sabato 31 agosto 2019

2020 IV – la Speciazione


Mi sembra ormai chiaro che il 2020 sarà l’anno in cui la specie umana, per come la conosciamo, sarà sottoposta ad un enorme stress che provocherà radicalmente il cambiamento (una speciazione) o l’estinzione della stessa.
Ho diverse idee su che tipo di speciazione ci sarà nel 2020. Ci saranno quelli che la letteratura e il cinema chiamano zombi. 
È una definizione riduttiva, per cui cercheremo di fare chiarezza: descriveremo la fisiologia e i comportamenti degli zombi e i miei consigli per sopravvivere.
Una prima classificazione pratica è la suddivisione in base alla velocità: la letteratura o il cinema ci propongono gli zombi che si muovono velocemente, molto rari, e quelli che si muovono lentamente. Noi tratteremo di quest’ultima categoria. Il motivo principale è che il virus che scatena la trasformazione in zombi, colpisce il sistema nervoso e i movimenti del corpo non possono che essere scoordinati e poco precisi.
vi lascio con questo mio vecchio post, da un SMS con Amanda, quando ancora io ero One-cent-man  e lei Mrs. Infinity. 
quando cioè comunicavamo ancora con SMS e non con Whatsapp. One cent era il mio contratto con sms e Infinity quello di Amanda 

venerdì 30 agosto 2019

Asino Quanto Pesi XIII


L’AQP di oggi, riguarda ad una cattiva abitudine che ho, cioè di dimenticare le chiavi di casa in ufficio. 
Ora l’ufficio si trova a 35 km da casa mia.
Chi ha la mia chiave si trova in vacanza. 


giovedì 29 agosto 2019

Trinacria con Patate XIII - Albisola city vs Siracusa City



A Siracusa tutto costa meno, Albisola è cara come Milano.
A Siracusa il caffè costa 80 centesimi, Albisola 1 euro.
A Albisola faccio colazione con un caffè, A Siracusa con un caffè, Granita alla mandorla e brioche vuota, brioche alla crema, rustico (un panzerotto con pomodoro, mozzarella e prosciutto), una granita al limone per togliere il sapore del salato, un altro caffè. 5 euro. 
A Albisola c’è la focaccia, A Siracusa non la sanno fare, difatti la chiamano umilmente pizza bianca.
A Siracusa si mangia sempre bene, carne, pesce, verdura, frutta, pizza, caponata, Ad Albisola bisogna conoscere i posti.
A Siracusa passi dal profumo di pino, all’oleandro all’Eucaliptus. Albisola non sa di niente, ci sono i camion sulla via Aurelia.
Siracusa ha il Teatro Greco (e mi fermo qui).
Siracusa ha i ramarri e i gechi, Albisola ha i cani che fanno i loro bisogni in passeggiata.
L’accento Siracusano è bello, ma anche il Savonese non scherza.
I Siracusani sono accoglienti, gli Albisolesi sono Liguri.
A Siracusa hanno dimostrato il teorema di Pitagora e il principio che un corpo immerso nell’acqua riceve una spinta verticale dal basso verso l’alto, ad Albisola hanno fatto il presepe sott’acqua.
Albisola ha la ceramica, Siracusa la compra da Caltagirone
Siracusa ha una fonte di acqua dolce a 10 metri dal Mare, Albisola ha il Sansobbia.
Albisola è Bandiera Blu, Siracusa è una Capitale e se ne sbatte perché ha dominato il Mediterraneo per 200 anni e ha preso a calci in culo Atene e tutta la Grecia.

