domenica 31 gennaio 2010

Esame di corso istruttori bis

La cosa più divertente sono state le domande. 35 domande a risposta aperta in un’ora e mezza di cui due domande con argomento a scelta. Ci mancava solo la domanda “quale è il tuo sport preferito?”
Oltre alla gestione del tempo (due minuti e mezzo a disposizione per ogni risposta), alla concentrazione (ogni 30 secondi c’era la campanellina del cambio di “posizione”), alla fatica (scrivere in piedi e in movimento), la difficoltà più grande è stata l’interpretazione della domanda.
Da noi quando il Maestro fa una domanda bisogna in realtà sapere che cosa intenda dire (un po come con le donne). Ad esempio. Una domanda era “Scrivi tutti gli ideogrammi che puoi”. Uno che cosa capisce: scrivi tutti gli ideogrammi che riesci entro la fine del tempo, facile no?
Allora, da provetto studentello di lingua Cinese, ho risposto prima a tutte le altre domande, poi mi sono lasciato questa per ultima. Ho scritto 80 ideogrammi.
No, non andava bene, perche la domanda era da interpretare “scrivi un solo ideogramma fatto bene”.
Come dire “caro, ti va di mangiare fuori?” Dice la moglie; il marito la porta in un ristorante alla moda, la cena a base di pesce, rigorosamente a lume di candela, è accompagnata da un Franciacorta Gran Cuvée e finisce con romantica una passeggiata sul lungomare; lei tornando a casa gli pianta il muso: “Che c’è cara?”
“Niente”
“Sicura?”
“si”
“allora mi sono sbagliato…” dice lui amabilmente
“Certo che ti sei sbagliato” ruggisce lei ”volevo mangiare una pizza d’asporto sul balcone”.

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