venerdì 29 aprile 2022

La Casa III (Uneasiness)

Finalmente dopo più di otto mesi di attesa, tra tribunali, agenzie entrate, banche mi hanno dato le chiavi e ho preso il pieno possesso della casa.

Questa volta sono entrato in casa con razionalità; con l’idea di buttare la maggior parte delle cose ma conservare quelle nuove ed impacchettate (i precedenti proprietari erano accumulatori seriali).

Con cura e razionalità ho iniziato ad aprire cassetti, armadi e selezionare le cose che si potevano tenere, riutilizzare, rivendere o regalare.

Negli armadi e c’erano decine e decine di asciugamani puliti e piegati, sistemati in ordine. Poi ho trovato carte di identità, documenti ed effetti personali. Poi la corrispondenza ricevuta, tenuta in ordine maniacale: prima lettere di sollecito di pagamento, poi raccomandate bonarie, poi solleciti più incisivi, poi ingiunzioni del tribunale e poi pignoramenti.

Mi è salita l’ansia.

Ad un certo punto mi sono guardato intorno, ho preso il telefono, ho chiamato l’impresa di ristrutturazione:

“Davide”

“Dimmi, Porco”

“Sono qui in casa…”

“e…”

“Buttiamo via tutto, svuotami questa casa, non voglio vedere più niente”

“Bravo. Te l’avevo detto”.

Mi è ritornata l’ansia a scrivere questo pezzo. 







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