venerdì 10 novembre 2017

la mia è una scuola strana V

Ieri c'era la seconda riunione di classe di Alice. Già vi avevo parlato delle stranezze delle riunioni di classe . Io ero pronto con report di soldi raccolti (parlo di migliaia di euro, non di cassa comune con 50 euro), esiti di bandi del Comune, preventivi, comunicazioni, l'altra scuola che non paga ecc ecc. Robe da adulti insomma.
Bene, mi siedo con i miei fogli, cartellette e schemini e come ho notato che al centro dell'aula c'era una lanterna accesa, ho capito che non sarebbe andata a finire come sarebbe dovuto. Il tempo si è dilatato e ho perso la cognizione e il controllo degli avvenimenti.
E' successo tutto molto in fretta. La maestra ha detto a tutti guardandomi fisso negli occhi (come solo una maestra sa fare quando ti da il primo avvertimento): "Mettete via tutte le cose che avete sul banco" .
Poi ha recitato una poesia.
Poi ha raccontato una fiaba (la storia di san Martino)
Poi ha distribuito delle tavole di plastica. 
Poi ha distribuito: barattoli pieni d'acqua, pennello, tre colori acquarelli, spugnetta e straccetto e foglio Fabriano disegno 4, 33x48 cm - Colore bianco - Grammatura 220 g/mq . E poi ho capito. 










Ci ha fatto disegnare. Al Porco che ha una sensibilità artistica ridotta.







Non contenti, hanno spento le luci e abbiamo fatto una processione con le lanterne, che neanche gli Elfi che dovevano lasciare la Terra di Mezzo
E poi via, tutti in Aula Magna a sentire i canti.



















Questo era San Martino, la scuola festeggia, in maniera non religiosa, tengo a sottolineare, l'arrivo dell'inverno e tante altre cose che il materialismo del Porco non riesce neanche ad intuire. 
Ma quello che ho intuito è "la magia" che questa scuola che riesce a trasmettere ai bambini cercando di lasciarli piccoli e farli crescere secondo i loro tempi. 
Ognuno di noi aveva una lanterna di carta costruita dai propri figli (io avevo quella di Alice, che mi sono fregato e portato a casa). 
Sì, dai, al Porco è piaciuto. 


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