giovedì 31 marzo 2011

Alice guarda i gatti II

Alice continua a guardare i gatti.
Alice sta esagerando a guardare i gatti.
Alice si sveglia all’improvviso di notte e dice “miaoooo!”

“…nell'eseguire questo piatto costoso ho cercato di attenermi ai precetti suddetti del Ballarin di Vicenza che mette il burro al fuoco e quando è sciolto ci butta i tartufi con la marsala, sale e pepe per condimento e, a fuoco ardente, li fa bollire per due soli minuti rimuovendoli sempre. Levati dalla cazzaruola, li lascia diacciare finché l'unto sia rappreso e, poi per finirgli i tre giorni di frollatura, versa il tutto nel…”
"La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene", Pellegrino Artusi, op. cit.

mercoledì 30 marzo 2011

Patatina e il bisogno di comunicare.

Riporto conversazione tra Genia e Tagesmutter.
T: “Patalice sembra che abbia un po' di raucedine, ma… strano, le va e le viene. Anzi sembra quasi che grugnisca. È possibile?”
G. “è possibile che grugnisca? Sì, da noi vanno molto i versi degli animali”
T. “Sì, ma il maiale lo fa con una certa insistenza, quasi come se…beh…no…niente…mi sto sbagliando di certo”

martedì 29 marzo 2011

Prova d’esame.

La data più importante è l’8 di Luglio alle ore 16, farò l’esame per cintura nera.
Ieri sera LoTzu mi ha fatto fare la prova dell’esame e che non fosse una bella serata si era capito quando appena mi ha visto mi ha detto: “scaldati che sei in ritardo”.
I calci sono andati bene e anche i combattimenti predeterminati , ma per le tecniche di bastone e per le cadute ero veramente stanco e non sono andati bene come volevo

Siccome Lotzu ci tiene che il suo allievo prediletto faccia una bella figura di fronte al Maestro, come ho eseguito l’ultima caduta (capriola in avanti e capriola all’indietro con sforbiciata) tipo Black Mamba  , quando ormai ero cotto come un brasato, LoTzu fresco come una rosa, mi si è piazzato davanti per il combattimento libero, inaspettatamente.

Ho preso tante botte, ma tante, che mi sembrava di subire una frollatura. Tranne una: Lotzu mi ha tirato un calcio all’indietro e con l’ultimo barlume di lucidità gli ho afferrato la caviglia, e lo spinto via. Lui elegantemente ha fatto una capriola in avanti. Invece di stare fermo a riprendere fiato, io ho seguito la capriola e come Lotzu è balzato in piedi gli ho piazzato un pugno in pieno sterno e già che c’ero, gli ho spazzato una caviglia.

Poi lui mi ha dato tante botte, ma tante botte che quasi sentivo nostalgia della frollatura di prima.

Alla fine della prova, Lotzu sembrava soddisfatto (forse per le botte che mi ha dato), specialmente delle tecniche di gamba e mi ha detto che devo respirare “meglio” durante gli esercizi.

Sono tornato a casa e la Genia :”ommioddio, cosa ti è successo”. Avevo la canappia un po' saccagnata e uno sfregio che tagliava in due la giugulare. Le ho spiegato che ho preso un po' di botte da Lotzu, perché alla fine sullo “tzo yo po chi” (il combattimento libero) non ero lucido e il colpo sul collo non l’avevo proprio visto, poi mi ero fatto male alla spalla perché non riuscivo a controllare bene la respirazione, ero proprio cotto. Allora la Genia come le mogli dei guerrieri, mi ha fasciato le ferite, mi ha messo l’arnica sul naso (e mi bruciavano gli occhi), mi ha messo la calendula sul taglio (e anche qui sentivo nostalgia dell’arnica negli occhi) e poi mi ha detto che dovevo fare un tagliando dall’osteopata (Santa Cristina da Boavista, pluricitata guaritrice), “e poi, insomma! Da mercoledi riprendi ad andare in palestra [quella con i pesi], perché se sei senza fiato è perché sei un grasso maiale porco e bonzo”. Così io sono riuscito a portare a casa un ulteriore paio d’ore di allenamento settimanali, la Genia era rilassata perché mi ha svagonato un intera sfilza di insulti, Lotzu mi ha dato una bella manica di botte e cosi siamo andati a dormire tutti felici e contenti.

martedì 22 marzo 2011

26 aprile 1986 (25 anni)

Un referendum aveva abolito il programma nucleare in Italia degli anni 80, questo programma è stato ripreso e potenziato dallo strano Governo di questo strano Paese. Anche le notizie delle esplosioni alle Centrali Nucleari in Giappone non ha fatto cambiare idea.

