina.
Non è finita lì. I bambini piccoli piccoli sono ancora legati al “Mondo della Luna” e anche ai “Moonfolks” (cioè i Patatini, gli Stitch, ecc.,in inglese suonava bene), per cui si scambiano tranquillamente le informazioni. Come stai, ti danno tanti bacini, mangi bene, li fai dormire poco, ti fanno giocare, ti fanno le coccole ecc. E i Moonfolks ascoltano…elaborano…ma soprattutto…prendono decisioni!

“Patatina, per caso hai detto ai tuoi amichetti sulla Luna che per caso da noi si sta bene?”
“gheee”
“Fammi il favore d’ora in poi di non andare in giro a sparar cazzate”
“ghehhehhehe”
“cazzotiridi?, voglio vedere io quando dovrai dividere i giochi e tutto il resto”
“gu?”
“eh si gu, hai capito benissimo”
“…”


lunedì 24 maggio 2010

I fratelli e le sorelle di Patatina

In attesa di quello vero o vera, stavo ieri facendo il punto della situazione dei vari pupazzi o peluche che ha Patatina.
Giusto per ricordare che il primo (e unico) peluche che ho avuto me lo hanno regalato i miei a quattro anni. Era (è) un orsacchiotto normalissimo lungo 20 centimetri e si chiama Platone (quello di mia sorella, suo gemello, Aristotele).
È chiaro che con un imprinting così anche i pupazzi di Patatina non potevano che subire un battesimo adeguato.
Quindi abbiamo la Jule, il primo in assoluto, glielo ho regalato io quando è nata. Si chiama come la figlia del mio collega tedesco Frank. Poi c’è Nocciola simile a Jule e il mio preferito, Mandarino, al quale dedicherò un post tutto per lui. Poi le hanno regalato un orso-marionetta lungo 40 centimetri, siccome la mano per controllare la marionetta si infila nel retto dell’orso, lo abbiamo chiamato Orsetto Busone, ispirati dalla canzone di Elio. C’è anche l’orsetto polare che mi ha regalato il mio insegnate di ballo (!) che si chiama Muffa. La renna di Babbo Natale che si chiama Saetta Pancetta, perché non è proprio una Silfide e sono alla ricerca della sua gemella a cui ho dato già il nome Scintilla Godzilla. Poi c’è Ciccio Pasticcio che è un pupazzo regalato da una maestra d’asilo Steineriana, per cui completamente amorfo ( si notano solo la testa e quattro propaggini articolari). Mia sorella le ha regalato l’anatra di legno con le ruote (vedi la foto) che muove la testa e le ali e fa un rumore tipo quaquaqua quando viene trainata si chiama Allarancia (visto che è un Anatra).
Ovvio, che non ve li descrivo tutti, se no stiamo qui fino a domani.
Tuttavia menzione speciale va data all’ultima arrivata che è la Pigotta dell’Unicef. Ecco, io non ho niente contro le pigotte, ma quando me l’hanno data ieri, ho preso in mano questa bambola, brutta, ma veramente brutta, con questo sorriso un po' demente e sono diventato triste.
Non potendola rifiutare me la sono tenuta in mano un po' per vedere se riuscivo a trovare qualche cosa di bello in lei: il nome. Le ho dato un nome eccezionale. L’ho osservata bene, l’ho toccata, ha il colorito giallastro (faccia, mani e gambe), i capelli stopposi, gli occhi spalancati: sembrava morta. Anche perché le braccia e le gambe, erano talmente imbottite che era rigida come un pezzo di legno: l’ho chiamata Rigormortis.
Adesso è là sul termosifone insieme a Busone, Mandarino, Pancetta, Muffa e altra roba pelosa che mi sta guardando. Che brivido.


mercoledì 19 maggio 2010

Tempi moderni

Non è che viene voglia di scrivere cose divertenti dopo le brutte notizie di questi giorni: (qui e qui).
Maestro Chang che è stato soldato diceva: “Guerra usare meglio dell’uomo per fare il peggio dei mali” e chi gli rispondeva che lui insegnava le arti marziali per combattere rispondeva: “io sempre insegnare kung fu per non usare”.

