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lunedì 25 dicembre 2017

A volte stai andando a male

Capisci di stare andando alla deriva quando fai includere nella lettera di Babbo Natale le seguenti cose: 
Macina caffè elettrico
Mezzaluna 
Tagliere professionale 60x40

Poi te li porta.

E tu ne sei felice

lunedì 14 agosto 2017

Speaking words of wisdom XV

Le ragazze che bevono birra, viaggiano sempre con una marcia in più.



sabato 1 agosto 2015

Cibo Celestiale

Ad Agosto la mia Società trasloca. Con questo cambierò anche la mensa e sarà il trauma più grosso da quando sono nate le Patate.
La mensa dove mangio attualmente oltre ad essere di qualità eccellente (il fornitore è Pellegrini) ha anche lo chef Davide che è un genio al fornello. Ha anche il phisique du role: 190 centimetri per 120 chili di meraviglia culinaria.

Il Porco ovviamente se lo è fatto amico e Davide gli passa degli strudel non autorizzati, gli prepara dei panini customizzati (tipo petto di pollo, pomodoro e maionese) dove lo standard è prosciutto, salame o formaggio, gli telefona per avvertirlo quando c’è l’hamburger ma soprattutto lo ha sopportato nei giorni di dieta.
Io gli ho sempre detto che i suoi piatti sono per gli dei.
Come commiato gli regalo una calligrafia che vuol dire “Cibo del cielo” (Měishí tiāntáng) e un piccolo ringraziamento.

domenica 1 aprile 2012

Comunita Agricola Bioillogica

Siamo andati in una comunità agricola con dei nostri amici dalle parti del Monte Penice e ne abbiamo approfittato per far prendere un po' di aria buona alle patatine. Chissà che un po' di ossigeno non le mandi in letargo dalle 21 alle 8 del mattino. Tutte le sere.

Bene, ci hanno detto che avremmo condiviso il pranzo (“ognuno porta qualcosa, ma è una cosa molto easy…” – immaginatelo con un lieve accento milanese).

Quando siamo arrivati c’era il cartello che diceva: ”Comunità agricola biologica” e già qui mi sono turbato.

C’erano altri due bambini della stessa età della Patalice (3 anni più o meno) e la loro mamma ha portato da mangiare a tutti i bambini “una bella torta salata di verdura con la pasta fatta con la pasta madre. Io ho tirato fuori prosciutto e provola, rigorosamente tagliati e messi nelle vaschette sottovuoto per il picnic e ho preparato un panino che Alice, Agata e Tobia (l’amichetto di Alice, figlio di un Vegetariano ex Vegano e di una Carnivora, quindi di equivoca alimentazione) si sono divorato lasciando nel piatto la tristissima torta salata. Uno degli altri due bambini è rimasto con la fetta di torta in mano, bocca aperta e un filo di bava mentre vedeva i tre che facevano scempio del prosciutto Negroni. Poi si è messo a piangere urlando “anch’io [pro]sciutto”. Sua mamma (vegana) per calmarlo gli ha dato prosciutto. Poi ho chiesto se volevano della mortadella e la mammavegana mi ha fulminato con lo sguardo. Come la Genia: ho alzato le spalle come per dire “e che ho fatto…”.

Poi mi sono tolto la maglietta e sono rimasto con una canottiera nera aderente:

“Che Truzzo che sei” ha detto la Genia.

“Rimango in canottiera perché cosi sono più “manzo”…ahahah…l’hai capita?...ahahah”.

“Rimani sempre un Maiale” ha precisato.



Comunque poi è iniziato il pranzo con gli adulti. C’erano penne con salsa di noci e aglio, insalata di farro, bietole/coste/spinaci/insomma erba lessata con sale integrale (sì, esiste il sale integrale), altre due torte salate di cui si decantavano l’assenza degli ingredienti (nel senso che di solito si dice: ”senti che nel ragù ho messo un po' di carne di cinghiale marinata nel barolo con le bacche di ginepro?” qui invece: “senti che non c’è olio, burro, farina, ricotta?”, “ah si delizioso! Ma questo che cos’è ?“ ”Tofu”.

