giovedì 27 luglio 2017

Terra di Mezzo

C'era una volta un Vetrino che viveva sulla riva del mare. Non in acqua dove inizia l'onda e non sulla sabbia asciutta: proprio sulla Riva, a metà strada tra l'Acqua e la Terra. Era come quelli che si trovano nei posti sul mare, dove non ci sono solo sabbia o solo scogli; non aveva una forma particolare che ricordasse un cuore o una stella; non aveva un colore particolarmente raro per un vetrino, giallo limone o arancione tramonto: era verde, come altri mille lì intorno. 
In questa mediocrità inaccettabile, a suo dire, riusciva ad essere splendente come uno smeraldo, come se il colore più comune in Natura si fosse fuso con l'acqua.
Decise di farsi Raccogliere, ma divenne opaco nonostante fosse stato lucidato e cosparso di olii, ma quella brillantezza non era reale e anche la luce artificiale  dell'acquario, pur molto simile al sole, non gli rendeva lo splendore che avrebbe meritato. E poi, diciamocela tutta, c'erano acqua dolce e pesci mai visti prima!
Fu così che volle ritornare al mare. Non si posizionò sulla sabbia, dove il sole l'avrebbe asciugata e nemmeno nel mare, dove non avrebbe preso i raggi del sole. 
Si coricò sulla riva, in quella terra di mezzo dove era nata. Dove l'acqua avrebbe lucidato la sua pelle e il sole l'avrebbe fatta risplendere. 
Sì, la sua Terra di Mezzo! In fondo era giusto che fosse lì: era fatta di terra e di acqua. 




3 commenti: