venerdì 29 aprile 2011

La storia che vi voglio raccontare, continua.

La storia (prima e seconda puntata) sta avviandosi verso la conclusione. L’altro ieri mercoledì sono andato all’Associazione degli Industriali per firmare l’accordo di esodo (traduzione di “ti cacciamo via”). Me ne andrò definitivamente il 30 giugno, data stranamente coincidente con il mio ultimo giorno da astemio. Ora devo tirare ancora per 2 mesi tra ferie e permessi e poi sarà finita sul serio. Poi toccherà agli avvocati.

Ieri un po' malaticcio e abbastanza incazzato ho speso 1.500 euro in vestiti. Non ho mai speso cosi tanti soldi per il mio vestiario in tutta la mia vita e chi mi conosce, sa che non è che ci tengo tanto a queste cose. La Genia, che appoggiava pienamente la giornata alla Pretty Man, diceva: “consideralo un investimento per il futuro”; tranne che la carta di credito era la mia: era un po' una consulente globale (anzi family banker) BancaMediolanum. In più altri 500 euro di tagliando per la moto. Insomma è stata una bella giornata.

Alla sera, sempre più incazzato e desideroso di sangue, non potendo eseguire i due completi esercizi del bastone corto sulla persona che si meriterebbe una crociera sulla Nostromo  con destinazione LV-426 , mi sono rifugiato sui film con un po' di morti.

Nonostante gli accorati appelli dei due riferimenti di critica cinematografica (qui e qui), mi sono visto Skyline. Una vera merda. Ma avevo solo quello.

Come dice Forrest Gump non ci sono pietre abbastanza.

mercoledì 27 aprile 2011

Sogno zombi

Continuo a sognare zombie. È un mio sogno ricorrente: sicuramente l’eco delle varie Notti, Albe, Ritorni dei Morti Viventi o il libri come Feed.
Non sono incubi: sono proprio sogni. Vuol dire che all’interno del sogno riesco a sopravvivere, chiaramente con qualche disagio, ma comunque me la cavo abbastanza bene, almeno per quel che mi ricordo. I sogni non hanno nulla a che vedere con le ambientazioni giocose di Zombieland ma piuttosto con le scenografie dei più classici film post-apocalittici. Nei primi sogni ero quasi sempre da solo, ultimamente riesco anche a mettere in salvo anche altre persone, sono quasi sempre armato di sciabola, ma il più delle volte la tattica migliore è la fuga. Se poi ho pienamente coscienza dello stato di sogno allora assumo superpoteri (Ken Shiro mi fa le pippe).
Devo evitare di mangiare dopo la mezzanotte.

martedì 26 aprile 2011

3 non bastano, 78 non restano.

Con questo titolo vinco anche questa settimana il “Best Post Title Award”. Soprattutto perché non l’ho scritto io ma me lo ha suggerito Amà . A completare il capolavoro stamattina che, come tutti voi, mi sono alzato con quella sensazione di primo giorno dopo le vacanze (di Natale), avevo questo SMS : “Propositi per l’anno nuovo?”. E mi sono sbrodolato il dentifricio mentre lo leggevo. Meno male che la barba l’avevo già fatta.

La prima frase tra l’altro non è neanche mia, ma della Genia: riguarda la sua valutazione del numero di colombe da mangiare tra sabato, Pasqua e Pasquetta. Infatti venerdì sera siamo arrivati in campagna dai suoceri (che opportunamente erano in Corsica) con due colombe e già sabato mattina alle otto, una mezza colomba era già stata giustiziata. Come abbiamo finito la colazione abbiamo fatto una valutazione delle riserve alimentari e ho proposto di acquistarne una sola: “No, tre non bastano” dice la Genia e quindi ne ho prese altre due (totale 4 colombe).

Tra l’altro sono venuti a trovarci degli amici della Genia, coppia con bambino stessa età della Patalice. Lui tra l’altro è un mio punto di riferimento gastronomico perché è vegetariano ed ex-vegano e si ciba di cose bio e naturali.