Io ho mangiato pane e mortazza e la frittata.

Alla Genia e ai nostri amici però sono piaciute un po' tutte queste cose. Ma a dir la verità anche a me potrebbero piacere. Durante un Happy Hour, per esempio.

Poi: “Ecco il dolce! La crostata di arance e mele, senza burro, senza zucchero, senza uova, senza farina” ha detto la Vegamamma

Allora è arrivata la frutta!”   ho detto io,  provocando una certa contenuta ilarità dei commensali che si sono accorti di tanto fosse stato il pasto quanto saporito come la segatura.

Poi dopo diversi bicchieri di vino (“naturale!”- Vegamma -, “ma sa di aceto” – Porco sottovoce), la tavolata si è un po' rilassata e sono intervenuto nella conversazione in cui la Vegamamma e la sua Vegasorella dicevano che ormai erano tanto abituate a mangiare le torte “senza tutto” che ormai la pasticceria tradizionale aveva per loro un gusto troppo “stucchevole e nauseante”.

Io ho detto (con bicipiti in mostra) che i dolci non servono all’alimentazione ma solo al piacere del palato e ho buttato nella conversazione le seguenti briscole: Sacher, Cassata siciliana, Meringata, Pastiera, Torta alla Frutta con la crema e la Torta Paradiso di Vigoni, visto che eravamo vicini a Pavia. Ecco, vi ho detto i miei top Five.

Poi loro mi hanno ignorato per il reso della giornata.

Patalice ha detto che la crostata senza niente non le piaceva.

Patagata l’ha sputata.

Io ho dato ai bambini le barchette di pastafrolla con la marmellata e le colombine di farina di mais.

Anche al Vegafiglio.

E la Genia li ha stroncati parlando di farina e impossibilità di fare pane con farina esclusivamente italiana.

Non ho capito bene il discorso, chiedetelo a lei.

Quando siamo tornati in macchina per tornare a Milano, la Genia mi ha guardato, mi ha sorriso, ha preso un pacchetto con la rassicurante carta di pasticceria, l’ha aperto e ha detto: “guarda che cosa non si meritano”

Pastiera Napoletana.


mercoledì 28 luglio 2010

La terza media

che sarà il 13 luglio 2011
Nel giorno in cui ho fatto il fioretto di non toccare alcuna bevanda alcolica per un anno (l’esperimento era già partito il 1° luglio, con l’ufficializzazione il 14 Luglio) ho notato che non solo mi piace mangiare ma anche bere.
Ho avuto un po' di incertezza nel vedere il calice opaco per la condensa di un rosato del Salento al tavolo di fianco, mentre cenavo con una grigliata mista di pesce (e acqua) e lo sconforto del tavolo vicino che beveva del Turà bianco.
Come resistere a una Guinnes abbandonata a se stessa su un bancone di un bar?
Quando si esce con i ragazzi del Kung fu dopo l’allenamento, la prima media (di cosa credevate che parlassi, di scuola?) la si beve per dissetarsi, le altre due con la pizza.
Non potrò più farlo.
Diventerò un monaco shaolin asceta. Solo acqua.
Contestualmente ho tolto le carni rosse, anche queste per un anno. Cosa mi resta da mangiare? Già adesso sono così magro che mi perdo nelle pieghe delle lenzuola, che ne sarà di me?
Sarò un monaco asceta shaolin e prenderò la cintura nera.
Bellissimo e terribile come l'alba, infido come il mare, più forte delle fondamenta della terra e tutti mi ameranno disperandosi.

