giovedì 28 ottobre 2010

10 domande 10, che però sono 7

Finalmente rispondo alla catena di San MrFord  sulle 7 domande.

1) Quando le maestre, le prof e i parenti domandavano "E tu, cosa vorresti fare da grande?" cosa rispondevate? Cosa avete sognato più e più volte di fare? Quanti mestieri? Quanti sogni?
Da piccolo, il pompiere e astrofisico (mi ricordo quando cercavo di spiegare alla maestra e al resto della classe la teoria del Big Bang). Dalle medie in poi avrei sempre voluto fare il dottore (medico) con una breve deviazione verso la veterinaria. In seguito la specializzazione in oftalmologia (primi anni degli studi superiori) e più avanti in medicina dello sport. Anche adesso rimane il mio sogno ormai irrealizzabile poter fare il medico sportivo, ortopedico ma ultimamente la specializzazione di agopuntura. Poi al momento di scegliere non ho avuto il coraggio di affrontare 6 anni di università più 3 anni di specializzazione e ho “ripiegato” su Economia e Commercio e sono andato verso una direzione professionale che non mi interessa, mi annoia e non mi da soddisfazione.
Sui motivi della mia pessima scelta ci potrei scrivere una pagina intera.
Il sogno che è sempre rimasto latente, è quello di diventare un cuoco, mi ero anche informato per frequentare una scuola tra le più prestigiose. Insegnare a cucinare alle bambine, sarà di grossa soddisfazione.
Ora mi piacerebbe insegnare le arti marziali, lo shaolin e il taijichuan ed è possibile che in futuro lo si possa fare, ma purtroppo non sarà la mia attività principale.

2) Quali erano i vostri cartoni animati preferiti da piccoli? Con quali giochi vi divertivate?
Sicuramente Goldrake, non ho perso neanche una puntata e ero segretamente innamorato di Maria, la sorella di Actarus. Venusia non mi attraeva più di tanto ma mi piaceva la storia che aveva con Actarus. Se ricordo bene nell’ultima puntata Actarus abbandona la Terra e Venusia in lacrime, lo stronzo.
Poi mi piaceva Capitan Harlock e un po' più adulto, Lupin III. Poi è iniziata e non è ancora finita la passione per i lungometraggi per lo più della Disney (il punto di svolta è stata “La Sirenetta”) poi ho scoperto il Maestro e tutto è cambiato.
Da piccolo giocavo con i giochi in scatola (di società) soprattutto con mia sorella (mi ricordo Sandokan e moltissimi giochi a scacchiera) e ci piaceva cambiare le regole e adattarle a noi, a scacchi con mio padre (non ha più voluto giocare quando ho iniziato a batterlo) poi c’è stato il periodo Risiko, verso la fine dell’adolescenza che è durato fino a quando ho iniziato a giocare a Dungeons and Dragons  e avevo 22 anni. Mi piace dire che da allora ho cambiato sport, moto, fidanzate, case, lavori, stili di vita ma è sempre rimasto 1 volta alla settimana, la partita di D&D. Ho fatto anche diversi tornei e con i miei compagni di gioco ne abbiamo vinti a decine, mi avevano selezionato anche per fare il Master in una importante manifestazione di giochi diversi anni fa. Sono due anni che non gioco ma col mio gruppo ci stiamo prefiggendo di riprendere a giocare. Per darvi l’idea di quanto mi piace questo gioco, vi dico solo che rinuncerei alla serata di Kung fu per giocare al Dungeon.
Ora con la Genia si gioca ai giochi di società “da grandi” come Carcassonne  e Alhambra
Il periodo in cui ho abitato a Siracusa (avevo 8 anni) ero sempre in un enorme cortile con altri 50 bambini e lì si giocava a qualsiasi cosa: calcio, nascondino, elastico, mondo, cavallina, lippa). C’era una strana versione del nascondino che si chiamava “Lannuzza” (lattina).
Si prendeva una lattina vuota (di coca, fanta, birra ecc) si appesantiva per poter essere lanciata. All’inizio del gioco il più grande lanciava la lattina urlando “Alla lannuzza…Gino” e Gino doveva correre verso la lattina mentre gli altri correvano a nascondersi e batterla tre volte a terra. Da quel momento e nel posto in cui era caduta, la lattina era la “tana” e il gioco funzionava come il nascondino.
(continua…)

4 commenti:

  1. gli anni di specializzazione a medicina sono almeno 4: totale 10 se ti laurei giusto, cosa che io non ho fatto.

    Da grande volevo fare la giornalista o la romanziera fino alle medie poi ho deciso che avrei fatto la logopedista, non mi ritenevo in grado di affrontare sangue ed autopsie, ho optato per medicina solo all'ultimo anno delle superiori.


    I cartoni preferiti: non ce n'erano mica tanti ai tempi miei, Heidi è arrivata che ero già grande. Leggere leggevo Asterix, li avevo tutti, ma tutti tutti. C'era solo Walt Disney ed uno all'anno per carità.
    Ma avere una sorella di 6 anni più grande giova per cui avevo Linus a casa e leggevo i Peanuts e Calvin & Hobbes.
    A che giochi giocavo?
    Tutti il gioco è stato inventato per me: vivevo per strada, facevo i compiti velocissimamente solo per poter scendere in strada a giocare: nascondino, stop, uno due tre stella, pattini, bici, cerbottana.
    Giochi in scatola c'erano monopoli, alta finanza, carriere. Solo dopo dopo dopo sono arrivati risiko e trivial

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  2. @ ama non te la cavi cosi facilmente. sono 7 le domande e devi dedicare un bel post.

    @Mr ford. era per il fatto che era una catena di sant'antonio...
    la catena di san mr ford.

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