domenica 16 maggio 2010

La televisione

Non ho la televisione, non ce l’ho a più di sette anni. E non sento la mancanza delle trasmissioni spazzatura, delle notizie reticenti se non del tutto false. Mi mancano i documentari, specialmente quelli un po' fuffa dei canali a tema, tipo : “è più forte la mascella del coccodrillo o del Tirannonsauro?”, con tanto di ricostruzione meccanica.
O i documentari sul megavulcano ; o sulla fine del mondo.
Per i film ci sono i Videonoleggio e gli amici che ti prestano i DVD.
Per tutto il resto c’e internet o la radio.
Solo per una cosa la televisione è insuperabile. È il miglior contraccettivo sul mercato. È completamente inutile che la Chiesa faccia discorsi astratti o campagne contro gli anti concezionali. Basta dire di guardare la televisione. Funziona.
Io ve lo posso dimostrare.
Cioè vi posso dimostrare l’esempio negativo: cioè che NON guardare la televisione è il miglior sistema fecondativo.
Volete un esempio?
Patatina.
Ne volete un altro?
Ok, aspettate un post verso il 12 di dicembre.
;-)

giovedì 13 maggio 2010

Hūn

Vuol dire sposarsi in Cinese.
Lo Tzu ha detto che questo sabato si sposa. Gli auguro tutta la felicità del mondo, ma io non me lo immagino a letto.
Cioè, lui è un Monaco Shaolin, non può fare sesso. E se lo fa, perde l’Energia (Qi). Conosco la sua fidanzata ed è un tesoro, è veramente fortunato, perché oltre ad essere in gamba, è anche simpatica, intelligente e caruccia.
Ma io non me lo immagino fare sesso.
Lei si, ma lui no.
Avrà l’ansia da prestazione? Fa il pa tuan chin invece dei preliminari? Come applica il principio “veloce come il vento e fermo come la montagna”?
Applicherà i dieci principi del tai chi chuan? Li sto rileggendo ora in chiave sessuale (chiave…) e me la sto ridendo a crepapelle, anzi in fretta.

L’ideogramma di sposarsi contiene Nu (donna), Shi (famiglia) e Ri (sole): sì, ci sono tutti gli elementi per vivere felici.

mercoledì 12 maggio 2010

Cosa vede il Porco.

Niente, visto che sono miope, ma con delle fantastiche lenti a contatto ho 11/10 su tutti e due gli occhi.
Poi non vede l’ora di sedersi a tavola, fare sport e altre cose.
Poi non vede sopra la sua testa.
Torniamo seri, in risposta al mio post sulla lettura, vi racconto che cosa guardo, non avendo la televisione: film su DVD (comprati o noleggiati naturalmente). I gusti sono gli stessi dei libri, sol che qui siamo un po' più di livello basso. La saga di Guerre Stellari, del Signore degli Anelli e, cito a caso, 007, Alien (tutti) e roba non impegnativa; di recenti ci sono 2012, Terminator, Star Trek e Hannibal Lecter e Avatar.
Ovviamente la parte yin della coppia mi propina Ozpetek, Kusturica, Radu Mihăileanu e una serie di nomi di registi che hanno troppe consonanti o troppe vocali o le stesse combinate in maniera disturbante.
Le poche serate che passiamo insieme a vederci un film, sono un fantastico esempio di compromesso da convivenza: di solito sono commedie (Julie and Julia) o cose che piacciono (soprattutto) a lei. Ma poi, alla fine, non sono film pesanti, è ovvio che non ci sono duelli con spade laser o Arche dell’Alleanza perdute o partite dI Quiddich, ma vi assicuro che devo ammettere che sono film che mi piacciono, perche poi, alla fine, il Porco ama il cinema.
Al contrario dei libri, inizio a vedere un film horror ma poi o smetto, o lo guardo a più riprese (20 minuti al giorno) perché…ehm ehm… insomma… fa paura!
O rimpicciolisco la finestra del video, almeno le scene forti non si vedono bene.
Di Horror negli ultimi anni c’e stata molta fuffa, ma vi consiglio REC, Blair Witch Project, the Ring (visto con Gulli, tenendoci la mano) e The Grudge.
Poi vedo tanti cartoni (walt disney a memoria, Dreamwork, Pixar) ma soprattutto il Maestro. E di questi il capolavoro è, ovviamente, Porco Rosso.
Miyazaki, me lo ha fatto conoscere la Genia, e penso il soprannome di Porco sia nato da li. “Porco Taske”.

