domenica 16 luglio 2023

Gigliola e il Levantino III - Quando il Porco ci azzecca con i ristoranti.

Oggi è il giorno del turismo. Adesso sono seduto ad un caffè lontano dalla città vecchia, che man mano che passano le ore mi sembra sempre più turistica e commerciale. Infatti ho scelto un caffè lontano per fare colazione e sto scegliendo i posti da visitare oggi.
L'espresso che fanno non è malaccio, mentre il caffè turco non mi ha fatto impazzire ma gli do un'altra possibilità oggi pomeriggio.
Ieri sera mi sono andato a cercare la fregatura del turista perché almeno me la toglievo.
C'era un gelataio turco quelli con la paletta lunga un metro e volevo farmi fare gli scherzetti e i giochi di prestigio come quelli di you tube https://youtu.be/WGlTk-S_f_8 

Gli chiedo che gusti ci sono? 
Vaniglia cioccolato e pistacchio
E basta?
Vabbè mi faccia vaniglia e pistacchio un cono medio.
Mi ha fatto un cono piccolissimo che Non si capiva quale fosse il pistacchio e Quale la vaniglia Per un totale di €3 (giusto per darvi le proporzioni ieri ho cenato con 7 euro)
E non mi ha fatto lo scherzetto.

Ora sono seduto ad un ristorante, sono circa le 10 di sera e vi racconto la giornata.
La mattinata è stata dedicata alla guerra. La prima cosa che ho visto è la biblioteca che era stata bombardata nel 1992 con delle bombe incendiarie. L'intento dell'esercito serbo che era evidente cioè distruggere la cultura e la storia di un paese. Il bombardamento ha distrutto la maggior parte dei libri, dei documenti e dei codici antichi ancora dell'impero ottomano ma seppur bruciata e annerita la struttura originale della biblioteca si è salvata. 
Ora la biblioteca è stata ristrutturata nelle decorazioni e nelle vetrate originarie. L'interno contiene una mostra sul processo contro i criminali della guerra con documenti e  testimonianze fotografiche. Non è stata una mattinata leggera: sono andato a vedere il Tunnel della Speranza: durante l'assedio a Sarajevo  l'esercito serbo aveva completamente circondato Sarajevo  e aveva  tagliato  la possibilità di ricevere aiuti.
 Quindi è stato scavato un tunnel lungo circa uguale 700 metri dall'aeroporto che era sotto il controllo Onu per poter mandare gli aiuti umanitari agli abitanti di Sarajevo . La prima parte del tunnel è visitabile: è un tunnel basso e stretto con due rotaie e se ne può visitare un tratto completamente ristrutturato Tuttavia ho ho trovato questo museo molto turistico e commerciale, quasi finto nella sua  ricostruzione, e faceva un forte contrasto con il realismo della guerra ancora presente e ben visibile in ogni parte della città. 
Poi c'è stata la visita alla cimitero ebraico  utilizzato dai Cecchini serbi per colpire gli abitanti di Sarajevo che ne percorrevano il viale principale. Il cimitero era abbandonato e invaso dalle
 erbacce e non era più utilizzato dai tempi della Seconda Guerra Mondiale;  si potevano nuotare oltre a delle vecchissime tombe che probabilmente avevano anche centinaia di anni; molte tombe erano crivellate di colpi di arma da fuoco.
Ho quindi deciso che la parte della guerra si poteva anche chiudere.
Così sono andato a bermi un caffè bosniaco, che è il caffè turco, e devo dire che l'ho apprezzato molto di più.  Dopo aver fatto delle chiacchiere con dei turisti sloveni sono andato in camera a riposarmi
Il pomeriggio l'ho passato nella città vecchia e ho visitato la moschea di Gazi Husrev Bag . Era la prima volta in assoluto che visitavo una moschea e mi è piaciuta tantissimo: sicuramente è la cosa più bella che ho visto in questi giorni qui a Sarajevo. Anche questa moschea è stata ristrutturata ma ha mantenuto delle decorazioni originarie del 1600. L'interno aveva un enorme tappeto con delle decorazioni in arabeschi, i muri delle decorazioni e delle tinte a pastello e scritte in arabo.
Era un ambiente talmente raccolto,  piacevole e silenzioso che mi sono messo in meditazione per una ventina di minuti
Ho poi raggiunto la cima della montagna dove arriva la funivia per vedere il tramonto sulla città: uno spettacolo Molto suggestivo; la strada  sale molto in alto tra Foreste di pini ed abeti e si passa dai 35 gradi della città ai venti gradi della cima.
purtroppo era molto tardi e non ho potuto visitare bene la zona: lo scheletro della pista da Bob delle olimpiadi del 1984 e fare magari qualche passeggiata all'interno dei Boschi.
Infine sono sceso a mangiare in un ristorante un po' fuori dal giro turistico, scelto cercando su TripAdvisor.
Infatti il ristorante era prevalentemente frequentato da abitanti del luogo ed ho mangiato davvero bene  spendendo molto meno e assaggiando anche delle cose particolari come l'Ayaran che è una bevanda a base di yogurt, sale e acqua che viene bevuta d'estate per integrare i sali minerali persi per il caldo
Notavo ora che mi sono scottato sulle braccia e sul collo visto che sono andati in giro in maglietta.
 Pensavo quindi di chiudere la giornata magari con un ultimo caffè o una bibita e andarmene a dormire.
 Domani volevo rivedere la moschea perché non sono riuscito a fare delle foto e volevo fare un giretto sempre nella Città vecchia andando a visitare alcune costruzioni e alcuni palazzi ottomani; infine un giro di nuovo sulle montagne intorno a Sarajevo e fare una passeggiata tra i boschi.

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