venerdì 30 agosto 2013

Sniper


Mi ricordo che osservai attraverso la croce, che presi un respiro, espirai con gli occhi chiusi; quando li riaprii premetti il grilletto del Tac-50. L’uomo dietro i sacchetti di sabbia a più di mille metri di distanza si accasciò sul suo mitragliatore, mentre sulla schiena si apriva un enorme fiore bordeaux,  il suo compagno fece appena in tempo a capire che era sangue lo spruzzo e non l’acqua del mare. Ma tutto divenne buio e non si accorse più di nulla. Il terzo colpo fu più facile perché l’altra postazione di difesa era davanti a me a soli cinquanta metri e guardava nella nostra direzione. Il suo compagno stava già puntando il fucile nella mia direzione, la mia pallottola attraversò il suo telescopio di puntamento e si infilò nel suo occhio destro.

Poi mi rimisi in piedi aiutai ad alzare la donna vicino a me e iniziammo a scappare, mentre una decina di uomini ci inseguiva e le pallottole sibilavano vicino alle nostre orecchie.

Corsi fino all’accampamento, aprii con un coltello la tenda e feci entrare la donna e, mentre mi infilavo nell’apertura, sentii i passi di corsa di quelli che ci inseguivano e il rumore degli elicotteri dei miei compagni che ci venivano a salvare.

Dovevamo nasconderci solo per una decina di minuti.

Poi mi sono svegliato
 



 

3 commenti:

  1. Erano broccoli e salsiccia e una bottiglia di Gragnano col mio amico Alfonzo di Uosche Treccase. (Bosco Trecase - Na)

    Casomai qualcuno me lo chiedesse.

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  2. ecco appunto me lo stavo domandando, oggi non mi venire a dire 85 che tanto li diamo per scontati

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    1. Manzè il sogno risaliva a un paio di settimane fa...
      a proposito è un po che non parliamo di peso.

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