Il Porco non ha perso l’occasione per mostrare la sua proverbiale ospitalità, cucinando una eccellente grigliata di agnello marinato nel vino, un ragù di manzo ma anche delle verdure grigliate che però erano mezze bruciate (in alternativa c’era una pasta aglio olio e peperoncino e pollo alla griglia)

Uova di cioccolata per i grandi (tranne me: il cioccolato mi stufa) e colomba per tutti (per me con latte freddo).

Ciao e alla prossima.

Ah, dimenticavo, i 78 che non restano erano i chili giovedì sera. Stamattina erano 79. Buono, solo un chilo, ho il metabolismo di un monotremo.

sabato 23 aprile 2011

Sorellanza

Patagata adora sua sorella, quando la vede le si illumina il viso e inizia a ridere, ride quando le dà i bacini, ride quando le dà le carezze, ride quando le dice “Ciao Gnì”, ride quando le urla “MIAAAAOOOOO” a mezzo centimetro dalla faccia, ride quando le smozzica via le dita dei piedini, ride quando si siede sulla sua pancia, ride quando le mette le dita negli occhi.

Le sorelle Porchette staranno sempre insieme e si vorranno bene: una è sado, l’altra è maso.


venerdì 22 aprile 2011

AQP (Asino quanto pesi) III

Un anno fa ho preso con i punti della carta di credito un NOKIA 2700 (+ ho sborsato 25 euro). Siccome non aveva la lingua italiana installata ho speso altri 15 euro per far installare la lingua italiana da un taroccatore di cellulari parchè la Nokia non installa le lingue addizionali. Cinque mesi dopo si è rotto il connettore dell’auricolare, per cui non potevo usare il cellulare in moto. Un bel giorno 2 settimane fa il video è diventato improvvisamente bianco e non si vedeva più niente. Funzionava benissimo, ma non si vedeva niente.

L’ho portato alla assistenza Nokia ed in garanzia me lo avrebbero riparato. L’altro ieri sono andato a ritirarlo: “Cellulare irreparabile per contatti ossidati da infiltrazioni di acqua, non coperto da garanzia”. Con la determinazione di un cittadino che si appresta a scrivere ad un giornale per protestare sulla mancanza di puntualità dei treni, mi sono fatto dare il numero di telefono del servizio clienti. Ho chiamato il customer service della Nokia e mi ha risposto una ragazza che in breve mi ha detto che Nokia non me lo avrebbe riparato né sostituito. Mi sono incazzato come una iena :

“io non ho mai bagnato il cellulare, non mi è mai caduto in acqua né si è mai bagnato, altrimenti me lo sarei ricordato e non saremmo stati qui a discutere” e le ho ripetuto questo concetto più volte.

“ma forse l’ha lasciato fuori di notte e ha preso umidità”

“ma non dica stupidate, le pare che uno lascia un cellulare fuori di notte? è inaccettabile che una società come la Nokia non possa fare niente e lei non si dà da fare abbastanza, voglio il suo nome”,

ormai allo stremo questa tizia mi ha detto che era “Francesca”

“solo questo??? Io sono Il Porco! Ho il coraggio di dire nome e cognome, ha capito? Pi o erre ci o! e lei non ha il coraggio di prendersi le sue responsabilità!!! “

“Sono Francesca e basta”

“Francesca Ebasta di dove? Si nasconde per non farsi trovare? “

“Dell’Europa centrale”

“Bene, Francesca Ebasta Delleuropacentrale, mi dia un indirizzo o un fax dove mandare il reclamo”

E ho scritto una lettera dicendo che il cellulare era difettoso con le guarnizioni che non riuscivano a proteggere dall’umidità.

Non contento ho iniziato a scrivere una lettera alla carta di credito che diceva che mi avevano mandato un cellulare senza lingua italiana, difettoso e conservato in un posto umido; ed era inammissibile un comportamento dalla più grande società di Carte di Credito.