Siracusa – Albisola 11-1 a mani basse  

mercoledì 28 agosto 2019

Trinacria con Patate XIII – Spiagge di Albisola vs Spiagge di Siracusa

Albisola ha il mare color grigio scuro, pulito ma scuro. Siracusa ha il mare di 100 tonalità di blu e verde.
Le spiagge sono sporche uguali.
A Siracusa se vai alla spiaggia Sabbiadoro, trovi la sabbia color oro; prova ad andare al Lido Azzurro.
Siracusa ha i pesciolini che ti mordicchiano i piedi, Albisola ha le bavose.
Siracusa ha le donne bellissime, capelli scuri lunghissimi, occhi mediterranei, corpi sinuosi, sorriso meraviglioso con questi denti che brillano e queste labbra carnose... Poi aprono bocca.  Albisola è più “ristorante Fusion”.
Albisola ha le donne single, chiaramente autoevidenziate; Siracusa le donne sono con mariti, fidanzati, fratelli, apoteosi di truzzeria (tatuaggi, catene e slip-bianco-dolcegabbana”) e sono inavvicinabili.
Dopo i 40 le donne ad Albisola sono meglio di quando ne avevano 20. Le Siracusa dopo i 30 sciunfano (vi rimando poi al post Albisola city vs Siracusa city, nella parte che riguarda il cibo)
A Siracusa in spiaggia si mangia come se fosse domenica della Cresima, ad Albisola… ad Albisola… che tristezza.
Tutte le spiagge sono libere, ma i siracusani arrivano carichi di ombrelloni, seggiolini, frigoborse, gazebo che neanche la Lega ha, poi stanno tre ore in spiaggia e se ne vanno.
Nonostante ci sia meno parcheggio che a Milano, un buco lo trovi sempre, con parcheggiatore semiabusivo.
Le barche non rispettano i 300 metri di distanza dalla costa, ad Albisola ti affondano la barca direttamente.
I venditori ambulanti vendono le stesse cose (stesse bandana, stessi braccialetti, stesse cavigliere...): si vede che il kit è uguale per tutti.
Siracusa: di sera vai a Ortigia, Noto, in piazzetta a Floridia, a vedere i fuochi, a vedere le stelle al mare, in bermuda e infradito; ad Albisola, dove vai?
Albisola ha un bel mare, Siracusa ha il mare più bello.
Siracusa – Albisola 11-6

martedì 27 agosto 2019

Trinacria con Patate XII – Arrivati


Scrivo di martedì: ormai il viaggio è finito e anche le mie vacanze. Sabato siamo partiti da Siracusa, abbiamo attraversato l’interno della Sicilia e a Piazza Armerina abbiamo visitato la Villa Romana, con i mosaici. Alle bambine è piaciuto, ho fatto loro una spiegazione alla Alberto Angela: facevo loro immaginare di arrivare come erano in quel momento, con il caldo.
“Che cosa fareste, bimbe con questo caldo se doveste arrivare in questa casa grandissima e bellissima? “
 “io metterei la testa sotto l’acqua,”
” io mi farei un bel tuffo in acqua”: e io facevo vedere loro l’ingresso con le fontane per lavarsi e togliersi la polvere del viaggio.
“Oppure, se vuoi, puoi andare a fare un bel tuffo alle terme”
“ci sono le terme? Con il lavaggio nasale? E la stanza del sale?”. È stato bello tenere alta la loro attenzione.
“poi una volta rinfrescate, entrate nel cortile, con una fontana e da qui potete andare a mangiare, a sentire un po' di musica o andare a parlare con il Signore della Villa, oppure nelle vostre camere e se dovete fare la pipì andate alle latrine”
e spiegavo loro come vivevano i romani e come queste stanze erano splendidamente decorate.
Penso si siano divertite, basta solo che si ricordino del cinque per cento di quello che hanno visto. Erano anche molto stanche e hanno dormito fino a Palermo e tutta la notte in cabina.
Ora si godono questa coda di vacanza ad Albisola con la mamma, sperando che rimanga a loro qualcosa di questa che è stata per me una vacanza meravigliosa.

sabato 24 agosto 2019

Trinacria con Patate XII

Oggi è l'ultimo giorno pieno, siamo stati in silenzio per alcuni giorni, perché alla fine ci siamo immersi in questa vacanza di sole e di mare. Siamo stati in spiagge con acqua cristallina, in spiagge isolate dove l'ombrellone più vicino era a 30 metri, spiagge con sabbia finissima e acqua bollente, spiagge con i reperti archeologici lasciati alla natura.
Le bambine ormai sono immerse nel pieno della Sicilianità, fanno colazione con i panzerotti, con la pizza e con le granite; passano tutto il giorno in mare a giocare, a nuotare a fare i tuffi. Sono abituate all'acqua profonda di albisola e ai sassi. Qui è tutto diverso: Dove andiamo oggi? A Sabbiadoro! Perché si chiama così? Perché la sabbia è colore dell'oro. Oppure: Dove andiamo? A Eloro. Perché si chiama così? Perché hanno visto la sabbia e hanno detto: è come l'oro, è l'oro.
Non vogliono andare via: nessuno noi vuole andare.
Oggi siamo appunto all'ultimo giorno pieno, di mare: domani ci dirigeremo verso Palermo ma visitando la Villa Romana di Piazza Armerina e, se riesco, anche la Chiesa di Monreale.