A Chernobyl ci sono stati 65 morti legati all’esplosione e tra 30.000 e 60.000 morti legati alle conseguenze delle radiazioni negli anni successivi, con stime conservative (Green peace ne stima molti di più – Fonte wikipedia).

Le mie figlie dovranno vivere in una Italia che sto costruendo ora e non nell’Italia che crea PIL da una tecnologia sconsiderata. Quindi faccio saltare un weekend al mare alle Patatine e vado a votare al referendum.

Comunque il 26 aprile 1986 era un sabato quando è esploso il reattore n° 4 della Centrale nucleare di Chernobyl, ma la settimana successiva, ho fatto una gara di fondo in canoa all’Idroscalo di Milano, 10 chilometri.

Pioveva, con lampi e tuoni.

Ci abbiamo messo quasi un ora a finire la gara, sotto la pioggia battente.

Il Porco ha perso i capelli non per la pioggia radioattiva nella famosa gara di canoa, ma per le preoccupazioni.

Ci sono altre 30-60.000 persone che perderanno i capelli. Non per le preoccupazioni
 

lunedì 21 marzo 2011

Se il Porco sbrocca.

Già dove abito non ci sono parchi, giardini e erba. Se poi i proprietari dei cani usano questi pochi metri quadrati come latrina per i loro cani allora inizia ad esserci un problema. Soprattutto se il Porco è al limite.
Sabato sono andato ad allenarmi nei miei 20 mq di erba dedicata al kung fu. Ad un certo punto si è avvicinato un cretino ed ha lasciato il suo bassotto a pascolare nella mia zona vitale. Per vitale intendo che era a 3 metri da me esattamente dove stavo per saltare e fare una capriola in terra. Questo cane (cane…) ad un certo punto inizia a girare intorno ad un punto ed annusare per prepararsi a far incazzare il Porco.
Le dichiarazioni accettabili da dire al tizio erano:
“Puoi andare tu insieme al tuo cane nella zona riservata ai nostri amici a quattro zampe, invece di stare su questo prato che è a disposizione di tutti, per favore?”
Oppure
“Con tutto lo spazio che c’è proprio qui devi venire?”
O anche
“Perché non prendi il tuo cane e te ne vai da un’altra parte?”
Invece gli ho detto “Fai in modo che il tuo cane sporchi e scuoio te e il tuo cane.”
Lui ha preso il bassotto e se ne è andato.

mercoledì 16 marzo 2011

Conclusioni sulle MILF

Vorrei concludere il post sulle MILF con un commento finale.

Per prima cosa, come si parla di sesso (anche se solo accennato, alluso o sottointeso) si moltiplicano gli accessi al blog: non solo dei comuni frequentatori ma anche di lettori estranei alla ricerca di foto o video (in questo caso google search: “MILF + maiale”) : d’ora in poi ogni tre parole ci metto una “hot search” tipo: ieri sera LoTzu mi ha tirato un fist sulle costole [vero, tra l’altro] e Gang Bang! eravamo tutti e due contenti come teens perché ecc ecc .

Secondo punto. Tratterò l’argomento “sesso” un po' più spesso perché non ho mai avuto tanti commenti come l’ultimo post. Dopo le MILF, parleremo dei trans, dei voyeur, teens, roba che tira molto in questo periodo. Tra l’altro la Carfagna sembra che abbia una relazione, con chi? Pensate un po' con uno che si chiama Bocchino; cazzo sembra che lo facciano apposta a farsi prendere per il culo.

Come terzo commento devo riconoscere che voi ragazze avete una cultura di base sorprendente. Tuttavia gli uomini stranamente hanno dei buchi a queste nozioni che sono proporzionali alle dimensioni delle padelle delle rispettive, mogli, fidanzate e compagne.

Quarto. I commenti delle ragazze sul post delle MILF è stato più creativo di quello dei ragazzi. Vedi punto precedente.