sabato 8 maggio 2010

Cosa legge il porco

Intanto legge. E questo è un bel vantaggio.
A casa non abbiamo la televisione, per scelta. Pensavo di non poter vivere senza ed invece ti levi un bel po di incazzature tutte insieme. Le notizie vere ce le troviamo su internet, i film ce li noleggiamo e li vediamo sul PC, ascoltiamo la radio. Purtroppo al lavoro io e la Genia siamo tagliati fuori da una serie di conversazioni che riguardano il Grande Fratello, l’Isola dei famosi, Amici e alcuni personaggi, che probabilmente fanno parte della “cultura” diffusa, sono per noi sconosciuti.
Quindi da noi si legge molto, soprattutto prima di andare a dormire. La vera acculturata è la mia compagna che legge libri di autori sconosciuti che io abbandonerei alla riga 5, dopo averla letta sei volte. Per me ci vogliono letture più terra terra.
Fantasy e fantascienza sono i generi che prevalgono però se ne vale la pena leggo anche qualche horror o qualche thrilling: ma ci deve essere una regola altrimenti non ne vale la pena. Ci deve essere un morto entro pagina 3 e il morto deve essere morto veramente male. Per esempio ne “La stanza della Morte” di Preston e Child (e già il titolo attira) a pagina tre, uno dei professori del protagonista cerca di suicidarsi strappandosi le orbite degli occhi dalla testa: questo libro va benissimo, anche se solo verso metà si scopre che questi muore.
A volte si prendono delle cantonate: come nell’ultimo che ho letto, “Nero” ,dove una ragazza viene squartata alla riga 10. non lo leggete, fa schifo. ( notate che recensione da critico navigato). Olivier Pauvert è l’autore e di mestiere è un tecnico di computer, e spero che continui a farlo.
Poi leggo sempre un libro in Inglese, ma deve essere facile. Ho letto tutti gli HarryPotter e adesso sto leggendo Alice in Wonderland. E, siccome mi hanno detto che “fa figo”, leggo diversi libri contemporaneamente. Per quanto mi riguarda, li inizio, ne leggo un po, poi ne inizio un altro, lo lascio li, lo riprendo ecc. al momento in teoria ne starei leggendo sette. Piu Alice in Wonderland, piu un libro sull’Aura, senza contare i manuali di Kung Fu e il libretto di istruzioni della macchina fotografica. E anche la raccolta completa, originale delle fiabe dei fratelli Grimm (che consiglio). Un disastro, insomma…
A volte mi viene in aiuto la Genia che mi fa leggere dei libri dicendomi: “Porco, questo ce la fai”; e mi ha dato “Eureka street” (eccezionale), Una banda di idioti (che glielo ho tirato dietro) e Il meglio che possa capitare a una brioche ( e pensavo fosse un libro di Gaspare e Zuzzurro, invece è un buon libro).
Ah, sto leggendo anche la trilogia “Millennium” di Stieg Larsson. E qui come Harry Potter, leggo il libro e guardo il film. Anche se con HP non ho resistito ad aspettare gli ultimi 2.
Come chicca finale, vi assicuro che di libri non ne compro mai. Me li passa quasi tutti Gulli, mio fratello maggiore, nel senso che prima li legge lui e poi me li da a me. Lui li compra, li legge senza aprirli (non so come faccia) e poi me li presta-regala. Altri libri li prendo in biblioteca, e una volta avevo una collegamica con cui facevo il Bookcrossing. Adesso scrive i blog.
Ecco, questo è quasi tutto sui libri del Porco. So che non vi ho fatto ridere ma spero che vi sia piaciuto.
ciao

mercoledì 5 maggio 2010

Tempi moderni

Un altro post di Emilys:

Ieri è arrivato il tizio dell’agenzia immobiliare con un cliente interessato all’appartamento in fondo al vialetto. Mentre il primo illustra i pregi della locazione , l’altro osserva i giardini vicino al mio, quasi passandoli in rassegna. Si fermano davanti al primo cancello, dove abita Ramiro, Labrador nero simpatico a prima vista, così affidabile che gli legheresti al collo il tuo neonato. Il cliente sorride, Ramiro gli fa un seduto-terra- resta e accenna anche un riporto, senza che nessuno gli abbia chiesto nulla e conclude con un back ( = camminata all’indietro) . Poi non contento dà anche la zampa. L’agente immobiliare gongola soddisfatto, il cliente è piacevolmente colpito ( forse Ramiro prende una percentuale sulle vendite). Eccoli al giardino successivo, esce baldanzoso Artù, raro esemplare di Lagotto Romagnolo ( io credevo fosse un vino, invece è un cane).Simpaticissimo, tutto salti e mossette, ciuffo sbarazzino e piroette da agility.
Il cliente si diverte un sacco , Ramiro sta già calcolando la provvigione.
Arrivano vicino al mio cancello, la Trip si precipita in giardino per ricevere la sua dose di complimenti. Il cliente la vede e fa un balzo all’indietro, afferra per un braccio l’agente e gli fa: “ e per la derattizzazione? Ci pensa l’amministratore??!”
Insolita associazione di idee, deve avere qualche problema.
I due se ne vanno con una certa fretta, l’agente lancia occhiate poco amichevoli al mio cane. La Trip ci resta male, abbaia un po’ ma non si girano nemmeno.
La vedo tornare scuotendo la testa. Mi dice che al giorno d’oggi basta fare quattro moine e scodinzolare un po’ per avere successo. Un cane serio e professionale come lei non ha speranza di fare carriera. Mi spiace ,le chiedo se posso fare qualcosa per farla star meglio, capisco il suo disagio. “ Una ciotola d’acqua fresca grazie. E portami i Karamazov che finisco di leggerlo”.

Emilys