lunedì 12 luglio 2010

La Cina è lontana

Senza Patatina per due settimane, io e la Genia ci occupiamo dell’educazione alimentare dello Stitch in arrivo.
Lunedi sushi, Martedi pizza, Mercoledi indiano, giovedi cinese.
“Cinese?!!! Wow, fantastico” le dico.
Erano due anni che non mangiavo cinese. Già mi pregustavo l’olio fritto che cola insieme ad una non meglio identificata verdura dall’involtino primavera, il pollo alle mandorle dove non si capisce quale è il pollo e quale sono le mandorle, uno gnoccolone compatto di riso alla cantonese, in quantità industriali e il tutto abbondantemente innaffiato da glutammato.
Senza dimenticare le laccature rosse e oro dell’arredamento, le lampade cinesi di carta, il gatto di plastica dorato che muove la zampa per grattarsi l’orecchio e naturalmente: “Buongiolno signole, cosa desidela mangiale?, le polto subito un involtino plimavela”.
“E come si chiama il posto?” Chiedo alla panzona. E mi aspetto un nome esotico tipo: “il drago delle nuvole, l’airone di giada, il sogno del guerriero delle pianure di bambu”
“Mandarin due”. Iniziamo bene.
Da fuori sembrava un ristorante normale. Ci apre la porta un ragazzo alto, assolutamente italiano e assolutamente figo.
“BuonaseRa signoRi, vi mostRo il vostRo tavolo”.
Ci sediamo e mi guardo intorno, il ristorante sembrava un lounge bar all’ultima moda: tutto nero grigio, rosso carminio e verde oliva e “Buddha bar compilation” in sottofondo. Piatti, mobili, pareti, quadri: tutto in tema come se fossi andato a fare un happy hour nel posto più trendy; non c’era una lampada rossa di carta, non una laccatura, non un filo di odore di fritto. Il primo respiro di sollievo lo faccio vedendo la lista e notando che il menu non era di nouvelle cuisine ma di cucina tipicamente cinese. Il ragazzo assolutamente figo, in un perfetto italiano, vestito di nero, ci prende le ordinazioni.
Io ordino: involtino primavera, riso cantonese, ravioli di carne al vapore, pollo alle mandorle, un classico. La Genia: ravioli ai gamberi, spaghetti di soia con verdure e poi si fa consigliare e prende: spaghetti di riso croccanti con salsa agrodolce di fragole con gamberetti, fragole e piselli. Tipicamente cinese.
Mangiamo benissimo, i fritti leggerissimi, gli ingredienti di assoluta prima qualità e i piatti cucinati con leggerezza e con gusto. Anche la roba con le fragole e i gamberetti si lascia mangiare.
La Genia finalmente mi dice che la proprietaria è una ristoratrice siciliana (pesce e verdura sempre fresca) che ha sposato un cinese. Mi immagino questa signora che si è fatta passare le ricette dal marito, le ha lette, le ha buttate via e ha messo il marito a lavare i piatti. E il figlio figo alla cassa.



P.s.
Alla cassa con la Genia lontana un ragazzo con un altro paio di tipi, lui era un bel po' brillo, ha cercato di broccolare. Me.
Ponete la vostra mano destra all’altezza della vostra spalla destra, circa 40 centimetri in avanti. Tenete il palmo verso il basso. Stendete l’indice della mano e tenete le altre dita dritte ma morbide verso il basso. Ecco, indicandomi cosi ha detto al ragazzo figo alla cassa, rivolgendosi a me: “Secondo me questo uomo qui è completamente ubriaco” e io ho fatto lo stesso gesto ma rivolto a me, con un tono molto meno “lezioso” : “Che cosa è questo uomo qui, secondo te?”. E lui ha iniziato a fare il cretino poi per fortuna è arrivata la Genia e si è messa a chiacchierare con lui.
Finito il siparietto siamo usciti e mi fa: “Che simpatici! ma ti sei fatto dare il numero di telefono?”
E io in tono “lezioso”: “Ma ti pare che do il mio numero della telefonina così a tutti?”

6 commenti:

  1. ahahahahah la scena del broccolamento è mitica :)
    e...condivido, la moglie ha mandato il marito a lavare i pietti, quello li manco li vede i fornelli!!!

    RispondiElimina
  2. l'idea della signora siciliana che si è reinventata la cucina cinese è magnifica.

    per il siparietto finale mi sembra di essere te mentre leggi cinciampai o giardi

    sto invecchiando, è un dato di fatto, o forse sono solo fatta dura dopo una camminatissima sui monti di ieri: salita sotto un sole impietoso, pioggia grandine per tutta la discesa e un ambulatorio quasi invernale di oggi

    comprenderò meglio domani? Non so

    RispondiElimina
  3. @ ama scordati di capire giardi, oggi, domanim mai.
    non ho capito cosa non hai capito.
    secondo me devi ripetere il gesto della mano che indica,lentamente.
    se no ti mando un filmino.
    prego scrivere q.cosa sulla gita in montagna.
    adesso vado a leggere Giardi.
    mi viene già l'ansia

    RispondiElimina
  4. per te leggere Giardi è peggio di leggere un trattato di filosofia teoretica :-D

    per quanto riguarda la montagna non ne scrivo questa volta, ormai li ho afflitti i miei con le mie storie di montagna sci di fondo e camminate, mi sono presa in casa uno Yeti e quindi non faccio che andare sui monti anche se io in un'altra ero una ranocchia o un pesce, sto bene in acqua

    RispondiElimina
  5. ...un'altra vita... così è meglio

    RispondiElimina