venerdì 28 novembre 2014

Leopardo

P. “Lo Tzu ho scelto l’animale.”
L. "Eh?”
P. “Ti ricordi che avevi detto che ad un certo punto che pratica Shaolin sceglie il proprio animale come stile di combattimento?”
L. “E tra Tigre; Drago, Gru,Serpente e Leopardo, cosa hai scelto?”
P. “Leopardo, Lo Tzu”.
L. "Ma non sei tu che scegli il leopardo, ma il leopardo che sceglie te.”
P. “Ah, Vabbè io sono stato al parcodelle Cornelle per studiarmi il leopardo, come si muove, come attacca, come si difende.”
L. "Eh?”
P. “Eh, ecco, ha dormito tutto il giorno sopra un ramo con la coda a penzoloni, si è solo girato per prendere il sole meglio il sole, ma non si è schiodato da là.”
L. “Vabbè ma io ti ho insegnato ad interpretarlo. “
P. "Si, infatti”.
….

Allenamento.
“Lo Tzu, hai visto?”
“Cosa?”
“Leopardo”
“Chi?”
“Io”
“Quando?”
“Oggi ogni forma che facevo la interpretavo come leopardo.”
“Ah non me ne sono accorto”
“Vabbè vado a dormire. “


martedì 25 novembre 2014

venerdì 21 novembre 2014

Caro Babbo Natale

Caro Babbo Natale, ci siamo. Ho la lista pronta dei desideri delle bambine. Come puoi immaginare i regali ce li gestiamo noi genitori. Non stare a passare, le renne, la slitta, il traffico, vai da chi ne ha più bisogno.
Vorrei però un paio di consulenze.

Allora: alcune cose ce le possiamo gestire:
Travestimenti da Elsa
Binocolo
Archi e frecce
Vestito di Anna e Elsa
(FAQ: Q.che differenza c’è travestimento e vestito? A. Elsa ha la treccia e i capelli bianchi)
Castello di Elsa
Bambola di Elsa e di Aurora (sarebbe la Bella Addormentata)
Travestimenti da Circo
Matite delle Principesse

Sui seguenti doni, ho dei forti dubbi della loro reperibilità: Caro Babbo mi puoi aiutare?

Tanguro (dovrebbe essere un Canguro, spero di peluche)
Una borsa segreta con dentro tutti i gioielli.
Travestimento da tigre
Travestimento da elefante
Travestimento da tisana
Tappeto volante
Un Circo


mercoledì 19 novembre 2014

Conversazione assurda (per voi lettori) ma molto coerente (per me)


Da esperto di zombi ho iniziato a dare consulenze.
Conversazione su Whatsapp:
A:“Un bambino mi ha chiesto che cosa è uno zombi e io non glielo ho saputo dire”
P: “Imita quelli del video di Michael Jackson, fai paura e mordilo come per mangiarlo, ma per ridere; quando ci sarà l’invasione ci sarà tutto il tempo per insegnare a loro di avere paura”
A:“Ah, e quando ci sarà l’invasione?”
P:“Tra un paio d’anni”
A:“Mi devi spiegare bene questa cosa.”
P:“Ok, almeno salverai i bambini”


P:”Hai imitato gli zombi?”
A:”Si, ma ha detto che non esistono”
P:”Per adesso... ma non dirglielo”

martedì 18 novembre 2014

Non mi sono fatto niente

Iniziamo così almeno state tranquilli.
Ieri sera sono caduto dalla moto. Scendendo la rampa del box, il pavimento era umido, ho frenato e sono caduto.
La moto si è un po' rigata, ma mi sembra che non ci siano danni.
Comunque sono caduto ho strisciato il ginocchio sul pavimento della rampa che non è liscio, ma è righettato e la caviglia è rimasta sotto la moto.
Tornato a casa, c’era solo una bella escoriazione. Bruciava e basta.
Stamattina sono andato a lavorare con dolore alla caviglia, ma accettabile, tanto che sono anche andato ad allenarmi (flessioni, addominali, ginnastica insomma), ma il ginocchio si era gonfiato in maniera pazzesca.
Casualmente, stavo chattando con Amanda e mi ha subito ordinato di andare al pronto soccorso.

”Manza, non ho niente”
“Vai!”
“Ma vedrai che non ho niente, un po' di riposo del ghiaccio e finita li”
“V.A.I. ”
Allora sono andato al Pronto Soccorso.
Sono stato in ospedale 3 ore, visita, radiografia, visita finale.

“Sig Porco, cosa è successo? “. Ha chiesto il dottore.
“Sono caduto dalla moto”.
“È riuscito a non farsi niente.”
“Bene! che devo fare?”
“Ghiaccio e riposo, tenga la gamba alta.”

Che cosa avevo detto? E senza studiare.

Ora lavoro così.

venerdì 7 novembre 2014

Adoro le riunioni, pertanto: Guida a cosa fare durante le riunioni.

