martedì 30 novembre 2010

Ho imparato una parola nuova

A tutti “buon lunedì!”, che è un ossimoro (per chi non si ricorda è una figura retorica che accosta, nella medesima espressione, parole di senso opposto come morto vivente o libertà di espressione).

Mi piacerebbe portare avanti l’argomento “tette” che ho visto essere un argomento che tira abbastanza e ringrazio MrFord per i suoi commenti positivi e Amanda per i commenti non proprio accondiscendenti di sabato mattino, degli SMS del pomeriggio, degli MMS di domenica mattina e il piccione viaggiatore delle 8 di sera, arrivato mentre Patatina mi spiegava, grazie ai versi degli animali, le composizioni dei tessuti ikea: “muuuu” le pelli di mucca, “biiiiii” le pelli di pecora grezze e fino a qui nessun problema; sono riuscito ad interpretare “miaoooo” che vuol dire “morbido” sui tappeti con il pelo lungo ma non mi spiegavo il “tratra” della rana sulle tende di poliestere.
Comunque avete capito bene: siamo andati all’ikea di domenica pomeriggio. E anche questo è un ossimoro.

Mi aspettavo la Patatina Nuova questo fine settimana, visto che IC1 è in frenetica attività da qualche giorno, ma alla fine ha pensato che facesse troppo freddo e ha preferito girarsi dall’altra parte e rimanersene al caldo ancora un pochino. Al momento ho questa serie di problemi.

1. non abbiamo ancora il soprannome per Patatina Nuova. È anche vero che cambia nel corso del tempo: il primo di Alice era Porchetta. Quando uscirà vedremo come chiamarla.

2. volevo fare uno speciale blog “tutto il parto minuto per minuto” con post ogni 15 minuti, ma la Genia mi ha stroncato. Metterò un “torno subito” veloce veloce e comunque non partoriremo in casa ma in ospedale, per stavolta.

3. non ho ancora preparato il regalo per Patatina Grande (una casa costruita con il cartone dell’ikea): perché la Genia dice che quando arriverà in casa, la Picciolina nuova deve portare il regalo alla Picciolina Grande. A questa finezza il Porco non ci sarebbe arrivato neanche dopo un corso di laurea in pedagogia. D’altronde il porco attento alle esigenze femminili è anch’esso un ossimoro.


Nel fine settimana non mi sono allenato perché volevo riposarmi dalle fatiche dell’allenamento di Lo Tzu: che mi ha corretto il salto in avanti (in pratica un tuffo a pesce in avanti ammortizzando con le braccia, tipo bruco, viene anche usato nella breakdance) e mi ha legato le gambe insieme con una corda. Voleva usarre lo spago da cucina ma ha dovuto usare una cima da marinaio (12 metri per la precisione). Maiale legato è un ossimoro.


4 commenti:

  1. per prima cosa la genia è genia di nome e di fatto.

    seconda cosa il maiale legato non è affatto un ossimoro, mai visti i colleghi belli legati con lo spago nel forno con un limone in bocca? ed attento ad altri pertugi.

    noi si aspetta e si ricama

    libertà di espressione = ossimoro
    meriteresti un bacio solo per questo

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  2. Un post davvero niente male, capace di unire sacro e profano, Ikea e versi, maiali e allenamento.

    A proposito di allenamento, mi sento molto solidale con le tue vicissitudini atletiche, anche perchè io, ogni giorno, mi sveglio apposta un'ora prima del lavoro per concedermi il tempo per un pò di sana fatica tra pesi, flessioni e addominali. Non si sa mai che mi mettano nel forno, un giorno, e non voglio sfigurare!

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  3. E che ci vorrà mai a fare un tuffo a pesce in avanti? Io sono bravissima! Solo l'atterraggio, in effetti, mi crea qualche problemino...ahia...

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  4. mi sono domandata per un po' che c'entrasse Aldo da Maglie, ma ho brindato un po' troppo, ora che ci sono arrivata con un sorriso ebete ma ne vado a nanna

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