mercoledì 14 agosto 2019

Trinacria con Patate VIII

Un pensiero va sicuramente ad Amanda che stamattina era sotto i ferri. Vi spoilero subito che sta bene.
Il nostro terzo giorno a Siracusa è di mare e mi sa che lo sarà per un bel po'. Ora infatti vi scrivo dalla spiaggia sotto l'ombrellone. Non ci credete guardate qua.






Le bambine sono sempre in acqua e non è per dire: escono solo per mangiare. C'è la sabbia fine, cosa che ad Albisola non abbiamo, il caldo secco e per ora sempre ventilato, il mare caldo e acqua bassa per sguazzare.
Devo dire che c'è gente, ma c'è anche un turn over molto alto. Questi Siciliani arrivano in spiaggia carichi di ombrelloni, sdraio, cibo, bambini  se ne stanno un paio d'ore poi se ne vanno via: gente strana ma simpatica e chiacchierosa.
Il caldo non molla, ma una brezza marina rende tutto più facile.
Tra l'altro si radunavano dei nuvoloni che presagivano pioggia, ma si è ridotto a nulla. 






Sicuramente pioverà ma i soliti scrosci di agosto. Sto prendendo una deriva tra il poetico e il reportistico, quindi torniamo alle cazzate.
Ieri eravamo alla baia dei Gelsomini, spiaggia libera ma parcheggio a pagamento: 20 euro, un furto e quindi una stella su tripadvisor; bella ma la prossima volta parcheggio sulla statale e andremo a piedi. Era giusto per fare una mezza polemica. Così come una stella si è beccato un ristorante che ci ha lasciato 50 minuti seduti senza essere cagati di striscio. Va bene che sono altri ritmi ma mi è sembrato eccessivo vedere Agata addormentata sul tavolo. Abbiamo poi ripiegato sul bar dove facciamo colazione con una pizzetta e un arancino.
In effetti le Patate stanno mangiando un po' di schifezze e mi hanno espressamente chiesto una pasta. Stasera rimediamo.
Per adesso ci salutiamo, dal Borgo Marinaro di Avola, noi e la nostra casetta;




purtroppo ho finito la mia pausa sotto l'ombrellone e devo tornare a giocare in mare.

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