Poi si illumina la stanza ed entra la Genia;

“Che fai Porco?”

“Sai che il cellulare supermegafigo ha i contatti ossidati?”

“eh si te lo dicevo che non bastava il phon in montagna quando ti era caduto nella pozzanghera”

“eh……e sì.. è vero…pensa te…hai ragione…prima di capodanno…che c’era anche tuo padre che l’ha smontato… pensa…”

“…e dimmi …che scrivi?”

“ma… niente…un post sull’asineria dei Maiali”


martedì 19 aprile 2011

Inaccettabile

È inaccettabile stare zitti per 19 giorni, per cui vi chiedo scusa.


In queste 3 settimane di silenzio non c’è niente di nuovo: le mie vicissitudini lavorative, su cui vi aggiornerò alla data critica del 27 aprile, non hanno subito cambiamenti, la Genia sta bene e ha ripreso a disegnare, le Patatine crescono e sono belle con tutte e due gli occhi azzurri, Lo Tzu ieri mi ha tirato un calcio in pieno plesso solare (si è messo a ridere e ha detto che lo potevo benissimo parare ed aveva ragione) e, soprattutto, mancano 72 giorni alla fine dell’astensione dall’assunzione di alcol.

Il primo luglio mattino alle 00:01 mi scolerò un bel gallone di birra. Anzi no perché, per prima cosa, andrò in coma etilico al primo sorso visto che il corpo del porco non è più abituato, poi l’otto luglio ho l’esame di cintura nera e non avrò ancora metabolizzato la birra di 8 giorni prima. Per cui mi sa che la festa è rimandata.

Come altre date interessanti da comunicarvi, ho l’esame di teoria del Corso Istruttori l’8 di maggio, dove la più grande difficoltà sarà quella di interpretare le domande (scritte) peraltro del Maestro e per darvi un’idea di cosa mi troverò davanti, vi rinfresco le idee qui, qui e qui . Quest’anno non ho ancora iniziato a studiare per cui non prevedo lo stesso successo dell’anno scorso. Boh, vedremo.

Lo stato di forma del Porco, inoltre, è eccezionale (78 chili) e l’inverno non ha portato il solito aumento di 5-6 chili di strato adiposo a protezione del freddo.

Ho saputo oggi che il Governo ha ritirato il piano per la costruzione delle Centrali Nucleari in Italia, per cui non credo si farà il referendum, mettendo quindi a rischio il quorum sulle consultazioni su acqua e giustizia, visto che per lo più si andava a votare per quello. Da parte mia, nel mio piccolo ho fatto il grande passo di estinguere il conto corrente alla Banca di Berlusconi, svolta epocale. Per favore non insultatemi nei commenti su perché avevo il conto corrente che finanziava il Papi, ma apprezzate invece la decisione.

Basta notizie se no divento noioso.

Vi lascio con la nuova parola che Patatina ha imparato: “Piccio” con cui indica tutti gli animali che volano (dal pipistrello al pteranodonte) e che, quando sono a terra, rincorre cercando di afferrarli.

Ieri però al Parco Giochi vicino a casa ha sperimentato nuove strategie, prima ha provato a seguire il piccione muovendosi a quattro zampe (vedi la serie: Alice guarda i gatti) poi, si è appostata dietro uno dei dondoli con la molla, ha visto che il piccione era distratto a beccare del cibo per terra e con uno scatto gli è balzato addosso. È riuscita a toccarlo e folgorata dal successo, si è messa forsennatamente a rincorrere il volatile. Ad un certo punto si è fermata, ha cambiato direzione, ha afferrato una piccola palla, si è avvicinata di nuovo al piccione e gliela ha tirata addosso.

Ovazione delle mamme presenti, che mi facevano i complimenti e mi chiedevano il numero del mio cellulare.
(Padellata della Genia)