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venerdì 16 marzo 2018

Fossi figo V

Ma quanto ero figo quando mettevo questa cintura? 1982 . Jeans maglietta bianca e camicia di jeans calzettoni bianchi e scarpe da ginnastica .
E d’estate pantaloni bianchi e camicia bianca un po’ aperta davanti. 
14 anni, ragazzi! E via a cuccare!!




martedì 8 agosto 2017

Così tanto per non dimenticare

Perché non riflettiamo e  abbiamo la memoria corta. 

Facciamo bene ad estinguerci







giovedì 28 luglio 2016

Who you gonna call?

Oggi esce in Italia il terzo Ghostbuster, a 32 anni (cazzo, trentadue!) di distanza dal primo.
Io so che sarà una gran porcheria. 
Come fai a trovare un cast con Dan Aykroyd, Bill Murray, Harold Ramis, Rick Moranis  e la mia preferita tutti insieme ?
Eppure questo reboot andrò a vederlo perché il primo GB l’ho adorato. 
Forse perché era una delle mie prime uscite serali da ragazzino: avevo appena compiuto 16 anni e con i miei compagni di classe avevamo organizzato questa uscita di sabato sera.
Era autunno e io facevo la seconda liceo classico e mi ricordo che stavo cambiando fisicamente e psicologicamente in quel periodo. Ho tolto dei bruttissimi occhiali di metallo da miope nerd e avevo messo le lenti a contatto. Mi ero tagliato i capelli corti a spazzola, abbandonando i capelli pettinati con la riga; i primi allenamenti in canoa che avevo iniziato qualche mese prima, avevano iniziato a irrobustire ed allungare il mio corpo. E cominciavo a piacere sul serio alle ragazze e mi sembrava di essere più sicuro e consapevole.
Era un sabato e con alcuni compagni di classe avevamo deciso di andare a mangiare al Quick di Corso Buenos Aires, quando McDonald non c’era ancora, ma c’erano i Burghy e gli Wendy.
Poi siamo andati al cinema Arcobaleno e abbiamo visto Ghostbuster. Non so perché, ma è stata una bella serata. Io indossavo un paio di jeans chiari con i risvoltini (e vabbè…), ma questi jeans mi piacevano, perché c’era ricamata una piccola canoa.
Avevo una camicia bianca e un maglioncino giallo con il collo a “v” e le immancabili scarpe da ginnastica.

Non so perché ho scritto questo post “amarcord”, ma ho pensato che sarebbe stato bello condividerlo. A volte penso che ci sono stati dei momenti che hanno rappresentato un cambiamento  della propria vita e che per questo rimangono impressi nella memoria, cristallini. 
Penso che quella serata sia stata uno di quei momenti


giovedì 10 febbraio 2011

Per la serie Fossi Figo.

Sull’onda del post precedente che mi ha fatto ricordare quanto Fossi Figo negli anni 80, stamattina ho raccontato ad una amica come avevo esattamente ricreato la situazione dello spot quando ero al liceo (1985).
Poche differenze: uscita del Liceo, bus per andare a casa, Garelli Vip4v DeLuxe al posto della Vespa, purtroppo una città invece di colline toscane.

Ho ripetuto la stessa scena 20 anni dopo con tanto di pacca sul sellino, la prima volta che sono uscito con la Genia. Che dà la biada alla ragazza dello spot.

 
 
 
 
Questo è invece il mio Vip4v de luxe. il mio era nero e aveva la sella lunga (per andare in due)
 

mercoledì 9 febbraio 2011

Maiuscolo e Minuscolo

Abbiamo una Tagesmutter (maiuscolo) per la Patalice che abbiamo scoperto appartenere di comunione e liberazione (minuscolo). Non che abbia nulla in contrario che la tages (ora minuscolo) sia di cl (minuscolo) … beh, oddio...neanche a favore, comunque era l’unica in zona e se non ci fosse stata lei, avremmo dovuto attraversare mezza città per trovare un’altra Tages (maiuscolo) a Patatina.

Comunque dopo aver rassicurato la Genia che comunque Patatina non avrebbe subito influenze malvagie, per sdrammatizzare le ho detto che una volta, quando ero al Liceo, sono andato a “raggio” (minuscolo).

Raggio (maiuscolo perché inizio di frase) era una riunione settimanale che i ciellini (minuscolo) facevano una volta alla settimana ai tempi del mio Liceo (anni 80). Il fatto era che una ragazza si era invaghita del Porco anni ottanta (ciuffo e capello alla Tony Hadley , fisico da canoista categoria Juniores e pertanto gran figo) e mi continuava a invitare per andare a questo raggio (sempre minuscolo). Era inutile chiederle di uscire “normalmente” (cinema, teatro, pizza, feste ecc ecc) perché la risposta era sempre “raggio” (min.).

Le dissi: “Ma cosa fate a raggio, cantate, pregate e il prete vi dice cosa dobbiamo fare, come all’oratorio? Perché guarda, all’oratorio, non ci vado più da un bel po' di anni per questi e altri motivi.”

E lei: “Nononono…. non ci sono preti, si chiacchiera un po' del più e del meno…dàaaai…. così ci vediamo fuori da scuola…ci sono un bel po' di compagni di scuola…poi si esce…”

Un bel pomeriggio di un mercoledì soleggiato di aprile, me ne andai al mio liceo. Non è che fossi molto tranquillo: un po' nervoso perché “uscivo” con ‘sta ragazza, un po' perché non sapevo bene cosa fosse questo “raggio” (minuscolo) e poi, entrare nel mio liceo completamente vuoto, mi dava un po' di agitazione.