Recentemente ho letto questo decalogo per sembrare intelligente alle riunioni.
vi riassumo brevemente i dieci punti, in caso non voleste leggervi tutto l'articolo:

1. Disegna un diagramma di Venn
2. Converti le percentuali in frazioni
3. Invita tutti i presenti a fare “un passo indietro”
4. Annuisci continuamente mentre fingi di prendere appunti
5. Ripeti l’ultima frase dell’ingegnere, ma molto, molto lentamente
6. Chiedi “È scalabile?” a prescindere dall’oggetto in questione
7. Cammina per la stanza
8. Chiedi a chi sta tenendo la presentazione di tornare indietro di una slide
9. Esci per fare una telefonata
10. Punta sull’autoironia
Senza neanche molta sorpresa e senza neanche far fatica, mi sono accorto che applico tutt queste regole.
È come se le avessi dentro di me, radicate nel DNA. Ecco i miei commenti:
  1. Dilettante. Invece di un diagramma di Venn faccio una Value stream Map  , un diagramma di flusso e un normalissimo grafico dove sulle ascisse c’è sempre il tempo in mesi, sulle ordinate un qualsiasi fenomeno da misurare, non necessariamente attinente all’oggetto della riunione e che sia impossibile da misurare (che ne so: Grado di apprendimento di una procedura, utilità marginale decrescente di un’attività aziendale)
  2. Uso unità di misura americane tipo i pollici, uso i quarti (sarebbero i trimestri), converto le migliaia in centinaia (esempio 1.200 dico 12 centinaia), billione al posto del miliardo.
  3. Io dico: “no, no signori, non facciamoci prendere dal panico”, ma ho anche una fraseologia molto più ampia.
  4. Annuisco e prendo appunti su un quadernone. Quando sembra che il discorso di qualcuno cada dico rivolto a tutti, con una naturalezza disarmante: “Ha ragione!” salvo smentire cinque minuti dopo le cazzate che ha appena detto.
  5. Mi sembra un ottima idea.
  6. Io dico sempre “As is, Gap, To Be” contornato da un bel disegno a tre colonne.
  7. Sempre
  8. Anche questo alla grande. con la variazione ( ritorni indetro di n slide, dove n è l'ora divisa per due, es alle 18 faccio tornare indietro di 9 slide)
  9. No, ma quando devo parlare, dico le prime 15 parole disegnando un ideogramma cinese dopo di che, mi alzo e parlo.
  10. Non tantissimo ma cito a piene mani alcune leggi di Murphy  poco conosciute. Tipo: vedrai che questo preventivo di tempo devi moltiplicarlo per due e passare all’unità di misura superiore (es. se per un lavoro mi dicono 2 ore, in realtà ci vorranno 4 giorni)
 

giovedì 6 novembre 2014

La donna che contava i numeri

Inutile, non le entravano in testa. Questo corso di Mandarino! Era il centesimo corso che iniziava e già sapeva che lo avrebbe abbandonato come tutti gli altri.
Dai facili entusiasmi iniziali, si lanciava nelle novità sia che si trattasse di una relazione sentimentale, un corso di ballo, l'ennesima lite con sua sorella.
In amore non riusciva ad andare oltre la passione iniziale, quando la conoscenza con l'uomo che le interessava si faceva troppo intima, scemava il suo interesse, sapeva riconoscerne i pregi, ma non accettava di stare con qualcuno che conosceva i suoi limiti e sapeva leggerle dentro. Per questo pareva attratta come una calamita da storie che emettevano un respiro agonico fin dal primo vagito.
Sembrava chiusa in un cerchio, un bozzolo, costruito a baluardo della sua identità, quasi che la forza e la determinazione che voleva trasparissero dalla sua persona e dai suoi gesti, fossero invece la corazza o il nido costruito a difesa di fragilità che non ammetteva: lei dentro, il mondo fuori.
La sua insegnante al corso di Mandarino, Hua Shu, il cui nome poteva tradursi bizzarramente Siepe Fiorita, era orgogliosa della sua allieva migliore. La pronuncia, per una principiante, beninteso, era precisa, cosi come erano comprensibili le frasi di base, buongiorno, buonasera, io mi chiamo Marco, tu sei Anna.
Niente di nuovo, in fondo era una studentessa dotata. Sulla carta.
Però, come per una qualche maledizione, non le entravano in testa i numeri. Non solo non se li ricordava, ma non se ne ricordava l’ordine: Yi, er, san… e poi doveva leggere gli altri sette numeri scritti sul palmo della mano sinistra, come se fosse la liceale, che, per inciso, non era più da diversi anni.
Dopo qualche settimana dall'inizio del corso, poteva ormai ordinare tranquillamente una cena a base di verdure in un qualsiasi ristorante cinese, purché il numero dei ravioli al vapore fosse meno di sette e nel caso di una cena con almeno otto persone, doveva sbirciare le parole scritte sulla mano.
Alla fine, riuscì a ricordare anche il nove e il dieci, numeri assai noiosi per i cinesi: tutti, tranne l’otto.
Beh, nove su dieci, anche se non sono in ordine…, pensò spiando le scritte sui polpastrelli, un numero per dito.
"Eppure è cosi semplice, è facile da ricordare anche la calligrafia è elementare, e si dice… ecco non me lo ricordo!"
Quando un mattino, andando in negozio, vide arrivare il suo tram, “l’otto”, osservò quella strana simmetria fatta di due cerchi e un incrocio. Piegò la testa di lato come era solita fare quando si immergeva nelle sue riflessioni,  così osservò il numero da un' altra prospettiva l'otto diventava l'infinito: due cerchi connessi, abbracciati.
Passò l’intera serata in internet a cercare suggestioni, significati, immagini e con la luna ormai alta in cielo decise di mettere ordine alla propria vita e non essere più un satellite intorno al Pianeta degli Eventi. Uscendo nella notte, si mise esattamente al centro della piazza e si guardò intorno e disse: “Ba!”


Grazie ad Amanda che ha usato prima lo scalpello, poi il cesello e infine una finissima lima diamantata.