In realtà la costa la vedi sempre: sto partendo da Patrasso e prima le isole ioniche, poi Albania e infine la costa dell'Italia, ma il messaggio romantico della riva che si allontana così come finisce il viaggio era abbastanza scontato.
Useremo quindi i prossimi post per scrivere le riflessioni di quello che è rimasto in questa vacanza.
Innanzitutto la lunghezza dei post non incentiva la lettura. Di solito me la cavo con post di una trentina di parole, ma ho visto che ho scritto dei papiri.
Partito stamattina da olimpia, ho fatto qualche spesa per regali e sono partito per Patrasso.
Innanzitutto non ho potuto fare a meno di visitare qualcosa, ho visto il castello di patrasso dal quale si gode di una bellissima vista, oltre ad aver visto da vicino il ponte che congiunge il Peloponneso al continente, in effetti non sapevo che ci fosse un ponte ed è tra i più lunghi del mondo.
I nostri politici hanno pensato: ci sono riusciti i Greci, vuoi che non ce la facciamo noi sullo Stretto?
Ho comprato del vino e del caffè da regalare e poi mi sono imbarcato.
Da questo momento non ho più niente da raccontare come diario di viaggio ma solo delle riflessioni.
Una cosa che non avevo notato era che la lettura di questo viaggio è stata Clitemnestra di Costanza Casati: sul modello di Madeline Miller ha scritto un buon romanzo incentrato sulla vita di Clitemnestra, eliminando ogni traccia di presenza divina (Elena non è figlia di Zeus ma il frutto di una relazione extraconiugale di Leda, Ifigenia viene sgozzato sul serio).
Il libro mi è piaciuto soprattutto perché si svolge tra Sparta e Micene, luoghi che ho visitato e che "vedevo" realmente durante le descrizioni del libro; ho vissuto il caldo delle notti della Laconia e delle spiagge dell' Aulide e ho visto i monti, le colline, i fiumi e le foreste che Clitemnestra attraversava.
Inutile dire che l'autrice prende le parti della protagonista così come di tutte le donne del romanzo che devono sempre confrontarsi con uomini di bassa moralità.
Il finale è sorprendente visto che esce un po' dalla tradizione epica e non ve lo spoilero.
Non ho mai fatto una vacanza così lunga da solo, credo che sia stata un'esperienza unica e difficilmente ripetibile. Sono stati molti gli eventi che hanno portato a questo viaggio.
Le ragazze erano con la madre in vacanza, io sono senza lavoro, la moto in ordine, la voglia di fare un giro da soli. Quello che mi ha sorpreso è stato il fatto di non voler programmare la vacanza e cercare di adattarmi alla situazione.
I traghetti li ho prenotato il giorno prima, gli alloggi quasi mai, mi presentavo alla reception e chiedevo se avessero da dormire.
Non ho ancora fatto i conti ma non credo di aver speso molto.
Ho dormito in ostelli da 15 euro ma ho mangiato anche per 35 euro (parecchio) farò i conti più avanti.
Nessun commento:
Posta un commento