venerdì 22 novembre 2019

Meditazione Profonda

Era seduto sul letto, a gambe incrociate. Immobile.
Sembrava stesse meditando, o fingendo di farlo. Lei lo guardava, la pelle ancora lucida d’acqua, il corpo che ancora sapeva di doccia e di voglia.
Lasciò cadere l’asciugamano. Nuda, bagnata, salì sul letto. I capelli gocciolavano, le cosce brillavano d'umidità.

Si avvicinò lentamente a quattro zampe, il seno che dondolava morbido sotto di lei, le labbra tese verso le sue. Lo sfiorò appena. Nessuna reazione.
Gli baciò la guancia, poi inclinò la testa e gli offrì l’orecchio, il collo… proprio lì, nella piega tra la nuca e la spalla, dove ogni volta si apriva come fiore sotto la lingua.

Niente.
Solo il suo respiro regolare, quel suo silenzio carico.
"Meditazione profonda", lo chiamava.
Ma a lei sembrava una provocazione.

Allora si mosse. Serpentina, decisa, fece scivolare il suo corpo intorno al suo.
Le labbra le divennero dita. Lo accarezzò col fiato, col ventre, coi capezzoli duri che sfioravano la sua schiena.
Baciò il collo, la spalla, poi scese. Il fianco. Le costole. Le sue labbra tremavano e non solo per il freddo dell’acqua che le colava tra le cosce.

Non si era accorta che, senza ricevere nulla, si stava accendendo.
La sua quiete la faceva impazzire. La sua inazione era un invito.
Sentiva il calore salire, il centro tra le gambe umido, pulsante.
Era la doccia? No. Era lui. Era lei.

Poi lo fece.
Ruotò.
E con una lentezza indecente, gli sfiorò le labbra con la natica.
Un attimo dopo, l’interno del gluteo.
E lì — sì — qualcosa si mosse.
Un fremito. Un respiro caldo.
E poi quella lingua.
Morbida. Umida. Vivo desiderio.

Le sue gambe si aprirono senza chiedere permesso.
Le mani sul materasso, il bacino ruotato, spalancato come una risposta.
E quando le labbra le si attaccarono tra le pieghe, la razionalità saltò in aria.
Non pensava più.
Non chiedeva più.
Godeva. Tremava. Si apriva, si perdeva.
E venne. Forte. Lunga. Profonda.
Come un'onda che ti strappa il respiro e ti lascia lì, nuda e viva, sul bordo del mare.