lunedì 19 agosto 2019

Trinacria con Patate XI - La Città dei Morti

È la necropoli di Pantalica, detta con Marketing comunicativo per le Patate.
Difatti nella prima grotta, dove siamo entrati strisciando, 





accendendo poi le lampade in una splendida caverna con stalattiti e stalagmiti, Alice ha sicuramente visto un fantasma.
Poi siamo scesi nella gola, 
visitando le tombe e i sepolcri, fino ad arrivare al torrente Calcinara, abbiamo risalito la forra fino ad arrivare alla sorgente, dove abbiamo bevuto un'acqua freschissima e dolcissima.
Qui abbiamo giocato, abbiamo fatto il porto per le Fatine delle Sorgenti,  

abbiamo ancora bevuto, poi abbiamo fatto il picnic e ancora bevuto, poi quattro chiacchiere con un anziano signore, guida dei posti, che beve quell'acqua da più di 150 anni e partecipò allo sbarco dei Mille.
Poi siamo tornati indietro e visitato la Grotta dei Pipistrelli, con le scale scavate nella roccia e poi abbiamo  risalito il Calcinara con i piedi nell'acqua. Divertentissimo.
Ci siamo poi fermati ai laghetti dove le Patate hanno fatto il bagno (l'acqua era gelida).
Pantalica è patrimonio dell'Unesco, ma non so bene per cosa: di certo ci sono resti di una Necropoli del 1300 AC e dei resti di villaggi e case , ci sono più di 5000 tombe, chiese, costruzioni di ogni epoca a partire dal XIII secolo prima di Cristo. Molti misteri non sono ancora stati risolti e Alberto Angela ci farebbe un paio di puntate. La cosa più bella secondo me è il paesaggio: sembra un paradiso con una natura incontaminata : carrubbi, pini, oleandri e centinaia di tipidi alberi, in una gola difficilmente accessibile e in  un suggestivo paesaggio.
Le spiagge sono belle, l'Etna è stato bellissimo, ma le Patate mi hanno chiesto di venire ancora.
Purtroppo dei sistemi di sepoltura dell'età del Bronzo nella Sicilia orientale, non erano granché interessate.

venerdì 16 agosto 2019

Speaking words of wisdom XXVIII - Trinacria con Patate X

"Si sono adattate, finalmente!"
(Da dirsi con accento siciliano, detto dal proprietario del nostro bar dove facciamo colazione quando hanno mangiato granita alle mandorle con panzerotto prosciutto, mozzarella e pomodoro).

mercoledì 14 agosto 2019

Trinacria con Patate VIII

Un pensiero va sicuramente ad Amanda che stamattina era sotto i ferri. Vi spoilero subito che sta bene.
Il nostro terzo giorno a Siracusa è di mare e mi sa che lo sarà per un bel po'. Ora infatti vi scrivo dalla spiaggia sotto l'ombrellone. Non ci credete guardate qua.






Le bambine sono sempre in acqua e non è per dire: escono solo per mangiare. C'è la sabbia fine, cosa che ad Albisola non abbiamo, il caldo secco e per ora sempre ventilato, il mare caldo e acqua bassa per sguazzare.
Devo dire che c'è gente, ma c'è anche un turn over molto alto. Questi Siciliani arrivano in spiaggia carichi di ombrelloni, sdraio, cibo, bambini  se ne stanno un paio d'ore poi se ne vanno via: gente strana ma simpatica e chiacchierosa.
Il caldo non molla, ma una brezza marina rende tutto più facile.
Tra l'altro si radunavano dei nuvoloni che presagivano pioggia, ma si è ridotto a nulla. 