P.s.
Mi sono dato una deroga al fioretto: lo fanno tutti, non vedo perché non lo devo fare io.
Posso bere un bicchiere di qualcosa, per tre volte durante l’anno (e una sarà per la nascita della Spicciolina a dicembre: spumante Gran Cuveé Bellavista Franciacorta, il mio preferito)

mercoledì 28 aprile 2010

Tratto da L’epistolario Elettronico

Porco a Genia:”Stasera dopo che rientro dal lavoro, andiamo a fare un giro? Tu vai in bici con Patatina e io ti seguo di corsa. In mensa ho mangiato Risotto con Salsiccia e la Pizza e mi sento in colpa.”
Genia a Porco: “mmh… vediamo. Comunque non raggiungerai mai il tuo peso ideale [72 chili n.d.r.]
Porco a Genia: “Sì che ce la farò: ho solo spostato un po' più in avanti la data di scadenza”
Genia a Porco: “E quando nel 2012?”
Porco a Genia: “no, nel 2064: quando mi cremeranno”

sabato 27 marzo 2010

La mucca è contenta perchè il vitello è tonnato

Quando avevo otto anni, per farmi mangiare la verdura, mia madre faceva l’insalata russa. Siccome era tutta verdura cotta ha provato a metterci dentro l’insalata, i pomodori e i finocchi e io mangiavo tutto; poi è ritornata al periodo “cotto” con gli spinaci, i cavolfiori e i funghi: e io buttavo giù tutte queste verdure che prese singolarmente mi disgustavano.
Poi è stato il periodo proteico. Maionese con carne lessa: manzo, pollo e poi pesce; poi l’upgrade è stato con la salsa tonnata. E lì mia madre capì che non avrebbe avuto più limiti. Sapeva che qualcuno avrebbe finito gli avanzi del giorno prima. Gli ultimi anni che vivevo con i miei, mia madre mi ha “tonnato”: riso in bianco, polenta, pollo alla cacciatora e salmone affumicato; e quando le combinazioni le sembravano troppo audaci, ritornava alla maionese: e mi ricordo di aver mangiato: bistecche ai ferri fredde, formaggi, pasta (qualsiasi condimento) e una volta ha messo l’insalata russa nel vitello tonnato classico.
Ora per farmi passare da casa sua, il lunedi sera mi telefona e mi dice: “Porco, domani c’è il mercato, compro il pesce e lo metto in maionese, passi a mangiarlo?”. Impossibile resistere.
Ah, dimenticavo. Mi chiede se a Patatina mangia già il ”pesciolino” con la maionese. E io le rispondo “Solo con il bibe di bianco”. Silenzio. E mia madre che non ha il senso dell’umorismo: “Davvero gli dai già il vino bianco?”, e io bastardo: “no mamma, lo sai che con la maionese ci vuole un rosé”.

venerdì 12 marzo 2010

Sulla Maionese

È una dei miei top5. È uno degli elementi primari di altri due dei top5: insalata russa e salsa tonnata. Già questo basterebbe per chiudere il post.
Mi insegnò a farla mia nonna paterna quando avevo 12 o 13 anni. Lei non usava frullatori e mi insegnò a prepararla con forchetta e piatto fondo. Mi insegnò anche a rimediare quando la maio impazziva. Olio di semi di mais, uova, sale e limone. Basta.
Da allora l’unica maionese che tollero quella di mia madre (a cui ha insegnato mia nonna, peraltro; sua suocera da un altro punto di vista) e la mia (che faccio con olio d’oliva). Un po' tutta la mia famiglia da parte di padre ha una buona reputazione in cucina, mentre quella di mia madre si distinguono quando mettono le gambe sotto il tavolo. Io penso di essere la sintesi delle due famiglie. Temo per Patatina.
Tuttavia ho ancora un dubbio che nessuno mi ha ancora risolto. La maionese impazzisce quando le donne hanno il ciclo. La mia domanda è: come fa la maionese a saperlo?


