Ci sono riuscito 30 anni dopo. Ho fatto 3 ore sotto il sole davanti ai cancelli e mi sono posizionato a 3 metri dal palco. Una posizione fantastica.
Erano vicinissimi, Gene Simmons e Paul Stanley: gli stessi costumi, lo stesso trucco, la stessa grinta di 30 anni fa. Era come tornare a quando ascoltavo Detroit Rock City o Deuce, Cold Gin o I was made for loving you. E ballare e saltare e cantare e urlare. E i brividi che avevo, non erano per il sudore della calca intorno a me.
Poi all’improvviso il gilet di Paul Stanley si è slacciato mostrando l’addome non più piatto, il sudore ha fatto colare via un po' di trucco e io ero così vicino che riuscivo a vedere la loro pelle un po' cadente, la stanchezza dei sessanta anni di Gene Simmons e l’extension DEI capelli di Paul Stanley.
Allora mi è venuto spontaneo allontanarmi dal palco e vederli da lontano. E così da lontano erano i “miei” Kiss di quando facevo le scuole Medie.
Sono stati spettacolari come al loro solito. Tanta musica, tanto Rock e tanto spettacolo.
Ma non era più lo stesso e quando ho cantato e ballato “Rock and roll all nite” ho pensato è stato come se avessi chiuso un cerchio iniziato 30 anni fa.
Accidenti, ma chi diavolo erano?
uno può accettare di vedere invecchiare di pari passo a se stesso i propri miti a patto di averne seguito l'evoluzione, a patto che non si travestano da quello che non sono più. altrimenti è come quando vedi una 55enne con la mini i tacchi i capelli ed il trucco da bambola: miseria allo stato puro
RispondiEliminae non pensare nemmeno a struccarli !
RispondiElimina@amanda
RispondiEliminainfatti per me è stato un salto di trenta anni . non è stato come vasco o bruce che li segio dagl inizi degli anni 80
li sono andato a vedere perchè "mi mancava un pezzo" ma mi sono divertito lo stesso. in fondo erano su un palco e stavano facendo spettacolo.
va bene cosi...
@ giardi
via il trucco, l'extension, la parrucca di gene simmons, la panciera, massì chissenefrega