Sicuramente pioverà ma i soliti scrosci di agosto. Sto prendendo una deriva tra il poetico e il reportistico, quindi torniamo alle cazzate.
Ieri eravamo alla baia dei Gelsomini, spiaggia libera ma parcheggio a pagamento: 20 euro, un furto e quindi una stella su tripadvisor; bella ma la prossima volta parcheggio sulla statale e andremo a piedi. Era giusto per fare una mezza polemica. Così come una stella si è beccato un ristorante che ci ha lasciato 50 minuti seduti senza essere cagati di striscio. Va bene che sono altri ritmi ma mi è sembrato eccessivo vedere Agata addormentata sul tavolo. Abbiamo poi ripiegato sul bar dove facciamo colazione con una pizzetta e un arancino.
In effetti le Patate stanno mangiando un po' di schifezze e mi hanno espressamente chiesto una pasta. Stasera rimediamo.
Per adesso ci salutiamo, dal Borgo Marinaro di Avola, noi e la nostra casetta;




purtroppo ho finito la mia pausa sotto l'ombrellone e devo tornare a giocare in mare.

martedì 13 agosto 2019

Speaking words of wisdom XXVII - Trinacria con Patate VII

"Papi, ci fai gli arancini, quando torniamo in Italia?"
Agata, since 2010.

Trinacria con Patate VI

Alice aveva da un paio di giorni un fastidioso mal d'orecchie, siccome non volevo farla bagnare, non siamo andati al mare e ne abbiamo approfittato per levarci la parte culturale.
Orecchio di Dionisio (alto gradimento), teatro greco e Anfiteatro romano (insopportabili a loro). Vi assicuro che ce l'ho messa tutta per raccontare cose interessanti e divertenti ma i musi erano un po' lunghi, sicuramente stanche ancora per il viaggio e per la temperatura (42 gradi).
 Hanno apprezzato la cucina siciliana specialmente gli arancini e le robe fritte, caloriche e indigeribili. Gli unichi  picchi di alto interesse culturale apprezzato sono state le catacombe. Qui ho detto che c'erano i fantasmi e subito l'attenzione si è destata  e rimasta vigile per tutta la visita. Agata non so per paura o per paraculaggine ha voluto stare in braccio per tutta la visita. Alice invece usava la torcia e voleva stare vicino alla guida. La temperatura di pochi gradi è stata comunque apprezzata.
Ovviamente una volta usciti e visitata la cripta di San Marciano so sono chiaramente rilassate  e infatti non appena hanno saputo che in quella cripta c'era stato San Paolo, mi hanno chiesto: "Ma è San Paolo della canzone? " e alla mia risposta affermativa, hanno canticchiato la canzone di Elio tra l'ilarita dei presenti.
Poi hanno visto dove ho abitato, dove sono andato a scuola, il cortile dove giocavo, la piscina dove ho imparato a nuotare (piaciuto perché eravamo in macchina seduti e al fresco); di a Ortigia culturale non è piaciuto quasi nulla, neanche lo shopping anche se hanno avuto un picco di divertimento nella visita della Fontana Aretusa: la sua storia (Alice), i piedi nell'acqua (Agata). La giornata è finita in un bel ristorante dove c'era un parco giochi e , devo dire, hanno mangiato parecchio (Alice la caponata, Agata delle patate strane fritte  e del salame piccante,  sputato però).
Nonostante il caldo abbiamo dormito, anche perché hanno  fatto almeno 6 chilometri a piedi, misurati da loro con il cardiofrequenzimetro GPS. Mah...


lunedì 12 agosto 2019

Trinacria con Patate V

Abbiamo fatto il viaggio in nave, molto divertente perché la cabina era un po' come una casetta. Dove abbiamo mangiato dormito e giocato.
Ovviamente le bambine erano eccitatissime per questa esperienza e anche io non  ero da meno. Una volta sbarcati e in viaggio per Siracusa, ogni montagna che passavamo si chiedevano se fosse l'Etna. Ma l'attenzione era per le capre, le mucche (marroni e magre) e per la campagna, secca e brulla. Siamo arrivati a Floridia (Dove alloggiamo) in tempo per mangiare e andare a dormire. Un gran caldo di notte e fatica a riposarsi, è stato il primo impatto in terre siracusane.


sabato 10 agosto 2019

Speaking words of wisdom XXVI - Trinacria con Patate IV

"Se c'è uno che può tirare fuori le Patate da una nave guidata da uno Schettino, quello sono io" (Porco esasperato dai parenti ansiogeni per questo viaggio).

venerdì 9 agosto 2019

Trinacria con Patate III

Oggi siamo ad Albisola, prima tappa di avvicinamento a Siracusa. Da qui domani partiremo per Genova e ci imbarcheremo per Palermo.
L'evento di oggi è stato la rottura del salvadanaio.