lunedì 15 febbraio 2010

Budino

Questo fatto mi è successo quando avevo dieci o forse undici anni; ogni sabato io e mia sorella uscivamo da scuola e partivamo con i miei genitori per andare in campagna. Mia nonna ci aspettava per pranzo e io ero affamato come un lupo (che strano…) ma avevo già l’acquolina in bocca perché mia nonna mi preparava sempre qualche dolce che mi piaceva da morire. Quella volta c’era il budino al crème caramel, che è tra i miei top 5 trai dolci.
Alla fine del pranzo mia nonna tira fuori dal frigo una zuppiera, la rovescia e, bellissimo, un fantastico budino di color crema si era materializzato al centro della tavola.
Una cascata di crème caramel scivolava dalla sua sommità sulla quale tuttavia c’era una piccola conchetta per via della forma della zuppiera e il crème caramel era rimasto come se fosse un piccolo laghetto rotondo.
Per aiutarlo iniziai a soffiarvi dentro e piano piano il caramello si spargeva lungo i fianchi del budino. Ma improvvisamente mi uscì un po' di saliva dalla bocca, mentre soffiavo. Così cercai di far finta di niente continuando con indifferenza a soffiare lungo tutta la superficie del budino, caramello misto a saliva. Quando ero quasi sicuro che nessuno mi aveva visto, mio padre tuonò: “Quando hai finito di sputare sul budino, ce lo lasci mangiare?”.
Mi vergognai molto e mi sentii in colpa, perché nessuno volle più mangiarlo.
Fui costretto a mangiarmelo tutto.
Che sfiga.

giovedì 24 dicembre 2009

Pan di Spugna

Questo non è un blog di ricette, ce ne sono 50.000 e sicuramente fatti meglio. Siccome sport e alimentazione sono legati è meglio sempre accennare al cibo. Ieri volevo fare una torta tipo primavera (top 5), . ho iniziato a cercare su internet una bella ricetta ma le trovavo tutte uguali (tipo copia-incolla), evidentemente il clona blog è una pratica diffusa.
Allora mi sono fatto la torta senza seguire la ricetta né le dosi. Diciamo, per utilizzare un’espressione latina, “ad cazzum”; farina, uova, zucchero, burro, lievito e albumi montati a neve. Quando ormai avevo messo gli albumi a neve, mi sono accorto che le dosi erano ridotte, allora ho versato tutto nella forma per la ciambella per dare creatività o comunque nascondere la porcheria che ho fatto.
Tutto sommato poi il risultato non è stato poi così male.

Allora ho portato una bella fetta di “ciambella primavera” alla Genia allattante (=che allatta). Ne ha mangiato un morso e le si è stoppato in gola. Allora mi ha detto:
“Gofghe è mefghio fof gun fo di ghfighfana”;
“Forse è meglio con un po’ di tisana” mi ha ripetuto mentre le applicavo la manovra di Heimlich.
Allora, indiscutibilmente in colpa, le ho preparato la Tisana della Mamma della Weleda in una bella tazza di fine porcellana svedese (la tazza krongdburgh dell’Ikea) e lei ci ha pucciato dentro la fetta di Ciambella.
Poi ha tirato su la fetta e con essa metà del contenuto della tazza.
“Buona”, mi ha rassicurato “che cos’è? Ciambella o Pan di Spugna?”.
Di seguito la ricetta del Pan di Spugna
Zucchero qb, 4 tuorli di uova, 1 bustina di lievito, farina qb, burro qb (va bene anche l’olio o la margarina o lo strutto o la sugna) e mischiare tutto insieme, aggiungere gli albumi montati a neve, mettere in un contenitore e il tutto nel forno abbastanza caldo; quando vi sembra cotta, sfornate,mangiatela quando ne avete voglia.
“L’ingrediente che un cuoco non deve mai dimenticare è la precisione in ogni suo aspetto“ (P.Artusi, La Scienza in Cucina E L'arte Di Mangiar Bene)

martedì 15 dicembre 2009

78-84-78 II

Siccome ero sceso a 81,8. Ieri ho fatto la Sacher, ho comprato un chilo di Asiago (non molto buono, peraltro, ma era in offerta, ci farò della fonduta) e orecchiette coi broccoli (che ho mangiato fredde a mezzanotte, con olio e pecorino grattato)
Spendo solo una parola per la Sacher che era da commozione, a me il cioccolato stufa ma la Sacher è tra i top five dolci (insieme a meringata, gelato alla frutta , torta paradiso di Vigoni di Pavia. crostata con frutta fresca e crema)
Ce ne siamo fatti fuori metà. Anche Patatina, col latte. Di sua madre.
si perchè in pratica ha spremuto la tetta nel bicchierino e ci ha pucciato la Sacher.
Anch'io lo assaggiato, ma ho usato un paio di Macine
Troppo Maiali Totali.