venerdì 18 aprile 2014

Cinque mesi lontano dal blog


Vi chiederete come mai mi sono rimesso a scrivere senza dire niente come se l’ultimo post fosse stato scritto ieri.
Ero in lutto.
La madre del Porco non più in grado di organizzare le cene, così il Porco e Sua sorella hanno deciso di spartirsi le portate della sera della Vigilia di Natale. Io mi sarei occupato dei Primi, mia sorella degli antipasti e del dolce. Bello sforzo a Natale che dolce vuoi prendere?  Mio padre per non essere da meno ha preparato un roast beef che si mangiava da solo. Una meraviglia. Io ho preparato un ragù con cinque tipi di carni e 6 spezie e i ravioli. Una doppia meraviglia.
Mia sorella si è presentata con olive, cipolline e sottaceti versate direttamente dal barattolo al piatto di portata e ha aperto delle vaschette di prosciutto, di salame e di coppa e le ha servite a tavola con la vaschetta.
Mio cognato lavora alla Nestlè e ha portato il Panettone Motta.
Lascio a voi ogni commento.
Il mattino dopo siamo partiti per Rovereto per la cena con la famiglia della Genia. Le tre zie sorelle (la prima zia prepara la tavola con tutta l’argenteria più strana dell’universo tra cui un centro tavola con mamma anatra e 5 anatroccoli al seguito, la seconda zia prepara da mangiare, la terza è la suocera che, come tutte le suocere, è inutile) di solito preparano un pranzo di Natale degno di questo nome. Le zie avevano litigato. Abbiamo mangiato quello che aveva preparato la badante della bisnonna delle bimbe. Badante ucraina. Bis di primi: farfalle al pomodoro scotte e riscaldate e lasagne al sugo del pomodoro delle precedenti farfalle con besciamella fatta col latte di riso e al posto delle lasagne c’erano delle crêpes di acqua e farina.
Non sono bastati 5 mesi lontani dal blog. È un dolore che mi porto dentro.


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