Entro e mi dirigo verso l’aula dove si sarebbe svolta la riunione, sto per girare l’angolo del corridoio quando sento un urlo provenire da quella parte, seguito da un pianto a dirotto: c’era una ragazza che piangeva disperata, circondata a capannello da altri ragazzi che cercano di consolarla.

Disperata. Intendo come se la sua anima fosse stata venduta al diavolo: non ho mai sentito piangere così, ho ancora nell’orecchio a distanza di anni quel pianto. L’aria che si respirava intorno era di sconforto, di dolore e di angoscia.

Purtroppo riguardava una brutta notizia che coinvolgeva la mamma di un’amica di questa ragazza che piangeva. Insomma aveva tutte le ragioni per piangere. Ognuno reagisce nelle situazioni di stress come il suo organismo lo richiede. Questa ragazza aveva un pianto da film horror, da Hellraiser

Il Porco invece reagisce allo stress nel peggiore dei modi, come sarebbe successo dieci anni dopo durante il funerale della Nonna Del Porco (tutto maiuscolo): ovvero inizia a ridere. Intendo ridere sfrenatamente. Sguaiatamente. Indecorosamente. Indecentemente. Oscenamente.
L’unica maniera di fermarlo è la sua soppressione fisica.

Tuttavia dopo lunghissimi minuti, la ragazza si era calmata, ma il Porco ha continuato a ridere, inflessibile. Ed ha continuato anche a raggio, dove finalmente veniva svelato il suo funzionamento.

I ciellini (minuscolo) si sedevano in tondo e uno di loro diceva una cosa che li coinvolgeva anche a livello personale: “mi sono innamorato di una ragazza”, “sto andando male a scuola”, “hanno santificato Santa Cozza”, “mi piace tirarmi le pippe”, “il papa (giovanni paolo II) mi è apparso in sogno “ mi crescono le tette”. Tutti quanti, uno alla volta, dicevano la loro opinione a questa notizia.

Si parlava della notizia che il papa era contrario all’uso dei preservativi ognuno diceva la sua cazzata (a 17 anni che cosa ne vuoi uno ne sappia di preservativi, è già tanto se li si usa, poi i ciellini non sono casti fino al matrimonio?) e io continuavo a ridere e ridevo istericamente sia per il pianto della ragazza, sia per le minchiate che si dicevano e mentre gli altri parlavano io cercavo di camuffare la risata con dei colpi di tosse. Ad un certo punto il moderatore mi ha chiesto spiegazioni e io gli ho risposto che avevo un attacco di asma (risata) e “la mia conformazione congenita della faringe” (risata) mi portava a tossire in questa maniera così maleducata (risata lunga) ed ero profondamente addolorato di questo comportamento (risata) perché era la prima volta che venivo a raggio e avevo dato una cattiva impressione (altra risata) e chiedevo a tutti loro di scusarmi. Poi è successo l’incredibile, molti si sono alzati a turno e si sono scusati di aver pensato che li stessi prendendo per il culo (risata). Non ce l’ho più fatta e me ne sono andato dicendo che stavo troppo male.

Penso che in realtà si siano incazzati molto, perché la ragazza non mi ha più cagato e cielle (che vorrei scrivere minuscolo in Arial 1) è diventata una lobby politico-economica che controlla mezz’Italia e ha collocate a livello dirigenziale molte persone che, sono indubbiamente competenti e preparate, ma altre che hanno il culo su una poltrona da tremila euro al mese e sono li perché hanno le chiappe marcate”C” ed “L”.

E mi fermo qui.

mercoledì 6 gennaio 2010

Allenare con discrezione

Torniamo ai ricordi faceti: canoa anni 80.
La mia allenatrice di Canoa (la Bianca), seguiva la nostra squadra da terra in bicicletta, dandoci le istruzioni (tecnica, tempi, pause) con un megafono; noi, ovviamente eravamo in canoa, su vari equipaggi, chi in K2, chi in K4, chi in Canadese, ma tutti, senza distinzione, eravamo giovani, belli e spensierati; ci allenavamo duramente e ci piaceva, ma soprattutto ci piaceva fare i cazzoni, fuori e in barca. Allora facevamo arrabbiare la Bianca e lei giustamente si incazzava e ci urlava dietro. Col megafono.
Ho questa immagine del nostro laghetto artificiale, in un pomeriggio di fine novembre color vermiglio, con le piante del parco in fiamme, l’aria tersa, fredda che asciugava il sudore delle nostre fatiche; eravamo sette o otto equipaggi, una decina di ragazzi in canoa, fermi, circondati dall’acqua, la Bianca ci cazziava, perché non tiravamo, la tecnica non andava bene, ecc ecc in pratica quello che dice sempre un allenatore. Solo che lei urlava, appoggiata alla bicicletta, col megafono. Noi volevamo sprofondare perché nonostante fosse autunno e non fosse tanto frequentato, non davamo una bella impressione. Allora la situazione si ribaltava e sottovoce facevamo le battutine e ridacchiavamo sotto i baffi. Ma quella volta si era alzata una brezza quel tanto che fosse bastato a portare le nostre parole alle sue orecchie.
Silenzio. Poi riprese a parlare:
“Sapete cosa siete?” in tono calmo (al megafono) ci disse prima di scatenarsi:
“DEI CIOGIELLEIOENNEI!!!!!!, SIETE DEI COGLIONI!”
Silenzio di nuovo. E poi la nostra reazione: io mi sono ribaltato in acqua dal ridere e, siccome mi pigliavano in giro. ho fatto ribaltare anche il K4”.
Abbiamo passato la notte in barca senza tornare negli spogliatoi.