Quinto punto. La sola associazione Gelmini-MILF è stata ricercata da 10 persone in un giorno. Sistemerei volentieri anche la Prestigiacomo, ma preferisco mandarla a fare delle cure termali a Fukushima insieme a mezzo Parlamento Italiano e al presidente dell’ENI  , chissà che si facciano prendere “in maniera emotiva” e cambino idea.

Aggiungo che probabilmente sono stato frainteso. Il dubbio mi è venuto quando la Genia mi ha chiesto con tegame da 38 da frittata in mano, se volevo scoparmi la Gelmini. “Ma no! Hai capito una cosa per un’altra.” Ho risposto, e lei stizzita: “Hmmpff…speriamo! Ci manca solo con una del PdL”. Anche Amanda, Julez e la Jane per esempio, hanno pensato la stessa cosa. Non il Giardi e MrFord, perché almeno loro sanno dove un uomo può arrivare. Grazie ragazzi vi devo una birra. Una cosa è una bella donna, un’altra è una MILF. O, se volete, una cosa è una bella donna, un’altra è la Gelmini.

Quinta cosa: tutte voi ragazze prima o poi diventerete belle donne (e non MILF) o come dice la Julez “Teens spostate nel tempo!” ovvero, chi è stata teen negli anni 60, 70, 80, 90, 2000 (e tu ragazza di quest’ultima categoria sei troppo giovane per leggere queste pagine per cui spegni o esci da questo blog).

Settimo e ultimo punto. Non ci sono ragazze/donne belle o brutte. Ci sono ragazze che piacciono o che non piacciono (non so che cosa c’entri con l’argomento ma ci tenevo a dirvelo) e la ragazza più bella (in questo caso bella in assoluto) che io abbia mai conosciuto si trova di fianco a me.

E regge la mia splendida Wok in teflon da 42 cm.

anche la LendyJack per par condicio


lunedì 14 marzo 2011

Sano e volgare maschilismo.

Venerdì ero in treno e ho iniziato a scambiare una serie di messaggi con Infinity. Una serie vuol dire ce ne siamo scambiati una trentina in un ora e mezza. A testa. Uno ogni 2 minuti e mezzo. Questo per dirvi quanto può essere pericoloso dare in giro i vostri numeri di cellulari ai blogger.

[Ok, ora non guardate su Wikipedia, in fondo vi do la spiegazione, almeno verificate il vostro background culturale]

Contemporaneamente ho mandato questo messaggio a 5 destinatari uomini over 35: “Sono in treno e saresti contento perchè sono circondato da MILF”, così, per verificare un po' di cultura di base dei miei amici. Purtroppo non ho i numeri di Giardigno, MrFord e Cannibal, altrimenti ne mandavo uno anche a loro.

Su 5 messaggi: solo uno mi ha risposto correttamente, anzi era entusiasta perché “il messaggio lo ha messo di buonumore” (!). Gli altri 4 hanno risposto, dicendo che non sapevano di cosa stessi parlando. Stavano mentendo, perché non posso credere che ci sia questa ignoranza così diffusa.

MILF comunque è un acronimo che indica una (bella) donna tra i 40 e 60, molto piacente con cui un essere umano di sesso maschile sarebbe disponibile ad avere una relazione.

Sì, lo so, sono stato diplomatico e il “Peng!” che sentite è la padellata che la Genia mi ha appena sganciato sulla testa.


venerdì 11 marzo 2011

Airone e Serpente

Era un po' che non vi facevo lezione di Kung fu.

L’origine del Taiji è datata intorno al 1300 quando il “Saggio delle tre cime”, Zhang San Feng, ricodificò gli stili “esterni” delle arti marziali in uno stile più morbido nei movimenti dando origine alle forma tradizionale di Taijiquan del cosiddetto stile “Zhang” (Chang).

Nella leggenda, Zhang San Feng creò il Taiji studiando il combattimento avvenuto tra un airone e un serpente. Nel kung fu l’airone (o la gru) si muove con movimenti ampi utilizzando le ali ed effettuando improvvisi attacchi con il becco (yang); il serpente utilizza le sue spire per spostarsi in maniera sinuosa e flessuosa per poi scattare come una molla e usare il veleno del suo morso (yin). L'alternarsi di tecniche "airone" e tecniche "serpente" e quindi l'alternarsi di movimenti yang e ying (o meglio movimenti dove la componente yang è predominante sulla componente yin e viceversa) dà origine alle forme dei Taijiquan.

