Mi ricordo che osservai
attraverso la croce, che presi un respiro, espirai con gli occhi chiusi; quando
li riaprii premetti il grilletto del Tac-50. L’uomo dietro i sacchetti di
sabbia a più di mille metri di distanza si accasciò sul suo mitragliatore,
mentre sulla schiena si apriva un enorme fiore bordeaux, il suo compagno fece appena in tempo a capire
che era sangue lo spruzzo e non l’acqua del mare. Ma tutto divenne buio e non
si accorse più di nulla. Il terzo colpo fu più facile perché l’altra postazione
di difesa era davanti a me a soli cinquanta metri e guardava nella nostra
direzione. Il suo compagno stava già puntando il fucile nella mia direzione, la
mia pallottola attraversò il suo telescopio di puntamento e si infilò nel suo
occhio destro.
Poi mi rimisi in piedi aiutai ad
alzare la donna vicino a me e iniziammo a scappare, mentre una decina di uomini
ci inseguiva e le pallottole sibilavano vicino alle nostre orecchie.
Corsi fino all’accampamento,
aprii con un coltello la tenda e feci entrare la donna e, mentre mi infilavo
nell’apertura, sentii i passi di corsa di quelli che ci inseguivano e il rumore
degli elicotteri dei miei compagni che ci venivano a salvare.
Dovevamo nasconderci solo per
una decina di minuti.
Poi mi sono svegliato
Erano broccoli e salsiccia e una bottiglia di Gragnano col mio amico Alfonzo di Uosche Treccase. (Bosco Trecase - Na)
RispondiEliminaCasomai qualcuno me lo chiedesse.
ecco appunto me lo stavo domandando, oggi non mi venire a dire 85 che tanto li diamo per scontati
RispondiEliminaManzè il sogno risaliva a un paio di settimane fa...
Eliminaa proposito è un po che non parliamo di peso.