giovedì 5 luglio 2018

In moto si usa, a Siracusa VI. Genova

Ce l’ho fatta, alla fine. Mi sono imbarcato. Sono Genova sulla Excelsior, come il cinema. 
È un po’ sfigata come nave, dentro sembra la nave da crociera dei poveri: animazione con il tuca-tuca e l’hully gully e Serata danzante con il liscio. Intanto di fianco a noi passava il traghetto di Batman, che faceva la sua porca figura 







Batman è troppo Figo.
Anche io però non scherzo.



Prima di salire sulla mia nave da crociera sfigata ero arrivato da Milano in moto facendo una bella strada tra i monti dell‘ entroterra genovese. 
In particolare ad Arquata Scrivia ho trovato la lapide al caduto più sfigato della seconda guerra mondiale. 

Poi finalmente sono arrivato a Genova 


sono salito sul traghetto e mi hanno fatto parcheggiare la moto vicino all’ immondizia. 
Mi sono sistemato nel posto poltrona e mi sono fatto un giretto sul ponte ad aspettare la partenza. Vedere la nave abbandonare il porto, dà proprio l’idea di partire da qualcosa. 
Poi ho attaccato bottone con due signori Olandesi (Nico e Betty) e abbiamo chiacchierato un’oretta, a conferma che io sono capace di dialogare con i muri. Volevo anche vedere le stelle ma sono un po’ stanco e il cielo è nuvoloso anche se le previsioni per la settimana a Siracusa sono queste:

Ho pantaloni lunghi e vestiti pesanti per il viaggio in moto ma fa un caldo porco



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