Tutto chiaro fino qui?

Ora, il Porco che pratica il Taiji stile Yang (che è lo stile creato dall'allievo di Zhang San Feng, Yan Lu Chan del 1350 ca) con scarsi risultati non riesce ad alternare airone e serpente. "Troppa tigre c'è in te" dice Lotzu "meno yang, meno yang! tira fuori yin, tira fuori yin". Il fatto che Lotzu mi dia della tigre quando fino a ieri mi paragonava ad un micetto (animali che come ben sapete non adoro), mi fa realmente piacere, ma sono ben lontano da trasformare la tigre in airone e tirar fuori l'essenza del serpente.

Più scavo dentro di me e più non vedo altro che Maiale.

Taijiquan stile Zhu: l'alternanza tra tigre e maiale
 

martedì 8 marzo 2011

Vi voglio continuare a raccontare.

(….continua.. )

Due settimane fa sono stato di nuovo chiamato dal direttore del personale. Con la stessa proposta di buonuscita dell’anno scorso, con l’alternativa di una procedura di mobilità. “O te ne vai con le tue gambe o te ne vai senza”.

Con l’avvocato abbiamo fatto due conti, un po' di ragionamenti e mi ha detto in sostanza di accettare l’offerta “Perché prima di tutto è una buona offerta, poi dopo un anno come te lo hanno fatto passare, ti vorranno fare fuori ad ogni costo e in qualunque modo: d’accordo, poi si vince la causa, si portano a casa dei soldi, ma rimani senza lavoro e senza stipendio per un bel po' di tempo”

“quindi la chiudiamo così…senza combattere?” gli ho chiesto.

Mi ha guardato fisso, ha annuito lievemente e poi mi ha detto “ok, da questo momento mi occupo io della cosa, tu non parlare più con loro e parleranno con me”.

Nei giorni seguenti alla mia società è stato comunicato che accetteremo la buonuscita E faremo causa per il demansionamento.

Quindi sono stato convocato di nuovo dal direttore del personale al quale ho detto che pagavo un professionista per tutelare i miei interessi perché io non ero in grado di gestirmeli per cui il colloquio che facevamo era completamente inutile.

Allora il Direttore Europeo in visita settimana scorsa, mi è venuto a parlare direttamente. Con strette di mano, sorrisi cordiali mi ha detto che qualora non accettassi la proposta, loro mi avrebbero ridato la mia posizione, ma che da quel momento sarei stato controllato su ogni mia azione (“you will be tracked”) e ogni volta che ci sarebbe stato qualcosa che non sarebbe andato bene, avrebbero raccolto tutte le informazioni per poi andare dal giudice per licenziarmi. Il direttore europeo che non conosce la legge italiana, era abbastanza confuso, e come risposta si è sentito dire, che lo ringraziavo del fatto di essersi scomodato per venire a parlarmi, ma che purtroppo (“unfortunately”) era perfettamente inutile parlare con me perché "io farò esattamente quello che dice il mio avvocato".

La sera stessa il direttore del personale (DP) ha avuto questa conversazione con il mio avvocato (A):

DP “Buongiorno avvocato, allora avete deciso?”
A “Si, rimaniamo sulla nostra posizione. Accettiamo l’offerta di buonuscita ma intendiamo andare dal giudice per la causa di demansionamento”
DP “Non possiamo accettarlo…. l’azienda ritira l’offerta…. proseguiamo con la mobilità”
A “Nessun problema per noi”
DP “Bene, domani lo [il Porco] convocherò per farmi firmare la non accettazione”
A “ non ce n’è bisogno, ho una sua delega a rappresentarlo. Mi dia il suo numero di fax che le mando io una lettera di rifiuto dell’offerta”
DP “uhm… si…. ecco…. Il numero è… ah… no… ho il fax che non funziona….aspetti…guardi… la contatto io settimana prossima…”



Ecco, questo è quello che è accaduto fino a ieri.