Avevamo iniziato a raccogliere dei soldi per il viaggio già da quest'inverno e oggi finalmente Alice si è sollevata dall'ansia di non aver i soldi per partire: "quando apriamo il salvadanaio? E se non ci sono soldi abbastanza? Non ci lasciano entrare nella nave? " .
Già da stamattina alle 8 appena svegliati, mi ha chiesto sottovoce, per non farsi sentire dagli zii e dai cugini: "quando rompiamo il salvadanaio?"
"Subito!" E alle 8 e mezza hanno iniziato a prenderlo a martellate, fon grande gioia dei vicini. 






Abbiamo raccolto tutte le monetine e una volta pesate,  eravamo un po' tutti più sollevati. C'erano soldi anche per granite e gelati. 
Monete, banconote e
una rondella di rame






Agata inoltre ha ricavato un vaso per i fiori da quello che era rimasto.
Tutte e due, una più tranquilla che il viaggio si sarebbe potuto effettuare,  l'altra che era riuscita a ricollocare artisticamente un coccio di terracotta,  finalmente si sono godute la giornata di tranquillità al mare.
La giornata in spiaggia è stata tranquilla, hanno appena fatto un corso di tre settimane in piscina e hanno voluto dimostrare la loro tecnica volendo nuotare fino alla boa per la limitazione della balneazione (300 metri); al ritorno hanno voluto giocare alla megattera e alle due remore: non ai tre delfini o al branco di squali...
Il Porco faceva la parte della balena ovviamente.

giovedì 8 agosto 2019

Trinacria con Patate II – Avvicinamento


Oggi è l’ultimo giorno di lavoro: se sto scrivendo è perché ormai sono già in vacanza. Stasera passo a prendere le Patate dai nonni a Vicenza e poi subito ad Albisola, in modo che domani prepariamo e organizziamo con calma i bagagli per il mare.  Ieri ho preparato i miei bagagli (ci sta tutto in uno zainetto), la tecnologia (macchina fotografica, ebook, cellulari, orologi gps), la tenda da spiaggia (decathlon tempo di montaggio due secondi, tempo di smontaggio uguale al tempo di montaggio moltiplicato due passando all’unità di misura superiore, quindi 4 ore) e naturalmente i contri compagni di viaggio: 3 peluche (Cenerina e Piedolina, coniglietti e Volpina) due bamboline e la Yule, che in base ad una classificazione che feci anni fa in questo blog è catalogata come “Grande Antica” con riferimento a questo  .
Non c’è molto altro da dire, se non che le Patate vogliono provare il KFC in alternativa al McDonald, per la cena. 



mercoledì 7 agosto 2019

Trinacria con Patate I


È passato un anno dal reportage “A Siracusa, in moto si usa”, dove feci un viaggio nella memoria insieme al mio scooter. Quello che allora mi sedusse, fu l’idea di scendere con le bambine. C’erano dei posti che ho visitato che sarebbero piaciuti a loro: il Castello Eurialo, le catacombe, le latomie e mi fermo, perché man mano che scrivo la lista si allunga.
Quindi: Siracusa sei pronta? Stiamo arrivando. La Trinacria sarà invasa dalle Patate e dal Porco e ci sopporterà per ben due settimane e faremo le gite culturali e divertenti nella Natura, ma anche tanto mare.
Andiamo giù in macchina con il traghetto da Genova a Palermo: già qui è una mezza crociera: ci sono i delfini da vedere e le stelle, e poi subito verso Siracusa.
Devo dire che sono molto emozionato, perché è un bel viaggio: loro non sono mai state così lontano da casa, più di 1000 chilometri. Sentiranno dei profumi nuovi, mangeranno cose nuove e in maniera diversa (“ma davvero si fa colazione con la granita?”); farà molto caldo, ma sarà un caldo secco, diverso da quello di Milano; il mare avrà dei colori diversi da quelli della Liguria. Scendono all’età di quando ho vissuto io in Sicilia: sei ancora bambina e ti stupirai di cose nuovissime e mai viste (“ma davvero andiamo su un vulcano?”)
E poi voglio far loro vedere i posti dove sono cresciuto, il cortile dove giocavo o la piscina dove ho imparato a nuotare.
E torneranno abbronzate, anzi nere. E avranno qualcosa da raccontare.