Non c’è ancora un finale di questa storia, la sto vivendo con chi mi legge, ma non sarà un lieto fine, dovrò andare via e cercarmi un nuovo lavoro. Il portafoglio forse più gonfio, ma la consapevolezza di non avere più un lavoro che mi piaceva.

Ecco tutto.

Grazie per i vostri commenti: dalle bottiglie di Mister Ford che il mio capo si merita non solo in testa, al Giardi per le belle parole (quante, tutte insieme!) e anche ad Infinity Amanda, e tutti quelli che leggeranno la storia e che la commenteranno nella loro testa.

Vogliono la testa del Porco un tot al chilo e purtroppo l’avranno, ma la pagheranno più del tartufo.
Alla fine è solo una questione di prezzo.


[Lacrime, applausi e sipario]



Eheh. vi siete commossi. Io un po'. Anche se il Porco non si commuove.

Mai.

Baci

lunedì 7 marzo 2011

Vi voglio raccontare una storia.

Tutto è iniziato un anno fa quando il mio capo fu licenziato e il Porco avrebbe dovuto prendere il suo posto. O per lo meno temporaneamente, come “un traghettatore” per la nuova gestione. Invece il giorno stesso l’ufficio del personale mi chiamò è mi fece questa proposta: o te ne vai con una buonuscita o ti mettiamo in mobilità . La notizia che aveva sorpreso un po’ tutti quanti (“Anche me”, disse il direttore del personale con fare paterno e affettuoso) non è stata presa molto bene dal Porco.

Non mi rimaneva che andare dall’avvocato per sentire che cosa avrei dovuto fare. L’avvocato è, per fortuna il Best Friend, citato già diverse volte nel blog e per fortuna specializzato in Diritto del Lavoro, assunzioni e licenziamenti, per la precisione.

In un primo tempo mi disse, tagliando corto, che la buonuscita che mi avrebbero offerto era interessante e pertanto da accettare. Poi successe tutto un po' in fretta, quando stavo per accettare, contemporaneamente il mio avvocato mi disse di aspettare ad accettare e la mia azienda, sorprendentemente, decise di ritirare l’offerta, assicurandomi che sarei rimasto lì dove ero.

Da quel momento iniziarono le difficoltà. Il mio capo nuovo iniziò a pressarmi contestando le mie prestazioni lavorative, perché me ne andassi dall’azienda (erano comuni frasi del tipo “se non sei disposto a lavorare una o due ore in più, non sei adatto per questa posto”); insomma, sembrava che non ne azzeccassi una e il suo scopo sembrava quello di trovare l’errore e l’imprecisione in tutto ciò che facevo.

Poi un bel giorno di maggio (due mesi dopo il suo insediamento), il mio capo mi convocò nel suo ufficio dicendo che non sarei più stato il responsabile del mio ufficio: ci sarebbe stata un’altra persona e io sarei stato “degradato” ad un livello più basso (per fortuna mantenendo lo stesso stipendio). Stavo per rispondergli che stava violando la legge e che la Legge Italiana ti avrebbe fatto a pezzi.

Non dissi niente perché il desiderio di vendetta era stato più forte di qualsiasi reazione emotiva e decisi di nuovo di parlare all’avvocato.

La situazione era di per sè molto semplice, avremmo potuto fare causa all’azienda, avremmo vinto, sarei stato reintegrato nella mia posizione, ma da quel momento la mia vita al lavoro sarebbe stata un inferno. Quindi l’avvocato mi disse che non appena avremmo trovato un posto di lavoro nuovo, avremmo intentato la causa per demansionamento: di cercare di stare tranquillo, di non reagire e avere pazienza.

Un lavoro nuovo non sono ancora riuscito a trovarlo, in compenso in quest’anno, le pressioni per farmi allontanare sono aumentate, ho ricevuto una lettera di richiamo , ho avuto un giorno di sospensione dal lavoro, ho ricevuto una visita fiscale, senza contare tutta la pressione e lo stress che questa situazione mi ha arrecato.

Dalla mia parte non è stato un anno facile: il carico di tensione, rabbia e desiderio di vendetta, è diventato oneroso da smaltire. Mi sono ammalato, sono sceso da 88 a 75 kg , ma soprattutto il lato oscuro si è fatto molto forte.


E tutto questo fino a settimana scorsa.

(continua...)